Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
7 aprile 2023 5 07 /04 /aprile /2023 10:16
V for victory

La mia barba era cresciuta a dismisura,
ecco cosa ho sognato oggi,
durante un breve pisolino post-prandiale
Era diventata simile ad un cespuglio incolto
Ed io ero con l’apparenza di un barbone, 
di un homeless, d'un ultimo,
o di Sant’Onofrio Pilusu
Andavo dalla mamma
con un paio di grosse forbici in mano,
proprio come quelle del Gran Sartore,
e le dicevo:
“Mamma, per favore,  
spuntami la barba,
qui qui e qui!”
La mamma mi ascoltava e sorrideva
Poi prendeva con grazia le forbici che le porgevo
e cominciava a potare di buon grado
la siepe incolta che aveva davanti
Zac zac e zac e poi ancora zac!
Gli schiocchi della forbice erano
musica per le mie orecchie
Mi abbandonavo fiducioso al taglio,
chiudendo gli occhi, 
senza alcun timore di essere ferito
da quel forbicione 
Forse mi addormentavo anche,
e sognavo
Abbondanti ciuffi di pelo cadevano a terra,
fluttuando
come grossi fiocchi di neve
Altri mi finivano addosso
ed io ero preoccupato 
perché non avevo portato con me
un lenzuolino tipo quelli
che usa il barbiere
ed ora avrei dovuto scuotermi e spazzolarmi
ben bene
Ma ero contento 
che a fare questo lavoretto
ci avesse pensato la mamma
“La mamma è un bravo giardiniere!”, 
pensavo
Non la vedevo da molto tempo
Adesso, dopo il taglio, 
andavamo di fretta
perché dovevamo uscire, 
io e la mamma,
con mio fratello che ci attendeva,
per andare da qualche parte
Stavo bene
Con la barba drasticamente ridotta di dimensioni
mi sentivo tornato a far parte 
del consesso civile
ma - soprattutto -
mi sentivo ringiovanito
di qualche decennio
Ero tornato ad essere
come un esserino implume,
appena un pulcino,
con tutta la vita davanti
come se avessi bevuto
alla fontana della giovinezza,
traendone ristoro
Capivo che il grande orologio del tempo
aveva cominciato a scorrere all’indietro
e vedevo davanti ai miei occhi
il serpente mitologico
che si morde la coda
divorando se stesso

Illustrazione tratta da Pierino il Porcospino

Il "gran sartore", ma anche l’immagine del forbicione, mi hanno fatto venire in mente la storia del bambino che si succhia i pollici di Heinrich Hoffmann
Questa versione è nella traduzione di Gaetano Negri (1882)

 

Dice la mamma: “Mio buon Corrado,
Per pochi istanti io me ne vado,
Vo’ che tu sia studioso e buono,
Non far disordine, non far frastuono.
E guai se il pollice succhiar vorrai!
In modo orribile ten pentirai.
Tu non l’aspetti, ma, di soppiatto,
Entrerà il sarto tutto ad un tratto,
Taglierà il pollice col forbicione,
Come se panno fosse o cartone”.
La mamma appena la soglia tocca,
Ed ecco il pollice è nella bocca!
S’apre la porta ed il sartore
Entra a gran salti pien di furore.
Col forbicione, zig zag, recide
Al bimbo i pollici; il bimbo stride,
Invan, ché il sarto se n’è già andato
Col forbicione insanguinato!
La mamma attonita e sbigottita
Vede Corrado senza due dita,
E quei due pollici, così tagliati,
Mai più a Corrado son rispuntati

 

(Da Le storie di Pierino Porcospino)

Il taglio della barba
Il taglio della barba
Il taglio della barba
Condividi post
Repost0
28 marzo 2023 2 28 /03 /marzo /2023 19:17
foto Sandro Riotta

Sono ospite di G.
Vago per il suo appartamento 
che si trova all’ultimo piano
d'un enorme condominio,
attico e superattico
fusi assieme
Alcuni ambienti, infatti,
sono alti e ampi come cattedrali
Sono ammirato ed anche un po’ spaurito 
Ci si perde in una simile vastità 
Si riflette, inevitabilmente, 
sulla propria piccolezza
Sono andato in visita da G.
accompagnato da A.
ma ci siamo subito persi di vista con A.

