Ieri mio figlio (che, per la cronaca, va per i 16 anni) mi ha fatto fare una figura davvero barbina.
Visto che scendevo a far due passi con il cane e passavo dall'edicola, mi ha detto: "Papà, vedi se hanno lo Skifidol, slom, slim... insomma, non ricordo bene, lo Skifidol qualcosa".
"Va bene!" - ho replicato io docile.
Arrivo in edicola e acquisto le mie cose.
Poi ricordandomi della richiesta di mio figlio, dico: "Avete lo 'Skifidol'?"
"Ma, veramente ce ne sono tanti tipi diversi... Lei quale vuole?"
[davvero surreale...]
Ho pensato, tra me e me: Mi avrà preso per un maniaco delle cose viscide...
"Non so... [imbarazzo] ...veramente è per mio figlio".
"Ah!".
"Se mi consente, faccio una telefonata a casa e chiedo proprio a lui (visto che è il committente...).
Chiamo: dopo lunga attesa (l'avevo lasciato a guardare, intrippatissimo, Saw - ed era già arrivato al terzo film della serie...) - si degna di rispondermi...
"Senti un po', qua hanno una cosa che si chiama Skifidol Slime... E' questo quello che volevi? Ma ce ne sono tipi diversi: c'è quello viola, quello giallo e quello rosso, al momento... davvero un'ampia gamma...".
"Mah... Non so... Scegli tu, per me fa lo stesso".
[davvero, d'aiuto!]
Sempre più imbarazzato ho chiesto ulteriori delucidazioni per potere scegliere in modo informato.
Le confezioni, tutte identiche, avevano l'aspetto di piccoli bidoncini di plastica, agitando i quali si sentivano rumori di inquietante sciaguattio, come di un liquido denso sguazzante contro le pareti.
Un bel mistero, per me.
L'edicolante mi dice: "Quello giallo è all'urina (è immediata per me la sensazione di nausea), quello rosso al vomito (la sensazione di nausea si tramuta in conato a stento represso), quello viola al concime (e qui un'immediata impressione di benessere mi ha preso di fronte ad una cosa relativamente normale)".
Aggiungo, quasi per giustificarmi: "Sapete, è per mio figlio che ha 15 anni. Io non ne capisco nulla di questa cosa...La sto prendendo per lui, mica per me" (giusto per ribadire, a scanso di ulteriori equivoci).
Ma l'imbarazzo rimane forte egualmente.
"Va Bene. Prenderò quello al 'concime', degli altri due non posso sopportare nemmeno il pensiero!".
Vado a casa. Grande divertimento di mio figlio, quando riceve ciò che aspettava: ha subito aperto la confezione tirando fuori dal bidoncino una masserella dall'aspetto vomitevole che si spande da tutte le parti come un blob malefico e dal colore viola-shocking, degno di Elsa Luisa Maria Schiaparelli.
Gli dico: "Mi hai fatto fare una figura penosa all'edicola: La prossima volta vacci tu a comprare lo Skifidol! Per attenuare la vergogna, gli ho detto che era per te...".
"E gli hai detto la mia età?"
"Certo!"
"Avresti potuto far finta che ero più piccolo e dirgli che avevo cinque anni..." (evidentemente, lui stesso si sarebbe sentito in imbarazzo a richiederlo all'edicolante... Meno male! Almeno è un po' sensibile su questo punto... però, rifletto anche, proprio per questo mi ha vilmente mandato in avanscoperta...).
Ci gioca tutto il tempo nelle successive due ore, ispirandomi continue sensazioni di disgusto ogni volta che si avvicina con quella "cosa" tra le mani, invitandomi a palparla, a strizzarla, a maneggiarla, a farmela scorrere sulla pelle.
Una parte del suo godimento deriva dal mio raccapriccio e dall'espressione sgomenta che mi si dipinge in volto ad ogni suo tentativo di appiccicarmela addosso o di farmela toccare.
Non posso nemmeno sentirmela vicina quella "cosa", ma oggettivamente non emana alcun odore, malgrado l'aspetto così nefasto e malgrado ildecantato aroma al concime (secondo me, a posteriori, l'edicolante, vedendo il mio imbarazzo e avendo colto al volo la mia incompetenza in materia, ci aveva un po' marciato su questi aspetti).
"Toccalo, toccalo!" - mi dice mio figlio tutto eccitato - "Non è appiccicoso. Non macchia. Non si attacca alle superfici!"
I giochi di mio figlio si moltiplicano: e diventa anche sperimentale, valutandone la capacità di espansione e di assottigliamento senza che si laceri, o di allungamento in un filo sottile...
Almeno, non ho mancato di fare delle foto.
La mia piccola vendetta: gli ho detto: "Ora una di queste foto la metto nel tuo profilo FB".
"Noooooo!" - ha fatto lui - "Non farlo perché poi mi taggano per l'eternità, mentre faccio questo gioco...".
Anche lui, allora, ha i suoi pudori...
Skifidol slime. Nulla di nuovo sotto il sole. In corsi e ricorsi le stesse vengono proposte con nomi diversi ed anche funzioni diverse.
In fondo l'antecedente illustre di Skifidol è "Blob", l'informe extraterrestre dall'aspetto di ameba melassosa che tutto ingloba al suo passaggio.
Successivamente, negli anni Ottanta, nella saga dei "Masters Of the Universe" un famoso cartone animato con tutto un corredo di merchandising di oggetti per l'infanzia, venne fuori un tranello a forma di trono dove i personaggi buoni (He-Man, in testa, l'eroe indiscusso della saga) venivano intrappolati dal cattivo faccendiere che voleva diventare, con i suoi intrighi, padrone dell'universo e, azionando una leva a lato del trono, una pasta verdastra, densa e vischiosa, colava sul personaggio, impicciandolo.
Ma ogni volta, azionando un'altra levetta che liberava un meccanismo a molla, il prigioniero che, per definizione,era invincibile si liberava e ancora una volta trionfava nella sua battaglia contro il Male.
Skifidol su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Slime_(gioco)