Mercoledì 9 aprile 2014, è in programma un grande evento alla Libreria Modusvivendi di Via Quintino Sella 79, a Palermo (tel. 091323493).
Alle 18,30 sarà presentato in esclusiva "Marguerite" di Sandra Petrignani (Neri Pozza, 2014).
Con l'autrice dialogherà Beatrice Agnello.
Questo libro racconta la vita di Marguerite Duras (di cui si è appena celebrato il centenario), dall’infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras.
In una linea narrativa fra le più interessanti dello scenario contemporaneo, quella che trae dal racconto di vite vere materia di autentica letteratura, Sandra Petrignani offre un libro in cui la biografia, il reportage, la descrizione di un personaggio reale commovente e irritante, romantico e spregiudicato, illuminano un destino unico e, insieme, un’epoca straordinaria della cultura mondiale.
Un romanzo struggente che dalla biografia di Marguerite Duras, l’autrice dell’Amante, trae tutto quello di cui la letteratura si nutre: l’amore, la passione, l’inganno, gli slanci del cuore e i rimpianti della vecchiaia.
Alla fine degustazione di vini offerti da Tasca d'Almerita, sponsor di cultura.
(Dal risguardo di copertina) Questo libro racconta la vita di Marguerite Duras, dall'infanzia, quando è per tutti Nené, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras. È la storia di una vita irripetibile che si è intrecciata al colonialismo, alla Resistenza, al Partito comunista francese - con l'adesione prima, la ribellione e l'espulsione poi - al '68, al femminismo, all'Ecole du Regard, alla Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che, dopo la vittoria al Goncourt e il successo del romanzo ispirato al suo primo amore - L'amante - ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori. La storia, infine, dei trionfi e delle sconfitte di questa donna, del suo corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell'alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d'innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all'ultimo soffio di vita. Per scoprire, infine, che nessun riconoscimento, nessuna turbinosa passione potevano guarirla dal male di vivere, dalle lontane ferite infantili e dalla lucidità con cui, in vecchiaia, avrebbe compreso che "nessun amore vale l'amore" o che "scrivere non insegna altro che a scrivere".
(La recensione di IBS). A cento anni dalla sua nascita, avvenuta il 4 aprile 1914, esce per Neri Pozza un romanzo che ripercorre la vita e l’opera, entrambe molto controverse, della scrittrice francese Marguerite Duras: Marguerite. L’autrice è Sandra Petrignani, che ha già dimostrato sensibilità e interesse per la letteratura al femminile, cui ha dedicato un libro di grandissimo successo, La scrittrice abita qui, a sua volta legato alla Duras, se non altro per la sua “assenza”, per la sua forzata esclusione.
Marguerite come subito precisato dalla Petrignani, è un libro che mantiene le peculiarità del “romanzo”, nonostante i personaggi abbiano una corrispondenza con la vita di Marguerite Duras e con gli ambienti dove, nel tempo, ha vissuto.
Non una biografia, dunque, ma un insieme di episodi, suggestioni, ricordi, atmosfere che, basati su un approfondito lavoro documentario, ricompongono la vita unica e irripetibile di una donna straordinaria: l’infanzia in Indocina, nel periodo in cui il Colonialismo francese è al suo apice, i problematici rapporti familiari, le insicurezze dell’adolescenza, gli amori travolgenti, a volte distruttivi, gli esiti spesso discussi della sua produzione letteraria e cinematografica, il coinvolgimento nella Resistenza e con il Marxismo, le amicizie importanti, il ruolo privilegiato nel vivace dibattito culturale dell’epoca…
Siamo però lontani da un semplice racconto dove gli avvenimenti sono legati uno all’altro in ordine cronologico: la trama, che si sviluppa attorno ad alcuni temi centrali e ricorrenti, diventa piuttosto il pretesto per dar voce alle diverse “anime” della Duras.
Il lettore/spettatore potrà amarla o detestarla, ma non potrà rimanere insensibile: “Marguerite accresce l’inquietudine, non spiega niente, avvicina gli incubi, esplora il vuoto, illumina frammenti di materia, di vita, che vi nuotano dentro. Vuoto e insensatezza ci appartengono più intimamente di qualsiasi posticcia interpretazione della realtà. Penso che Duras sia un genio, perché non puoi classificarla in nessun altro modo, perché è uno dei rarissimi scrittori che ha inventato una lingua, solo sua, subito riconoscibile. […] È stata uno scrittrice totalmente libera; prigioniero solo, ma inevitabilmente, di se stessa. E per questo si è ripetuta senza ripetersi. Il suo cinema è una forma, molto originale, di letteratura per immagini e testo”. Leggerla, ripercorrere la sua vita attraverso lo sguardo appassionato e benevolo di Sandra Petrignani, significa, allora, non solo capire meglio la donna e la scrittrice che è stata, ma comprendere meglio anche qualcosa di noi stessi, la parte più intima e nascosta della nostra umanità (a cura di Wuz.it)
Sponsor tecnico della presentazione a Modus Vivendi sarà TheHotelSphere - Hotel Plaza Opéra e Hotel Principe di Villafranca - Design Hotel a Palermo (www.thehotelsphere.com)