Come si tiene una città pulita e si può dire "Risolto (o sotto controllo) il problema della monnezza"?
Così: facendo in modo che la strada davanti alla casa del sindaco (in questo caso, Via Principe di Paternò a Palermo) sia sempre pulita, come pure le vie immediatamente adiacenti, diciamo in un raggio di 100-200 metri massimo...
Occhio che non vede, cuore che non duole...
Poi, nelle altre zone della città, non importa...
Infatti, non c'è bisogno poi di andare molto lontano dalla casa del sindaco, presidata H24 da una pattuglia dei Vigili Urbani.
Lungo la stessa strada (un chilometro circa a monte, ultima traversina a sinistra, venendo da casa del sindaco), si può vedere un monnezzaio a cielo aperto dove i "cittadini" buttano senza ritegno di tutto e di più, persino vecchi televisori e materassi dismessi.
Inviterei il sindaco Orlando (che nella sua campagna elettorale ha utilizzato lo slogann "Luca lo sa fare"), a farsi un giretto da quelle parti: potrebbe anche andarci a piedi da casa, facendo una salutare passeggiata.
Non è possibile lungo lo stesso asse viario ci siano simili discrepanze: e che la stra da si atenuta pulita davanti alla dimora del beneamato sindaco che - ricordiamolo - è il "primo" cittadino, ma pur sempre un cittadino che come tutti i comuni mortali - come ebbe a dire il mordace Voltaire - quando si siede, "sta seduto sul suo culo", un culo che è identico a quello di tutti gli altri, potenti o umili che siano.
Si sente dire nei dibattiti pubblici e nei confronti politici che il Sindaco debba essere al servizio dei cittadini che amministra, che debba tutelare in tutti i modi possibili il loro benessere e la loro sicurezza: verissimo!
Questa è la teoria così come viene enunciata disinvoltamente...
Queste fatidiche parole, in un recente dibattito televisivo, le ho sentite pronunciare da una giovane donna che è stata sindaco di un piccolo comune del Nord e che raccontava le sue esperienze, messe in opera proprio partendo da tali premesse.
Ma, purtroppo, venendo alle nostre realtà, una cosa é il dire, altra cosa é il fare: e spesso le buone intenzioni tali rimangono, ancor più odiose, perché poi - ex-post - suonano come una buggeratura.
Il passaggio alle "buone" pratiche rimane così, il più delle volte, pura utopia.
Io penso che il Sindaco Orlando, su questa questione - come su altre - debba doverosamente rimboccarsi le maniche e darsi da fare, uscendo dal Palazzo e muovendosi tra la gente, ascoltandola e invitandola ad un modello di gestione compartecipativo, le cui finalità siano condivise in quanto scaturenti dagli effetti bisogni della collettività.
A proposito, nei quotidiani locali del giorno 11 novembre 2012 è venuta fuori la notizia (con relativo titolone) che a Palermo si è raggiunta la quota di oltre il 50% del totale dei rifiuti che sono stati trattati con raccolta differenziata.
Quindi, i rifiuti trattati con la raccolta differenziata, in realtà, sono soltanto una minima parte del totale dei rifiuti urbani solidi prodotti.
Intanto, però si dà la notizia in modo "trionfalistico"... e si mistifica, come sempre...
In che razza di mondo viviamo...
Ogni tanto penso seriamente di volermene andare...
Penso che ancora non manchino i luoghi dove si possa vivere in modo accettabile...