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14 giugno 2014 6 14 /06 /giugno /2014 06:17

Stanco stanchissimo. Sonno sonnissimo!

 

Stanco, stanchissimo, stanco, stanchissimo, sonno sonnissimo!
I giorni con Babacino sono belli, ma stancanti. Se si aggiunge che durante tutto il giorno, usciamo, leggiamo, ascoltiamo la musica, giochiamo, ed io intanto preparo da mangiare per lui, per me e per tutti noi e che poi riesco anche a scrivere al PC, alla fine della giornata, subito dopo cena, quando mi distendo sul divano per leggere un po', mentre Maureen finisce di sistemare, crollo addormentato con un tonfo, come quello che fa una pera matura quando cade dall'albero, come un contadino che ha passato tutto il giorno ad arare i campi o a spaccare legna sul ceppo.

Ed ecco che, ora, il mio sonnellino tardo-serale è stato anche documentato in una foto: foto assassina, presa a tradimento, colto nel mio sonno comatoso, al termine di una giornata laboriosa....

Una foto che io trovo divertente, in effetti. A differenza di quel tipo che fotografai mentre - in una cena amichevole al termine di una gara di corsa - preso dalla stanchezza di un lungo giorno, si faceva una pennicchella con la testa ciondolante in avanti, sibilando tra i denti un russio leggero "fffiiiiiiiiiiiiiii ... [pausa apnoica] ... fffiiiiiiiiiiiii".
Il tizio in questione si offese con me perchè avevo avuto un simile ardire (non solo per averlo fotografato, ma anche per aver divulgato la foto)  e mi chiese di rimuovere immediatamente la foto incriminata dalla galleria fotografica che documentava la cena del post-gara.
Ed era così arrabbiato che me lo fece dire attraverso un intermediario: o, forse, trattandosi di uana questione così irrisoria, non ebbe il coraggio di chiedermelo di persona.
Io eseguii: d'altra parte, le norme sulla privacy lo impongono.
Ma da quel momento decretai che quel tipo non meritava più le mie foto nemmeno da sveglio.
E ci si misi una pietra sopra.

 

Stanco stanchissimo. Sonno sonnissimo!Ma, tornando alla mia foto da dormiente, si potrà tenere che posato di fronte a me c'è un buon caffé da bere, ma si è fatto freddo irrimediabilmente.
Intanto, mentre dormivo, facevo uno strano sogno che poi ho raccontato a Maureen, appena sveglio.
Il tempo di raccontarle il sogno per poi strisciare a letto e riaddormentarmi profondamente...
E il sogno?
Era un sogno che aveva a che vedere con un bagno in una sistemazione alberghiera dove ci trovavamo io, mio fratello Salvatore e mio cugino Aldo.
Due grandi bagni contigui,dai soffitti alti e grandi ciascuno come una piazza d'armi, disposti ad L, in stile antico, evidente nella rubinetteria, negli arredi e nei pezzi sanitari (ricordate le antiche vasche da begno con i piedi a forma di zampe di leone? Ecco, esattamente così, tanto per farvi un idea...
Tutti in attesa che il sistema delle tubature venisse colladauto.
Ma come ci saremmo accorti dell'avvenuto collaudo?
Semplice. Premendo il pulsante dello scarico, avremmo sentito un rombo accompagnato da un forte rumore di risucchio, come quello che si sente nelle piccolissime toilette degli aerei di linea, quando pigi il pulsante dello scarico: un rumore tanto forte e devastante che puoi anche temere - soprattutto quando lo senti per la prima volta - di essere risucchiato anche tu nello scarico.

 

E mi sono ricordato che nel cottage dove abbiamo dormito non molto tempo fa nel Lake District, a causa di una non perfetta condizione delle tubature che collegavano il bagno a pianterreno (forse per la persistenza di una bolla d'aria riottosa), ogni volta che usavi la sciaquone, si sentiva un prolungato rombo, un vero e proprio grido di dolore, che durava alcuni minuti e che denunciava a tutto il mondo, tutti ancora dormienti possibilmente specie se l'utilizzo del bagno in questione avveniva ad orario antelucano, che avevi appena usato il bagno per fare la "cosa grossa".
Whoops! Assolutamente imbarazzante...da andare a nascondersi e non farsi vedere più per un po' di tempo.

Proprio a causa di ciò, v'era - nel bagno - un cartello elegantemente scritto a mano che esortava gli ospiti ad utilizzare il WC - preferibilmente soltanto per deporre la propria "cosa piccola".

 

Quando le ho detto di questo mio piccolo sogno durante il pisolino sul divano, Maureen ha commentato "Sogni spesso di essere in bagno. Ma è perché ti piace stare in bagno. Sei l'unica persona al mondo che conosco a cui piace così tanto stare in bagno!".
In effetti, è vero. Non mi dispiace stare in questo luogo, anche perchè lì tengo alcuni libri che leggo solo ed esclusivamente in bagno. Quindi, a volte, può anche capitare che io mi ritiri in bagno, proprio perché ho voglia di leggere un po' di quel particolare libro.
Il bagno è un luogo come un altro e fa parte della nostra vita.
Perchè non rendere piacevole e non anonima la nostra permanenza al suo interno?

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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