E’ stata battuta all’asta alla FAAM di Miami, la più importante casa d’aste della Florida, “Kissing Koppers” (2004), la celebre opera di "mural art" di Banksy. in cui due copper (poliziotti) raffigurati a grandezza naturale, si baciano.
L'opera murale, originariamente realizzata sulla parete esterna del Pub Prince Albert a Brighton, lì è rimasta per sette anni. In seguito, dato che stava iniziando a rovinarsi, il proprietario del pub l’ha venduta ad una galleria di New York nel 2011 (ma sulla parete del pub è stata ridisegnata una copia dell'opera originale).
Il lavoro, trasferito su tela, è stato stimato tra i 500.000 ed i 700.000 euro, ed è stato venduto per 420.000 euro (575mila dollari).
L’acquirente è rimasto anonimo.
Di Banksy, uno dei maggiori esponenti della street art: non si conosce con certezza il nome vero - anche se il The Mail On Sunday ha identificato come Bansky un certo Robin Gunningham. Una delle poche certe che si anno sul suo conto è che è cresciuto a Bristol e che, sempre qui, ha iniziato la sua attività.
La tecnica più utilizzata per i suoi lavori di guerrilla art è lo stencil.
Questo episodio, con il percorso che ha compiuto l'opera di Bansky dall'esposizione pubblica alla proprietà esclusiva di un privato, pone un'interessante riflessione in merito al qusito: "Nel caso delle opere di Street Art di chi è la proprietà della singola opera?".
Un quesito a cui non è possibile dare una risposta esauriente, certamente.
Sicuramente l'opera, come prodotto dell'ingegno, è di chi l'ha fatta, tant'è che secondo un codice non scritto vigente tra i writers metropolitani, non è lecito il crossover (disegnare su di un'opera altrui), mentre invece l'autore o la crew autore di uno di essi lo può cancellare, rinnovarlo, cambiarlo, farne uno totalmente nuovo al posto di quello precedente.
Per quanto riguarda il versante del fruitore, l opere di Street Art sono di tutti, in quanto, rivolgendosi all'esterno, sono fatte per essere esposte ed entrare in relazione con chiunque passi di lì.
Il proprietario del pub ha rivendicato un diritto di propriettà su Kissing Coppers, in quanto l'opera era stata tratteggiata sul muro del "suo" pub e, vendendola, ha iniziato un perocrso che ne avrebbe stravolto la natura e lo scopo.
Ma c'è da chiedersi, il prorpietario del pub aveva commissionato l'opera a Bansky (come fanno alcuni proprietari di negozi che chiedono ai writer metropolitani di disegnare la loro saracinesca)? Lo aveva pagato, anche se soltanto simbolicamente?
Perchè, se è vero che il muro era di sua proprietà, è anche vero che l'opera è scaturita dall'ingegno di Barsky.
Detto questo c'è solo da rammaricarsi che, con gioia di tutti coloro che, nella filiera si sono arricchiti, un'opera di street art sia finita in una galleria privata - anzi privatissima - e che potrà essere ammirata solttanto nelle sue riproduzioni.
Su Bansky. Banksy (Bristol, 1974 o 1975) è un artista e writer inglese. E' considerato uno dei maggiori esponenti della street art. Il vero nome dell'artista pare sia, almeno secondo quanto riporta il The mail on Sunday, Robin Gunningham. Si sa tuttavia con certezza che è cresciuto a Bristol. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. La tecnica che preferisce per i suoi lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil che, proprio con Banksy, è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artist di tutto il mondo. I suoi stencil hanno cominciato ad apparire proprio a Bristol, poi a Londra, in particolare nelle zone a nordest e a seguire nelle maggiori capitali europee, notevolmente non solo sui muri delle strade, ma anche nei posti più impensati come le gabbie dello zoo di Barcellona.