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15 aprile 2013 1 15 /04 /aprile /2013 14:29
Nel romanzo di Stephenie Meyer, l'ospite un melange fantascientifico-sentimentale. Ma si legge con piacere(Maurizio Crispi) E' imminente l'uscita nelle sale cinematografiche del film tratto dal romanzo di Stephenie  Meyer, L'ospite (Rizzoli, 2007), pubblicato in traduzione italiana alcuni anni fa e, sicuramente, prima del boom della tetralogia dei vampiri "gentili" di Twilight che hanno incantato il pubblico giovanile e che hanno reso questa saga un fenomeno di culto, dando la stura a tutto un filone di vampiri "desiderabili".
In concomitanza dell'uscita della riduzione cinematografica, il volume e' stato ristampato in versione rilegata e con una nuova sovraccoperta che. ovviamente, rimanda al film.
Sicuramente il film richiamera' orde di adolescenza speranzosi di trovare nella storia alcuni stilemi propri delle storie di Twilight. 
Ma, a tutti gli effetti, il romanzo se ne discosta, entrando piuttosto nel campo di una letteratura SF "soft", in quanto non vi sono tecnologie mirabolanti e nemmeno viaggi nello spazio o nel tempo (e persino l'azione e' molto limitata). Potremmo dire che la vicenda e' eminentemente conversativa e di pensieri/riflessioni.
In un futuro piu' o meno prossimo s'e' verificata un'invasione aliena della Terra ad opera di un razza tecnologicamente evoluta, eppure gentile: anche se la sopravvivenza dei suoi individui dipende dal fatto che in tutti i mondi in cui essi giungono si insediano all'interno del corpo degli esseri piu' evoluti e dominanti di quel pianeta, prendendo il controllo del loro sistema nervoso centrale.
Solo alcuni uomini sono riusciti a sopravvivere e vivono nascosti in comunita' di poche decine di individui, cercando il piu' possibile di tenersi al riparo dai cosiddetti "Esploratori".
La storia riguarda Wanda (l'aliena Wanderer, nome che, in Italiano, e' stato tradotto come "Viandante") e la bella Mellissa (la terrestre) che, contrariamente a quanto solitamente accade in questo scenario, coabitando nello stesso corpo, entrano in contatto l'uno con con l'altra, sicche' attraverso un dialogo a volte difficile e conflittuale imparano a coabitare e a rispettarsi.
Tutto cio' ha degli effetti sulla piccola comunita' di umani non "contaminati" che vive in un posto recondito e fa da volano - con tutte le inevitabili conflittualita'- ad un processo di trasformazione, a causa del quale alla fine tutto sara' diverso.
Il romanzo e' ingegnosamente costruito e presenta una tematica indubbiamente interessante sull'identita' e la differenza, oltre che sui processi di integrazione e di normalizzazione del "diverso" in una comunita' precostituita.
La vicenda rimanda il lettore avveduto al famoso e insuperato romanzo di Robert Heinlein (uno dei maestri indiscussi della fantascienza statunitense mainstream), Non temero' alcun male, in cui un ricco magnate in punto di morte si affida ad una tecnologia innovativa perche' la sua mente venga impiantata in un corpo nuovo e vigoroso e, per puro caso, viene a trovarsi dentro il corpo della sua avvenente segreteria con la quale inizia un dialogo silenzioso, vivendo nello stesso in un corpo di donna e. condividendone gusti ed avventure sessuali, ma nello stesso tempo piegando il corpo femminile ai suoi desideri di maschio, sicche' - mentre va avanti un continuo e divertente dialogo tra i due (che nessun altro puo' cogliere) - la vicenda assume inaspettate e gustose coloriture picaresche.
L'ospite che scaturisce dalla penna di Stephenie Meyer presenta delle sbavature stilistiche e degli eccessi sentimentali che, a volte, appesantiscono inutilmente la narrazione.
Ma nel complesso si fa leggere bene.

(Da FantasyMagazine)
"Non ci sono altre tematiche fondamentali nei libri di Stephenie Meyer, si potrebbe spogliarli di tutto e resterebbe sempre e comunque questo tema chiave: un amore difficile, magari tra un’umana e un vampiro, e in questo caso ancora più intricato. Tra un’umana, imprigionata nel proprio corpo da una creatura aliena che tuttavia resta offuscata da sentimenti mai sperimentati prima. Sentimenti che la condurranno su di una strada nuova, inedita, che mai avrebbe creduto di poter vivere dopo milioni di anni dalla sua nascita"

(Dal risguardo di copertina)
Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a 
dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, 
sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanderer si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre 
anime e due soli corpi.
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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