 

Lei e G. sono rimaste a chiacchierare
mentre io
- come un bambino irrequieto -
mi sono lanciato nell’esplorazione
dell’appartamento
Alcuni ambienti sono un po’ trascurati,
altri - chiaramente - appaiono scarsamente utilizzati,
forse da anni,
altre stanze hanno il soffitto 
tanto alto che lì dentro
si potrebbero formare delle nuvole
e susseguirsi mutevoli eventi climatici 

 

Mi rendo conto che ho indosso ai piedi
delle ciabatte da casa,
mentre in mano porto 
delle mie vecchie timberland 
tutte sformate 
(che non vedevo da tempo)


Esco ed entro in continuazione
dall’appartamento, 
pieno di meraviglia
Il bello di questa dimora è che ha
molteplici vie d’ingresso e di uscita
Alcune sono pienamente visibili e ovvie
Altre invece sono più occultate
e, in qualche misura, più discrete
Atre ancora sono vie
di salvamento o di emergenza 
L’esplorazione è importante
per poterle conoscere tutte

 

Ma la cosa più bella
è che una volta fuori
dall’appartamento
sembra di ritrovarsi
nel punto più alto
di meravigliosi giardini pensili di Babilonia 
Cammino a lungo
su queste terrazze digradanti
senza mai arrivare ad una fine

 

Porto sempre con me,
allegramente sotto il braccio,
le vecchie timberland
Cade una pioggia leggera
e soffiano raffiche di vento 
Non so come farò a rientrare
nell’appartamento da cui provengo
per ritrovare G. e A.
Mi chiedo se siano preoccupate
per via del protrarsi della mia assenza 

 

Ho perso la strada

 

Penso a quella enorme stanza
vasta come la navata di una chiesa
e mi chiedo se anche lì dentro
si siamo addensate le nubi 
e stia piovendo

 

(dissolvenza)

Condividi post
Repost0
26 marzo 2023 7 26 /03 /marzo /2023 19:49
Gatto senza padrone (foto di Maurizio Crispi)

Cammino 
attraverso una serie di giardini squisiti
Aiuole elaborate, piante esotiche
Piccole fontane chiocchiolanti
Intensi profumi e fragranze
All’improvviso, vedo
al centro di un grande slargo
due enormi tigri
acquattate come gattoni
Si crogiolano al sole 
Io mi blocco all’istante
Un fremito di paura
(paurissima!)
percorre la mia schiena
e subito prendo a retrocedere
Prima un passo, poi l’altro
sino a che i due tigroni 
non scompaiono dalla mia vista
Ma anche se non li vedo più, 
so bene che, con un sol balzo,
potrebbero ancora ghermirmi e trastullarsi con me

 

Ho il cuore in gola
Tu-tum Tu-tum
Respira, mi dico, respira
Tu-tum Tu-tum
Poi, qualcuno mi dice
che quelle sono delle tigri domestiche
e che non fanno male a nessuno
come il pope Runo 
Torno indietro
e vado a osservarle a distanza di sicurezza,
standomene nascosto tra le fronde

 

Davanti alle tigri
c’è adesso una danzatrice
(o forse è la sacerdotessa di un culto arcano)
che, avviluppata nei suoi sette veli,
balla lieve e sensuale,
incurante di tutto,
come in trance 
Poi l’impensabile accade
La natura ferina ha il sopravvento
Le tigri balzano sulla Naiade
e la sbranano 
in quattro e quattr’otto

 

Ed io?
Che faccio io?
Io fuggo terrorizzato
e non torno più indietro

Condividi post
Repost0
25 marzo 2023 6 25 /03 /marzo /2023 08:19
Arcano maggiore (selfie di Maurizio Crispi)

Sono in un negozio di libri usati,
pieno di scaffali incurvati
sotto il peso di migliaia di volumi polverosi
Altri sono poggiati in pile disordinate 
su grandi tavolacci al centro delle stanze
che sono numerose
Un volume lo prendo subito e dico al libraio
di metterlo da parte per dopo
Se lo ritiene gli lascerò un anticipo sul prezzo
che è di dieci euri

