(Maurizio Crispi) Il tuttomio di Andrea Camilleri (Mondadori, 2013) è l'ultimo romanzo pubblicato del prolifico scrittore siciliano e il primo del 2013.
Non è un'inchiesta di Montalbano ed è scritto senza le inflessioni e gli idiomi dialettali nella lingua ibrida di Vigata.
Nella ricca e variegata produzione letteraria di Camilleri si pone come testo insolito; è, infatti, una storia torbida di sesso e di passione che - nel suo finale - tende a mostrare sempre più una dimensione scellerata e sulfurea, venata di una follia e forse anche di qualche elemento delirante che si estendono con radici profonde nella biografia della protagonista Arianna.
E' una vicenda che in qualche modo si connette (ed è un omaggio letterario in qualche misura) a "L'amante di Lady Chatterley" di D. H. Lawrence, considerato un classico dell'erotismo, proprio sul tema del tradimento, e citato nel romanzo di Camilleri come testo di riferimento, rievocato dalla stessa Arianna, in uno dei mometi in cui riflette sulla sua posizione esistenziale ed elabora un pensiero su di un suo possibile "tradimento" del marito.
Ma lo stesso Camilleri ammette di essersi anche ispirato alla torbida e cupa vicenda narrata in "Santuario" di un insolito William Faulkner (Adelphi, 2006).
Il romanzo riesuma e fa rivivere una vicenda di cronaca - quella dei marchesi Casati Stampa che, a suo tempo, fu al centro dell'attenzione della "nera": anche se poi partendo da questo pastiche di riferimenti letterari e cronachistici, i personaggi di Camilleri finiscono con l'assumere una fisionomia ed un'originalità tutta propria, arricchiti da incursioni - in termini di riferimenti - nel mondo del delirio e del mito (il tema del labirinto, del filo di Arianna e del Minotauro.
Il tema alla base è quella di una vicenda che oggi si direbbe di Cuckoldismo, di cui nelle premesse sembrerebbe un caso quasi da manuale: un marito aristocratico e danaroso (Giulio), essendo stato evirato da un incidente d'auto e non potendo soddisfare l'avvenente moglie (Arianna ) - la spinge a fare sesso con altri uomini (che impersonano dunque il ruolo di "bull", nel tipico gioco delle parti del cucoldismo), lui consenziente, presente e partecipe del processo di scelta, nonché elaboratore delle "regole" da adottare.
Se c'è consenso e tutto avviene alla luce del giorno e senza sotterfugi, non si fa alcun torto a nessuno - elabora Giulio - Se tu facessi qualcosa a mia insaputa e me lo nascondessi, quello sì che sarebbe un torto - aggiunge poi, rivolgendosi alla moglie Arianna.
La storia è torbida sin dall'inizio, ma è la natura stessa delle relazioni che si strutturano in simili contesti che porta a delle complicazioni di difficile gestione: e, poi, bisogna fare i conti con la passione che per scelta viene tenuta fuori dalla porta e che, però, in questi rapporti sessuali "chirurgici" potrebbe rientrare in modo inatteso dalla finestra.
Come si verificò, appunto, a suo tempo, nel 1970, con il caso ("Il delitto di Via Puccini") che coinvolse i Marchesi Casati Stampa: il duplice omicidio di Anna Fallarino Casati e dello studente universitario Massimo Minorenti e nel suicidio del Marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, riesumato di recente in due volumi di saggistica di indubbio interesse.
E' un romanzo che si legge tutto d'un fiato, in poche ore soltanto.
(Dal risguardo di copertina) Arianna ha appena compiuto trentatré anni, ma il suo temperamento è ancora deliziosamente infantile.
Quando Giulio la incontra, in un giorno triste per entrambi, è subito conquistato da questa creatura smarrita, selvatica come una bimba abbandonata eppure bellissima e sensuale.
Arianna entra nella sua vita con una naturalezza che lo strega, e dal giorno in cui la sposa Giulio cerca di restituirle la luce che lei gli ha portato offrendole tutto ciò che potrebbe desiderare: anche quello che lui, a causa di un grave incidente, non può più darle... Così della loro routine entrano presto a far parte gli appuntamenti del giovedì, meticolosamente organizzati da Giulio in persona: in un pied-à-terre appartato o in una cabina sulla spiaggia, secondo la stagione, gli uomini destinati a incontrare Arianna sono tenuti a rispettare poche regole inviolabili.
Nella vita di questa coppia, dunque, segreti non ce ne sono. Ogni tanto, però, Giulio è attraversato dalla consapevolezza che qualcosa gli sfugge: "Tu non mi hai detto tutto di te" - le sussurra mentre non riesce a fare a meno di viziarla. È così. Di segreti Arianna ne ha molti, e brucianti - tanto che forse nemmeno lei ne conserva un ricordo nitido. Ma quello che custodisce più gelosamente è il "tuttomio": una "tana" tutta sua, ricavata in un angolo del solaio, come la piccola caverna dove si rifugiava da bambina, in campagna.
Ed è lì, ne"Il tuttomio", che Arianna si confida con la sua unica vera amica, Stefania.
I giochi di Arianna e Giulio sono troppo torbidi e coinvolgenti per non farsi, con il passare del tempo, pericolosi. Tanto più perché lei, come ogni bambina, non ha chiaro il confine che separa il gioco dalla realtà. E può bastare lo sguardo di un ragazzino ingenuo e focoso, a cui è difficile dire di no, perché le regole rischino di essere infrante e un vento sinistro porti scompiglio nella casa di bambola che Giulio ha costruito.
Ispirato alla scandalosa vicenda dei marchesi Casati Stampa, ma anche percorso da una fitta trama di rimandi a grandi classici come Santuario di Faulkner e L'amante di Lady Chatterley di Lawrence, questo romanzo mette in scena una protagonista femminile straordinaria: inquietante nel suo candore, splendente di una luce nerissima. Quando abbandona la lingua mescidata dei suoi romanzi siciliani, Camilleri dispiega una scrittura magistralmente essenziale, limpidissima - verrebbe da dire spietata - eppure priva di inibizioni. Un gioco raffinato e colmo di ironia, con il quale trascina i lettori attraverso il labirinto dell'eros, al cuore dell'amore e della perdizione, là dove - come nel mito di Arianna - il Minotauro vive nutrendosi dei desideri più oscuri e inconfessabili.
Un romanzo che si legge d'un fiato, terribile e sorprendente.
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925), il creatore del commissario Montalbano, è uno dei più fecondi e amati scrittori italiani contemporanei. Tra le ultime sue opere, in edizione Mondadori: La pensione Eva, Voi non sapete, Il tailleur grigio, Un sabato, con gli amici, L'intermittenza, Il diavolo, certamente, oltre ai due volumi dei Meridiani