Ho comprato Politics dello scrittore britannico Adam Thirlwell (Guanda 2003, 2005), nella versione "tascabile - sempre Guanda -, alcuni anni fa, dopo averne apprezzato una recensione su d'una rivista bimestrale italiana di fumetti erotici d'autore, "Blue" della Coniglio Editore, oggi non più edita (purtroppo). Questa rivista ospitava, tra le altre rubriche, una bella sezione di recensioni di saggi sull'erotismo e di romanzi genericamente erotici, a volte decisamente "porno". Una rubrica intelligente, fatta con cura ed anche coraggiosa.
Ma l'ho letto soltanto in questo ultimo scorcio del 2013.
"Politics", in realtà, non appartiene nemmeno lontanamente alla categoria del "porno" e lo si può forse rubricare come erotico, solo perché nel corso della vicenda che riguarda tre amici-fidanzati, Moshe, Anjali e Nana, sono inframmezzate delle scene di sesso che, poi, finiscono con l'essere parte di un ménage a trois che si accende tra i tre.
Ma se ci fermassimo a questo punto - come avverte lo stesso autore - si rischierebbe di fare una lettura assolutamente riduttiva d'un romanzo che è, in realtà, una storia dei sentimenti e, in quanto storia di sentimenti, anche vicissitudine politica e storia di formazione.
L'autore stabilisce un dialogo con i suoi personaggi e con i lettori, intervenendo sovente con i suoi commenti, per dare il punto della situazione e ricondurre tutto ciò che accade a chiavi di lettura più ampie.
Non mancano i riferimenti colti, da quelli letterari e cinematografatici (ovviamente vengono citati è commentati il romanzo cult "Jules et Jim" di Henri-Pierre Roché e il film che ne trasse Truffaut) a quelli storici e politici.
I commenti dell'autore sono ironici e sapidi, a volte spiazzanti, perchè fanno rimbalzare il lettore da un contesto "erotico" a vedute di grande ampiezza.
Come se egli, in maniera bonaria (e nello stesso tempo divertendosi un mondo) ci spingesse a guardare a cosa sta dietro alle apparenze.
La lezione ultima in questo processo di educazione sentimentale?
A volte, nello scegliere e nel decidere occorre saper essere egoisti, rinunciando a mettere sempre il bene dell'Altro in primo piano.
(Dal risguardo di copertina) Che cosa fa sì che Nana si ritrovi (consenziente) legata alla testiera del letto mentre Moshe (maldestramente) cerca di sodomizzarla? Moshe è un giovane attore teatrale di talento. È di origine ebraica, vive a Londra, e ha un corpo di cui non va affatto fiero. Nana è una bellissima studentessa di architettura con un debole per il Bauhaus e un affetto prioritario per suo padre. Dopo un breve corteggiamento finalmente Moshe e Nana finiscono a letto. A Nana a dire il vero il sesso non interessa molto. Tuttavia cerca non solo di assecondare Moshe, ma addirittura di rilanciare la posta coinvolgendo nel ménage anche l'amica Anjali.