 

Cerco di ingannare il tempo
e indugio ancora
Infatti, di lì a poco
devo raggiungere mio fratello
che si trova in un posto lì vicino
per una delle sue riunioni
Questa volta dovrò intervistarlo
per scrivere un articolo su di lui
e sulle sue attività 
È ancora molto presto
e c’è da aspettare
Ma quando ci sono in giro libri
da esaminare, da esplorare o da leggere
non ci si annoia mai

 

Adocchio un volume rilegato
con la copertina blu,
di elegante fattura e dall'aspetto solido
Il titolo dice “Racconti fantastici”
ma il nome dell’autore
mi è sconosciuto,
oppure semplicemente non compare
nel frontespizio
Mi incuriosisce,
lo prendo e comincio a sfogliarlo
Poi anche a leggerlo,
delle pagine a caso,
qua e là
Sembra un’edizione di pregio
Le pagine sono pesanti
e riccamente intarsiate
con incrostazioni di gemme e metalli preziosi,
ma presentano anche - sotto le dita -
dei rilievi
come se fossero fatte anche
per una lettura tattile

 

Ho l’impressione di essermi imbattuto
in un antico codice esoterico,
pieno di segreti e misteri
Comincio a sfogliare le pagine
una per una
e ad esaminarle con attenzione
alla ricerca dell’Arcano 

 


(Dissolvenza)

Condividi post
Repost0
21 marzo 2023 2 21 /03 /marzo /2023 10:08
Poe

Dopo molti anni 
andavo a scattare le foto
alla Cento del Passatore
Arrivavo in incognito:
non volevo essere riconosciuto da alcuno
C’era una gran folla assiepata
all’ingresso di uno Stadio di Atletica
Erano tutti lì
per ritirare pettorale e pacco gara
Nella massa scorgevo volti conosciuti
Qualcuno mi ammiccava
ma io non mi scomponevo
Mettevo mano alla camera
e cominciavo a scattare
Emergeva la vecchia sensazione di piacere
nel cogliere volti, espressioni, dettagli

 

Vedevo un’alta montagna di fronte
e una fila interminabile di camminanti
in maglia rossa, con lo zaino sulle spalle
che si inerpicavano lungo uno stretto sentiero
che saliva a zig zag
su per il suo fianco scosceso

 

Poi giravo per il paese
ed ero sorpreso di constatare
quanto il luogo fosse cambiato 
dalla mia precedente visita
C’era persino una casa
che un tempo era stata abitata da una strega
la quale aveva compiuto qui
un numero incredibile di omicidi rituali
C’era una targa didascalica affissa sulla porta
che diceva tutta la storia
nei suoi dettagli più macabri e raccapriccianti 
Fuori dalla storica dimora storica
c’erano anche delle riproduzioni 3D in grandezza naturale
della fattucchiera e di alcune sue vittime

 

Arrivava vociante una comitiva di turisti
ed io cercavo di cogliere alcuni dettagli
facendo scatti su scatti


Notavo che l’obiettivo era sporco
e che le mie immagini digitali
erano guastate da un’ombra fastidiosa

 

(Dissolvenza)

Condividi post
Repost0
14 marzo 2023 2 14 /03 /marzo /2023 09:05
Pistoia-Abetone (foto di Paola Noris)

Ho sognato che correvo 
Stavo partecipando ad una lunga gara,
forse ad una Cento
Mi sentivo particolarmente vigoroso e tonico
Non avvertivo la stanchezza
Venivo accompagnato da un ciclista
(forse una donna)
che mi faceva assistenza

 

Al passaggio chiedevamo da quanto tempo
fossero passati i primi
La gente scuoteva la testa,
scrollava le spalle 
e non sapeva che dire
Siccome questa evenienza si ripeteva
in modo sistematico
fui portato a pensare, 
con un senso di meraviglia,
che ero io a viaggiare
in testa alla corsa
Questa consapevolezza mi rinvigoriva
ancor di più

 

Arrivavamo ad una grande struttura alberghiera
(forse)
e il percorso di gara passava attraverso di esso
non solo dal terreno adiacente,
ma proprio dall'interno dell'edificio
Seguivamo il percorso
e le indicazioni tracciate a terra
ma poi ci smarrivamo
Non c'era più alcun segnale

