(Maurizio Crispi) Missione in Alaska (titolo originale: "Help! A Bear is eating me!) di Mykle Hansen, dopo la sua prima edizione nel 2011, é stato ripubblicato nel 2012 da una editrice Meridiano Zero restyled, con un nuovo titolo che rispecchia maggiormente quello dell'edizione originale: "Aiuto! Un orso mi sta mangiando!".
E' scritto in forma di un lung monologo, mentre il protagonista della storia Marv Pushkin è intrappolato sotto il suo SUV in Alaska, durante uno stage di pensiero positivo con il gruppo di collaboratori dell'Azienda di cui è Executive Producer.
Marv Pushkin è materialmente bloccato sotto il SUV in avaria che gli è crollato di sopra mentre cercava di cambiarne una ruota scoppiata e, contemporaneamente, mentre l'auto era in precario equilibrio, aveva cercato di nascondersi da un orso che lo puntava.
E' bloccato con le gambe semischiacciate dal semiasse.
E in questa sua condizione di impotenza l'orso si nutre di lui.
La situazione potrebbe essere spassosa se non fosse così tragica.
In questo contesto si sviluppa il suo monologo in cui passa dai toni trionfalistici di chi vuole pensare positivo a tutti i costi e, quindi, si attende i soccorsi, almanaccando anche sui possibili risultati di un'intervento di chirurgia ricostruttiva visto che i piedi sono stati ambedue mangiati dall'orso ingordo, a quelli sempre più allucinati e deliranti di chi è sempre più allo stremo delle forze.
Il fatto è che Marv è proprio antipatico, egocentrico, accentratore, narcisista, opportunista da far schifo, avido, tirannico, e - non irrilevante aaspetto - impasticcato da morire malgrado le sue pretese salutistiche. E si scopre anche che forse - proprio per tutti questi tratti e per le sue attitudini di rampante in carriera che a tutti i costi vuole controllare le vite degli altri - tutti quelli che gli sono vicino, lo detestano.
E adesso, in una sorta di contrapasso, è bloccato sotto il suo lussuoso SUV e in balia degli orsi.
Il monologo si sviluppa in un delirio.
Alla fine, forse, Marv sarà salvato, ma a quale prezzo?
Si legge di gusto nel corso di na notte di una notte insonne...
Il romanzo di Mykle Hansen è considerato paradigmatico della cosidetta "Bizarro Fiction".
"Bizarro fiction" è un termine, mutuato dalla lingua inglese, con il quale si indica un genere letterario i cui elementi dominanti sono l'assurdo, la satira, il surrealismo, il nonsenso e il grottesco. La Bizarro fiction mischia fantasy, horror e fantascienza, anche se di solito è considerato un sottogenere del fantasy. Si tratta di un genere influenzato dal movimento Ero guro e dalle opere di Franz Kafka, Chuck Palahniuk, Lewis Carroll e Damon Knight.
(Sintesi) Intrappolato in una remota foresta dell'Alaska, rintanato sotto il suo SUV per difendersi da un orso che ha già assaggiato i suoi piedi, Marv Pushkin - avido e narcisista executive manager di una megacorporation di Seattle, cultore del Pensiero Positivo dalla spassionata idiosincrasia per la natura incontaminata - aspetta pazientemente che la civiltà intervenga in suo soccorso sotto forma di squadra di ranger, elicottero o ambulanza. Come unico kit di sopravvivenza recuperato con una strategica manovra di cric: salamini piccanti texani e un paio di birre con cui ingoiare tutta una scorta di antidolorifici da sottobanco. Ma perché cavolo si è lasciato tentare da un'improbabile spedizione aziendale di caccia all'orso - mirata a rinforzare lo spirito di squadra - nel cuore della "trendissima zona selvaggia"? Tra improperi e ciniche freddure, egocentrico e sfacciatamente arrogante, Marv ammicca al lettore travolgendolo nel suo irresistibile stream of consciousness sociopatico fatto di allucinazioni ursine, tirate sulla presunta stupidità del genere umano - per non parlare di quello animale - e misogini attacchi a moglie e amante. Il romanzo più folle e scorretto di uno dei maestri della "bizarro fiction".