Mi sono ritrovato tra le mani, in questi miei giorni palermitani, un'imprevista sorpresa che parla di amore, di affetti, di circoli e cerchi, di mandala e legami...
Era un piccolo libretto di formato quadrato che se ne stava posato - ammicante ed anche con qualche "scintillanza" - tra gli altri oggetti sul tavolo di lavoro dove è la mia postazione PC.
Tra le tante cose che affollano la scrivania, in realtà, all'inizio era passato quasi inosservato, ma poi all'improvviso è emerso dallo sfondo indistinto, quasi chiamandomi e attirando prepotente con forza quasi magnetica, la mia attenzione.
Un oggetto che prima non c'era, non v'era dubbio alcuno.
"Cosa sarà mai?", mi sono chiesto - "Non era qui prima!"
Ho allungato la mano e l'ho preso, per cominciare subito a sfogliarlo, pieno di meraviglia.
Ho pensato che un essere fatato lo avesse trasportato sin qui, sino a me, con una magica alchimia, nel cuore della notte, annullando il tempo e la distanza... o con una benevola diavoleria di teletrasporto o di scomposizione/ ricomposizione molecolare...
L'ho sfogliato, leggendo i messaggi aggiunti a mano alle parole stampate, guardando i disegni (alcuni aggiunti a penna) ed è stata una sorpresa lieta che è stata anche fonte di meraviglia, come quella scaturente dall'aver trovato un messaggio nella bottiglia...
Ma soprattutto ci ho trovato la magia delle immagini, delle parole, delle emozioni e delle persone. Un libro, un libricino, perfino il grado zero del libro (anche due pagine soltanto accucchiate assieme) può contenere tutto questo... e non sarebbe nulla, se dentro, non ci fosse tutto questo.
Mentre l'ho sfogliato una seconda volta volta (o forse la terza volta) ho fatto una piccola ripresa video.
Il sequenza video risultata è un po' ruspante, perchè contemporaneamente dovevo tenere aperto il libricino in posizione precaria, sfogliarne le pagine e tenere ben salda la macchinetta digitale per essere sicuro di realizzare la corretta inqwuadratura. Insomma un lavoro da equilibrista...