 

Provavamo in varie direzioni
ci infilavamo in corridoi e passaggi
ma niente, non si arrivava da nessuna parte

 

Provavamo a chiedere, 
ma nessuno sembrava informato
che in quel luogo ci fosse il transito d'una competizione di corsa
Lo slancio della corsa cessava

 

C'era a vista una serie di locali 
adibiti a SPA con saune e bagni turchi
Entravamo persino lì a chiedere e a guardare
se si ritrovassero i segnali del percorso
Non c'era nulla, 
a parte il fatto che erano gremiti di gente,
uomini e donne,
tutti nudi, intenti in attività erotiche
pubbliche e ostentate
Di nuovi fuori,
indietro di qualche decina di metri,
alla ricerca della traccia perduta
Ed ecco arrivare a passo gagliardo una podista,
Evidentemente era la seconda atleta dietro di me,
che senza nemmeno prendermi in considerazione
proseguiva nella sua azione implacabile,
mettendosi in testa

 

Dicevo alla mia accompagnatrice in bici
Andiamo! Andiamo! 
Sicuramente, saprà qual'è la direzione da prendere!

 

Ci accodavamo, ma nel giro di qualche secondo,
la podista era scomparsa
E noi di nuovo a brancolare nel buio più fitto

(Dissolvenza)
 

Io e il cane

Io e il cane

Condividi post
Repost0
4 marzo 2023 6 04 /03 /marzo /2023 08:39
Selfie

Ho sognato un sogno complicatissimo,
pieno di sotto-storie elaborate
di cui ricordo solo frammenti

 

C’è un imbonitore che presenta dei prodotti,
all’interno di un tendone allestito ad hoc
A ciascuno dei presenti viene dato un piccolo zaino
pieno di campioni e di minuscoli dispositivi a batteria
Ci sono anche delle affiche pubblicitarie arrotolate
Quasi al termine della presentazione
metto tutto nello zainetto,
inclusi i rotoli,
e vado via, soddisfatto
di aver ricevuto tanta roba in omaggio
I rotoli-affiche sono molto lunghi
(o che siano degli antichi papiri
oppure i famosi rotoli del mar Morto?)
e sporgono fuori dallo zaino
Finirò per perderli, mi dico
Faccio uno spostamento in auto
e scendo trascinando meco lo zainetto
Mi fermo da un lato dove c’è un appoggio
e mi dispongo ad esaminarne per bene il contenuto
Mi accorgo di aver perso i rotoli,
come del resto avevo previsto
Tra i dispositivi, inclusi nella roba omaggio,
c’è anche una specie di macchinetta per radersi
e una tosatrice per barba e capelli
Decido di provarla su di me,
ma - senza specchio per rimirarsi
e tenere sotto controllo il lavoro svolto -
non é cosa agevole,
tanto che, provando e riprovando,
finisco con l’infliggere seri danni
a barba e baffi

 

C’è una dottoressa in camice bianco
che può testare il funzionamento della macchinetta tosatrice
Basta mettersi in fila
e poi sedersi su di una sdraio
appositamente disposta
Faccio il turno
Mi lascio andare sulla sdraio
La tizia impugna la macchinetta
con piglio da esperta
Ci penso io, dice
Poi alla fine mi porge uno specchio
perché possa guardarmi
e valutare il risultato finale
Un disastro!
Sembro un double-face,
metà faccia con barba e baffi
e l’altra metà glabra
Non mi riconosco,
sembro un pazzo!
Cosa fare?
La dottoressa mi dice
che i danni inferti da me stesso
erano troppo ingenti
E adesso dovrò rimanere così
in attesa che il tempo,
grande scultore, bla bla bla
Oppure, prendendo le vie brevi,
posso risolvere tagliando via
ciò che rimane del pelame
che mi riveste il volto
e donarmi qualche anno in meno
Decido per la soluzione
“tempo grande scultore”
e rimango sconsolato su quella sdraio,
sentendomi sul letto di Procruste
Ci sono alle mie spalle dei tipi
che si arrampicano su di un altissimo muro inclinato
e che poi si lasciano scivolare giù
come se fossero su di un scivolo
Gridano e schiamazzano
mentre vengono giù
Sembrano divertirsi un mondo
e sono tutti ricoperti di intonaco bianco
come fossero dei pesci infarinati
pronti per la frittura
Uno accanto a me,
li guarda preoccupato
e vorrebbe intervenire per fermarli
Lo fermò dicendogli
Don’t worry, be happy!
Take it easy!

