Morto in spiaggia e, nell'indifferenza totale, i bagnanti continuano nei loro giochi, lazzi e sollazzi.
Sono due notizie di poco meno di 24 ore fa, che tuttavia ripetono un copione già registrato in passato in analoghe circostanze. Due morti in spiaggia, ma i cadaveri non possono rimossi tempestivamenti in attesa di disposizioni da parte del magistrato di turno e rimangono a cuocere sotto il sole, mentre sull'arenile i numerosi bagnati presenti continuano come se nulla fosse la loro giornata di svago e di vacanza
Trionfa l'indifferenza, dunque: un atteggiamento che, tuttavia, non riguarda soltanto i bagnanti (e i cittadini in genere), ma anche le autorità preposte che in situazioni di "emergenza" non sono in grado di superare alcune "lentezze" burocratiche.
La presenza della morte tra noi è meglio negarla, scotomizzarla, sminuirla.
E quindi, con estrema facilità, il morto di turno, specie se "sconosciuto" e abbandonato a se stesso, diventa una mera "cosa", un "pezzo", al pari di un qualsiasi relitto buttato a riva dal mare: e la reificaficazione, la mnegazione dell'appartenenza e dell'identità, su cui opera l'indifferenza richiamano in maiera preoccupante analoghi meccanismi scientemente applicati in un passato non lontano che vorremmo dimenticare.
L'indifferenza può uccidere, tanto quanto (e forse di più) di atteggiamenti e comportamenti apparentemente più violenti.
Non c'è più la capacità di assumere un atteggiamento compunto, di empatia e di "pietas" di fronte alla morte.
E, invece, non dovremmo mai dimenticare che la morte - la morte di chiunque - ci riguarda da vicino, perchè la campana che suona a morto la prossima volta potrà suonare per noi.
(Agi.it) E' morta a causa di un malore la turista russa soccorsa sulla spiaggia di Ponente, a Formia, oggi pomeriggio. Valentina Rausman, 78enne originaria di Mosca, si trovava in compagnia di una comitiva di turisti che alloggiava in un hotel della zona. La donna, appena entrata in acqua, ha accusato un malore ed é stata soccorsa immediatamente da tre bagnanti presenti sulla spiaggia oltre che dai compagni di viaggio. Inutile ogni tentativo di rianimarla anche da parte dei sanitari del 118 intervenuti sul posto che, dopo numerosi tentativi, hanno dovuto constatare il decesso e coprire il cadavere lasciandolo sull'arenile in attesa delle disposizioni del magistrato di turno e del conseguente arrivo dei servizi funebri. Pochi, infiniti minuti, per chi accompagnava la povera donna che ha dovuto vegliare il cadavere coperto con un telo mentre i bagnanti presenti sulla spiaggia continuavano il loro pomeriggio di vacanza.
(Repubblica.it) Sul bagnasciuga, vicino a un ombrellone, capitaneria di porto e carabinieri hanno atteso per ore l'arrivo del medico legale davanti al corpo di Abdur Abderhaman, giovane di nazionalità marocchina morto per annegamento a soli 19 anni. Anche qui, poco distante un gruppo di ragazzi continuava a giocare a calcio, come se nulla fosse accaduto, mentre altri hanno proseguito la giornata prendendo tranquillamente il sole. E' quanto accaduto oggi pomeriggio sulla spiaggia di Vibo Valentia. In pochi metri quadrati, sotto il sole cocente, il dramma di una giovane vita finita per un malore e l'indifferenza di tante altre persone, durata fin quando qualcuno non ha fatto notare che forse era il caso di fermare quella "normalità".
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