La villa "Case Rocca", adiacente allo Stadio di Atletica, intitolato a Vito Schifani (ex-Stadio delle Palme), e che gli sportivi preferiscono chiamare - senza che questa, peraltro, sia una denominazione ufficiale - la "Villa dello stadio", dopo un inizio incerto ed alterne vicende di cure e abbandoni, sta vivendo una bella stagione: prati curati e innaffiati sovente a pioggia, piante ben tenute, altre - nuove - messe a dimora.
Alle ampie distese prative, discretamente ben curate, si alternano piante di alto fusto, alcune (poche) preesistenti, quando ancora la villa altro non era che una spianata desertica utilizzata come parcheggio per i frequentatori dello Stadio di calcio, altre messe a dimora più di recente, come alcune palme (che hanno avuto poca fortuna: solo due o tre, quelle sopravvissute), ma anche lecci, piccoli ulivi, siepi: queste piante crescono di una vita propria e, con la loro progressiva crescita, stanno conferendo all'ampio spazio un loro carattere che è un misto di parco cittadino curato e di terreno naturale con una sua forte impronta di selvaticità. Sono tante anche le specie di volatili che affollano il suo cielo, che beccettano sui prati o che nidificano sui rami degli alberi più cresciuti. Insomma, un'autentica oasi che deve questa sua bella crescita, anche al fatto di essere parte integrante della ZONA B della Riserva naturale orientata di Monte Pellegrino.
La villa è divenuta autenticamente uno spazio che vive grazie, all'assidua frequentazione dei cittadini: sportivi e non.
Durante le ore mattutine, questo polmone verde si riempe di anziani che passeggiano con il proprio cane o che praticano il fitwalking, di atleti che si allenano, di altri che praticano esercizi nel "Percorso salute" (anche questo tenuto in buono stato e ancora - stranamente per Palermo - non vandalizzato), di bimbi portati dalle mamme o dai papà nell'area giochi attrezzata.
Di pomeriggio, invece, si aggiungono variopinte moltitudini di podisti e i bimbi dei vivai delle associazioni sportive. Per mille motivi diversi, ci si viene volentieri a trascorrere del tempo sia il tempo "mosso" dello sport, sia quello "lento" della quiscenza e della rilassatezza.
Il vicino campo nomadi non crea fastidi di alcun tipo.
Al suo limitare, un anziano contadino viene ad intrecciare i suoi cesti con antica maestria ed è uno spettacolo vederlo lavorare.
Questa oasi di pace rischia di essere "lesa", tuttavia - proprio in questi giorni da un'iniziativa pubblica, decisa nelle alte sfere, senza che nessuno ne sapesse nulla, un'iniziativa che rischia di stravolgerne l'aspetto, danneggiando il suo equilibrio ecologico e lo stato della sua flora.
Infatti, in occasione del ricorrere dell'anniversario dell'attentato che causò la morte di Giovanni Falcone, della moglie e della sua scorta, proprio questo spazio verde è stato scelto per ospitare una grande manifestazione di commemorazione, che verrà presenziata da Ministri e da importanti personalità, ma soprattutto - come accade ad ogni anniversario dell'infame strage mafiosa - vedrà l'arrivo di scolaresche da tutta Italia per celebrare una giornata all'insegna dei valori della legalità.
Proprio oggi, 20 maggio, erano in corso d'opera alacri lavori per erigere al centro della villa, proprio accanto all'area giochi per i piccini, un grande palco in legno e metallo, mentre altri effettuavano misurazioni per predisporre sulla bella distesa prativa retrostante, punteggiata di alberi in crescita, una grande area per ospitare le scolaresche attese, con una previsione di diverse migliaia di studenti.
Per la realizzazione di questa area attrezzata con gazebo e tendoni sarà necessario espantiare - ahimé - degli alberi: i giardineri, interpellati, affermano che le piante espiantate verranno messe in vaso e poi ricollocate a dimora.
Vetture, camion e muletti elevatori percorrevano senza posa i viali, disturbando i podisti e quanti prendevano il sole distesi sui prati o se ne stavano all'ombra degli alberi più fronzuti. Inquietanti blocchi di cemento, a forma di cubo, sono stati portati con i camion per essere messi da qualche parte.
Dove e perchè? - c'è da chiedersi.
Altri operai erano indaffarati a posizionare transenne da tutte le parti.
C'è da chiedersi da cittadini - lecitamente - il perchè di tutto questo.
Per quale motivo organizzare una manifestazione di cui è prevedibile un forte impatto ambientale in un parco pubblico che, per giunta, ha la peculiarità d'essere incluso - anche se rubricato come "ZONA B" - nel territorio della Riserva Naturale Orientata di Monte Pellegrino?
C'è da chiedersi ancora perchè non sia stata scelta un'area più idonea, nella quale una manifestazione simile si possa impiantare senza provocare grossi danni ambientali: zone che solitamente sono poco frequentate, ma che posseggono i requisiti di ampiezza necessari, come ad esempio l'area di Piazzale Giotto o gli spazi della Villa Mare del Foro Italico che, quantomeno, non pertengono ad una Riserva Naturale Orientata.
E' certo che, se un'Associazione di cittadini chiedesse di realizzare una piccola manifestazione nello stesso luogo, le autorizzazioni non verrebbero date, proprio invocando lo speciale statuto di Riserva Naturale Orientata dell'area.
E, allora, perchè ciò accade?
E credo che tali interrogativi vadano posti egualmente, senza volere assolutamente sminuire l'elevato valore civico della manifestazione che si andrà a realizzare.
Ma proprio per questo, noi cittadini sentiamo molto viva la necessità di linerarità e di trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
E non è certamente apprezzabile l'uso disinvolto di certi spazi che sono stati dichiarati Riserva naturale e, perciò stesso, intangibili a qualsiasi utilizzo provochi il benchè minimo impatto ambientale "disturbante".
Sarebbe certamente apprezzabile se qualcuno potesse dare chiarimenti sui criteri e gli éscamotàge che hanno guidato una simile scelta.
Vedi anche sulla "Villa dello Stadio" i seguenti articoli, comparsi su Siciliainformazioni:
La sapienza antica di un costruttore di "panari"