Lasciali vivere,
si stanno solo divertendo
e sono, per di più, maledettamente abili!

 

Nel mentre arriva la mia ex-moglie,
la madre di mio figlio Francesco,
e mi chiedo se ho sue notizie
Sono sorpreso di questa domanda
So che mio figlio è andato in un luogo lontano,
ma non ho notizie fresche
Lei dice che, a quanto sembra,
si è incamminato a piedi,
assieme ad altri,
per fare ritorno,
mettendo in scena una specie di lunga marcia
Improvvisamente, entro in uno stato
di grande preoccupazione
e raccolgo le mie cose
per andare alla ricerca di mio figlio
Sono in versione double face,
per quanto riguarda baffi e barba
ma non mi importa
Voglio andare dritto al sodo
Intanto, vedo arrivare dei miei colleghi di un tempo
alcuni allora da me
benevolmente detestati
Cerco di non farmi scorgere,
mantenendo una mia invisibilità sociale,
e adottando strategie mimetiche

 

Proseguo per la mia strada,
pieno di preoccupazione,
alla ricerca di mio figlio

Dissolvenza

(26 agosto 2022)

Condividi post
Repost0
17 febbraio 2023 5 17 /02 /febbraio /2023 10:27
Interno (foto di Maurizio Crispi)

Vedo spesso un inquilino del mio stabile
di ritorno dalla sua passeggiata quotidiana
Sale le scale lentamente
un gradino alla volta
Pare oberato dalla fatica
Dopo ogni fuga di scale,
se ne sta in piedi sul pianerottolo, 
un po’ tremolante sulle gambe, 
il busto lievemente piegato in avanti
Riposa e rifiata,
prima di affrontare la rampa successiva
Anche quando arriva al suo piano
se ne sta a lungo immobile
prima di dirigersi verso la porta di casa,
timoroso forse di entrare nella sua solitudine

 

Il vecchio portiere defunto 
è ritornato in servizio,
redivivo
Al mio passaggio, 
mi consegna una pipa
di foggia strana
Il fornello è ancora caldo
Scotta quasi, al tatto dei polpastrelli
Mi raccomanda di consegnarla
ai signori dell’ultimo piano
che l’hanno dimenticata
Si affida a me per questa incombenza
poiché non ha più forze sufficienti
per alzarsi dalla sua guardiola
Salgo le scale,
a passo gagliardo,
reggendo la pipa e attento
a non scottarmi
Mi imbatto nell’inquilino
che, come sempre,
sale le scale a tappe
e lo supero
Lui, immobile, come in meditazione,
nemmeno si accorge di me
Volo a grandi balzi verso l’ultimo piano
Penso che sarà bello conoscere
con la scusa della pipa
questi nuovi condomini,
appena arrivati nel palazzo,
e fare con loro conversazione

 

Il mio appartamento è un caos totale
Tutto sottosopra
Non ci sono nemmeno le porte,
rimosse o spostate,
Non riconosco più nulla
del mio familiare disordine
La mia prima reazione sarebbe
quella di agitarmi, e di affliggermi;
Ma respiro a fondo, esalo, respiro
Penso che, in fondo,
ciò non è così grave
Vado a stendere i panni appena lavati
Non mi rimane molto altro da fare
Meglio così 

 

Per vivere, bisogna morire

Condividi post
Repost0
16 febbraio 2023 4 16 /02 /febbraio /2023 11:11
Non aprire quella porta (foto di Maurizio Crispi)

Voglio raggiungere A.
nella casetta di Capo Zafferano
Eravamo stati assieme ad una specie di convegno
(non ricordo cosa riguardasse:
forse il tema principale trattato era il Karma
e il modo in cui la conoscenza e l'addestramento all'uso consapevole 
del vento energetico possano modificarlo e farlo evolvere)
Ci separiamo, sicuri del fatto
che di lì a poco 
ci saremmo rivisti
Io mi fermo ad uno spaccio di alimentari
per acquistare qualcosa da mangiare
C'è anche un reparto gastronomia 
e un'espositore di pezzi di rosticceria appena fatti,
ancora fumanti di cottura
Scelgo qualcosa
e aspetto che il commesso al bancone mi incarti tutto
Gli chiedo anche una birra grande
Mi chiede di che marca
Io dico: Una birra messina, in bottiglia grande,
per favore e grazie,!

