(Maurizio Crispi) V-ampir-us di Scott Westerfeld (Fazi, Collana Lain, 2008) si presenta come un romanzo di "vampirologia" moderna, con ambientazione a New York. Il vampirismo è endemico nella popolazione, seguendo delle sue vie di diffusione come tutte le malattie infettive, che hanno un serbatoio principale in una specie (ospite primario), dei tramiti facilitanti il passaggio dell'agente infettante agli ospiti secondari (a volte importanti per completare una fase cruciale dello sviluppo del parassita) e dei portatori sani o parassita-positivi (PIP). Si tratta d'una malattia antica ed è endemica.
Cal, il protagonista della vicenda, ha scoperto di essere stato infettato e di essere un PIP. Il compito assegnatogli dal Night Watch (l'organismo occulto che vigila sulla base dell'antico sapere, ma utilizzando metodi e strumenti moderni, sulla diffusione dellamalattia vampirica) è quello di scovare tutte le donne a cui - inconsapevole - ha trasmesso la malattia (il germe del vampirismo passa - per quel che Cal ne sa - per via sessuale) per riportarle sotto controllo. Ma, soprattutto, deve rintracciare la capostitite dell'infezione che, in una notte infuocata di sesso, l'affascinante Morgan gli ha passato.
Le indagini di Cal ci portano negli oscuri sotterranei di New York e, nel frattempo, lo stesso Cal - come voce narrante con funzioni didascalica - ci guida in un appassionante viaggio dentro i misteri della parassitologia, illustrandocene i pericoli, ma anche i vantaggi ai fini degli equilibri su cui si reggono le biodiversità (ciò avviene nei capitoli pari del romanzo).
Nella sua indagine, Cal viene in contatto con Lace giovane apprendista giornalista e si confida con lei, spinto dalle circostanze e da una malcelata attrazione nei suoi confronti. In due vanno avanti nelle indagini, sulle tracce degli infettati e di Morgan, per scoprire a poco a poco che, dietro quella ufficiale, c'è un'altra verità, tenuta nascosta dalle antiche famiglie di vampiri e che si sta preparando una vera e propria apocalisse vampirica.
Taglio davvero originale nella super-inflazionata letteratura vampirica con una narrazione pragmatica e concreta, molto incisiva e catturante.
Unico appunto: il finale un po' confuso. anche se si rimane in attesa di leggere il sequel in cui viene narrato della temuta apocalisse.
(Dal risguardo di copertina) Un anno fa Cal Thompson frequentava il primo anno di college e della biologia, così come ai suoi amici, non gliene importava niente. Come milioni di giovani studenti, era più interessato a divertirsi che al corso di biologia per il quale si era trasferito a New York dal Texas. Oggi, dopo una notte con Morgan, una ragazza misteriosa e affascinante incontrata in un bar, la biologia è diventata la sua unica via di salvezza. Il rapporto con Morgan gli ha infatti trasmesso un parassita temibile, quello del vampirismo. Per fortuna Cal risulta essere un portatore sano: non si trasforma dunque in un cannibale impazzito, pur conservando un robusto appetito di carne, ma si ritrova dotato di sensi acuiti, forza e velocità sovrumane, anche se con una caratteristica piuttosto frustrante: una costante eccitazione sessuale. Un dramma per il ragazzo, che non può concedersi neppure un bacio se non vuole contagiare altre ragazze innocenti. Assoldato da un'antichissima organizzazione segreta che si occupa di tenere sotto controllo altri vampiri infetti come lui, i pip, ovvero i "parassita-positivi", Cal ha il compito di rintracciare le sue ex fidanzate, ormai contagiate, e catturarle perché possano essere curate. Ma ne vuole sapere di più: deve scoprire ora chi è davvero Morgan, e qual é la reale natura della malattia che lo ha colpito. Inizia così un'indagine che lo condurrà per le vie e i sotterranei labirintici di New York: fino a quando non scoprirà di essere al centro di un'incredibile, atroce cospirazione. Dalla penna di Scott Westerfeld, lo scrittore che Stephenie Meyer, l'autrice della saga di Twilight, considera il suo maestro. una storia di vampiri che non avete mai letto prima.
(Commento di Serendipity su IBS) Il mio commento però non è su questa versione del testo di per sé, bensì sulla copertina, scelta originale dell'editore per quanto posso vedere (almeno la versione inglese che possiedo ha ben altra immagine): non c'è nulla da dire, lo staff editoriale della Fazi sa indubbiamente fare il proprio lavoro. La decisione di usare una foto di una bjd (ball joint doll) - in particolare di una Dim Doll Belita, come sfondo denota senza dubbio una grande attenzione alle nuove tendenze, specie quelle nate dal web, nonchè una voglia di scoprire il particolare, il sui generis e di far collimare più forme d'arte in un unico mezzo. Non posso che fare i complimenti a chi cura con tanta attenzione le proprie pubblicazioni sotto ogni aspetto, e ancora una volta indipendentemente dall'apprezzamento per ogni signolo libro la Fazi si conferma una delle case editrici più brillanti del nostro panorama editoriale.
Ho ricomprato il libro anche in italiano proprio per premiare questa politica di innovazione.