(Maurizio Crispi) Il 6 agosto ricorre, specie in Sicilia la festa della Trasfigurazione di Nostro Signore e si festeggiano tutti quelli che si chiamano Salvatore (e varianti correlate).San Salvatore.
Ricorre dunque l'onomastico di mio fratello.
A sorpresa (anche se, alla fine, era diventato un segreto di Pulcinella), ho dato l'input alla signora Maria e a Raul per organizzare una cenettina per Tatarone.
Insomma, si è messa in opera una piccola fronda, che non ha funzionato al cento per cento perchè qualche piccola indiscrezione è trapelata asino a mio fratello che, tuttavia, ha tenuto bordone e ha fatto finta di niente, il che - conoscendolo - è già tanto.
All'inizio, Tatarone ha fatto il viso lungo, ma poi - alla fine - ha accettato di buon grado questa mia iniziativa "a sorpresa"...
Alla fine, eravamo in 14: una versione potenziata del pranzo che abbiamo fatto per il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre scorso (vedi l'articolo).
Conversazioni piacevoli, risate e lazzi.
Abbiamo mangiato come non mai.
Cosa?
Questo il menu...
Fichi avvolti nel prosciutto crudo.
Spaghetti fritti alla "mauriziana" (non alla mia maniera, ma secondo quella deglioriginari dell'Isola Mauritius), preparati da un amico di Raul, con una ricetta segreta e resi ancora più gustosi dall'aggiunta di piccantissime salsine.
Uova alla russa.
Un'insalata di riso preparata da Maria.
Un altro piatto di verdure, preparato da Anita.
Anguria tagliata a cubetti con l'aggiunto di perle di cioccolato fondente e cubetti di zuccata.
Gelo di mellone, preparato da Maria con la ricetta della mamma..
Una squisita torta, preparata da Anita.
Tronchetto gelato al gusto di pistacchio.
Gelatini misti, portati da Daria e Aldo.
Il tutto annaffiato, a seconda dei gusti, con coca cola, acqua tonica al pompelmo, vino o semplicemente acua per gli astemi.
Arrivati ai dolci, abbiamo bevuto dell'ottimo Passito di Pantelleria.
E, per cominciare, un antipastino con olive nere, con un sorso di Lancer's rosato freddissimo.
Alla fine, come si potrà ben comprendere, panze chine.
Per l'occasione - e non lo facevamo da tanto tempo - visto il numero dei commensali e visto che c'era tanto caldo e mangiare stipati in cucina non sarebbe stato il massimo, abbiamo allestito il desco nel salotto di casa che, in questo modo - dopo circa un secolo dalla morte della mamma - abbiamo rimesso in uso.
Penso che la mamma sarà stata contenta di quello che abbiamo fatto e dello spirito con cui l'abbiamo fatto.
In fondo, chi non è più vive in noi se, almeno alcune delle cose che facevano, noi continuiamo a farle e a ripeterle, mantenendone lo spirito e la tradizione.
Mi sento di poter dire che la serata sia pienamente riuscita.
Mi ha fatto particolarmente piacere che mio figlio abbia detto alla fine, sul punto di andar via, che si era divertito molto, che era stato bene e soprattutto che era stato contento di aver potuto condividere con qualcuno la sua passione per la saga fantasy di George R. R. Martin.
Un segno indubitabile questo di quanto lui sia cresciuto!
E ringrazio di cuore tutti quelli che hanno partecipato, accettando il mio invito.
(da Wikipedia) Salvatore è un nome proprio di persona italiano maschile.
Dal nome tardo latino Salvator, che, tratto dal verbo salvare, significa letteralmente il salvatore, colui che salva. Di chiara valenza religiosa, il nome nasce dalla traduzione del greco Σωτήρ (Soter), letteralmente Salvatore, che, nei primi ambienti cristiani, traduceva lo stesso nome di Gesù Cristo: etimologicamente, infatti, il nome Gesù deriva dall'ebraico יְהוֹשֻׁעַ (Yĕhošūa’), che, secondo tradizione, viene tradotto come Dio salva o Dio è salvezza. In questo senso, dunque, i primi cristiani adottarono il nome Salvatore come traduzione del nome Gesù.
Largamente diffuso in ambito cristiano, questo nome si riscontra un po' in tutta Italia, anche se risulta maggiormente accentrato nel Sud e, in particolar modo, in Sicilia. Della stessa regione sono anche specifiche le varianti Turi, Ture, Turiddu, etc... e al femminile Salvatrice. Salvatorico, Salvatorica, Tore, Barore, Bobore, Farori e Salvadori sono tipici della Sardegna, mentre Salvadore e Torello, in passato, erano maggiormente diffusi in Toscana, anche se oggi risultano praticamente scomparsi.
Secondo una stima del 2000 è il settimo nome proprio maschile più diffuso in Italia nel XX secolo.
Onomastico. L'onomastico si festeggia il 18 marzo in ricordo di San Salvatore da Horta. In Sicilia e nel Salento l'onomastico viene festeggiato per la festa del Corpus Domini. Sempre in Sicilia, in Campania, in alcune zone della Puglia (ad esempio ad Andria) ed in Calabria il nome Salvatore viene riferito a Gesù Salvatore che viene festeggiato il 6 agosto in occasione della Trasfigurazione di Gesù.
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