Ma l'inserviente è di tutt'altro parere 
Comincia ad elencare tutti i diversi tipi di birra che hanno in catalogo,
da quelle più banali alle più esotiche
enunciandone tutte le qualità
Sono alquanto indispettito e non mi lascio abbindolare
Rimango fermo sulla mia posizione
La birra messina è la migliore - affermo
Quelle estere sono spazzatura o una presa per il culo
E poi abbiamo anche altre birre nostrane che sono eccellenti
Per esempio c'è la ichusa
, concludo, ottima, che fanno in Sardegna
Si materializza accanto a me un Maurizio 
che conosco dai tempi del lavoro,
il quale dice: Hai sbagliato si dice Icnusa!
Ah, sì! Grazie!, io replico piccato, Ma la correzione non ha alcuna rilevanza
Ichusa o Icnusa, non fa alcuna differenza, sempre buona è

L'inserviente mantiene un atteggiamento di sufficienza
e non si da per vinto
Gli chiedo di darmi i miei involti in modo tale
che io possa andare via
ma lui, dispettoso li tiene in ostaggio
Per farmeli consegnare e pagare il dovuto
devo litigare con lui ed alzare la voce
Usciamo, io e il mio alter ego
Ci mettiamo in auto e partiamo
Quando siamo ben distanti,
mi batto la mano sulla fronte
C****! Mi sono dimenticato di prendere la birra!
L'altro Maurizio mi fa: Siamo andati troppo avanti!
Non possiamo tornare indietro!
Ed invece sì, faccio io
, stizzito!
Ma A. ci sta aspettando!, fa l'alter ego
Non importa, replico  io, E' una questione di principio!
Cambiamo direzione

 

Non aprite quella porta 2 (foto di Maurizio Crispi)

Dopo un po' arriviamo in un posto distante
che non è certo quello dove si trovava lo spaccio di alimentari
Mi sembra di riconoscerlo, tuttavia
E' uno dei rifugi montani del CAS  
- o è quello di Piano Zucchi
o il Sempria sopra Castelbuono -
Scendiamo dall'auto,
con gli involti del pranzo sotto il braccio
Il mio alter ego omonimo è scomparso
e, al suo posto , c'è ora un giovane avvocato di mia conoscenza
Entriamo nell'atrio del rifugio
e cerchiamo di parlare con qualcuno della reception
che però è deserta
Siamo innervositi dall'attesa
Vorrei chiamare A,
ma non trovo più il mio telefono
Devo avere lasciato pure quello
nello spaccio di alimentari
La mia impazienza cresce a dismisura,
sono arrabbiato
e cerco di placare la mia ira 
respirando regolarmente
Dopo un po', con molto comodo, appare una tizia
sciatta e scialba,
e chiede cosa vogliamo
Io sono senza parole
Parla a nome mio l'avvocato
che spiega del motivo della nostra presenza lì
La tizia dice che non può aiutarci in alcun modo
E l'avvocato chiede: Per fare una telefonata?
La tizia indica un telefono a parete, vecchio come il cucco
E' libero! Servitevi pure! Però, mi raccomando,
TELEFONATE BREVI!!

Sissì, diciamo noi quasi in coro
Vado al telefono, ma - oddìo - 
come fare? Non ricordo a mente il numero di A.!
Come fare ad avvertirla del ritardo?
Sarà lì a marcire in attesa nella villetta di Capo Zafferano, 
e non avendo mie notizie si starà infuriando!
Mi sento perso
Dico all'avvocato: Risaliamo in auto e andiamo!
Ma dove?, fa lui, visto che qui siamo fuori strada e in ogni caso
lontani almeno un centinaio di chilometri 
dal posto dove saremmo dovuti arrivare
Non importa, faccio io, troveremo la via!
ma dobbiamo andare via di qui!
Mi metto alla guida risoluto,
ma - adesso - per uscire dal parcheggio 
bisogna percorrere uno stretto tunnel 
al termine del quale vi è una brusca curva a gomito
dove il passo carrabile sterrato si trasforma
in un sentiero molto stretto,
contornato da una recinzione di filo spinato
Dobbiamo fare marcia indietro, grido concitato,
Da qui non vi è via di uscita!
Ingrano la marcia indietro e parto
Sento subito un rumore di lamiere lacerate 
e un forte stridore metallico
Abbiamo toccato!
Ingrano la prima e faccio un balzo avanti,
causando altri rumori stridenti  e altri danni
Siamo bloccati! Dio mio! 
Come ho ridotto la mia gloriosa auto
con la quale ho già fatto fatto il giro della Terra 
sulla linea dell'equatore per ben sei volte 
(e mi mancano solo 10.000 km
per completare il settimo giro del pianeta, 
che sarà anche il mio Settimo sigillo)

 

Mi sembra di essere in una situazione senza via d'uscita
Ho mancato l'appuntamento con A.
che sarà infuriata con me
Non ho la mia birra
Ho perso il telefonino
Ho semidistrutto la mia auto
Mentre me ne sto seduto impotente 
dentro l'abitacolo della mia vettura
ecco stagliarsi in fondo al tunnel alle mie spalle
la sagoma inconfondibile di mio padre
che non vedo da così tanto tempo
E' sicuramente reduce
da una delle sue passeggiate in montagna
Mi appare calmo e risoluto

Dissolvenza
 

Condividi post
Repost0
15 febbraio 2023 3 15 /02 /febbraio /2023 11:30
Rowing (dall'archivio di Maurizio Crispi)

Dopo molto tempo
mi sono ritrovato a vogare sul canoino
Ero nel piccolo golfo di Mondello 
e procedevo in direzione della sede del Lauria
Ma non ero sul canoino
in dotazione del Circolo
Quando ero in prossimità
del punto di attracco,
mi preparavo ad accostare
In modo da avvicinarmi 
ai fondali più bassi
di poppa,
andando cioè a ritroso,
remando contro, in altri termini

 

Il fondale non era sabbioso,
come é nella realtà,
ma irto di scogli aspri
che vedevo nitidamente
nella trasparenza dell’acqua 
Anche la conformazione del punto d’attracco 
era differente:
anziché la superficie liscia
e in dolce declivio dello scivolo per le barche
vi erano grosse rocce affioranti 
piene di punte aguzze
Si era formata una risacca
che mi trascinava velocemente
verso quei massi guarniti di denti
che, in un solo attimo, 
al primo tocco,
avrebbero frantumato la fragile chiglia
Intraprendevo una lotta con la risacca
per risospingere l’imbarcazione 
verso il largo e al sicuro
Per quanto vogassi,
rimanevo in una situazione di stallo
e, a poco a poco, andavo perdendo terreno
(acqua, sarebbe meglio dire)
e vedevo quelle asperità minacciose
farsi sempre più vicine
Non ho scampo, pensavo,
Ora mi schianto!

 

Poi con la forza della disperazione
facevo scendere in acqua i remi
per un’ultima volta
e facevo leva,
concentrato in uno sforzo sovrumano,
i muscoli gonfi allo spasimo,
sino a quando il barchino,
superata l’impasse,
non cominciava a sfilare verso fuori

 

Sono salvo!
Sono libero!

E vogavo di nuovo
verso il mare aperto

Dall'archivio fotografico di Maurizio Crispi

Dall'archivio fotografico di Maurizio Crispi

Condividi post
Repost0

Mi Presento

  • : Frammenti e pensieri sparsi
  • : Una raccolta di recensioni cinematografiche, di approfondimenti sulle letture fatte, note diaristiche e sogni, reportage e viaggi
  • Contatti

Profilo

  • Frammenti e Pensieri Sparsi

Testo Libero

Ricerca

Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


frammenti-e-pensieri-sparsi.over-blog.it-Google pagerank and Worth