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25 agosto 2014 1 25 /08 /agosto /2014 06:36

In buona fede (Shovel Ready). Un romanzo hard boiled futuristico e cyberpunk, opera narrativa prima di Adam Sternbergh(Maurizio CrispiIn buona fede (titolo originale: Shovel ready, nella traduzione di Stefano Bortolussi), opera prima di Adam Sternbergh, giornalista e sceneggiatore (Piemme, 2014) é un grande romanzo stringente, visionario, ambientato in una New York post-apocalittica, divenuta un'enclave di degrado in cui tutto è possibile e dove uccidere e sbarazzarsi di qualcuno è molto facile specie si hanno a disposizione i servigi del "netturbino" Spademan. che, nella sua vita precedente, faceva veramente il netturbino prima che gli eventi gli portassero via la moglie amata e lo rendessero cinico.Riceve molte commissione ed esegue egragiamente il suo lavoro, risparmiando ad altri la fatica e l'imbarazzo di doversi sporcare le mani. E, inoltre, come ex-spazzino ha facile accesso agli inceneritori e quindi - per un congruo compenso - il nostro Spademan provvede a tutto dalla A alla Z. Per lui l'uccisione é anche smaltimento delle scorie. Un'attività che fa solo per denaro: nulla di personale.
Ma con l'ultima commissione che riceve le cose non vanno nel loro modo consueto. Persephone, la giovane donna che ha avuto l'incarico di uccidere, riserba delle sorprese e Spademan nel corso della vicenda si troverà costretto - moralmente ed emozionalmente - a cambiare registro di operatività e obiettivi, mentre si ritrova a percorrere - inevitabilmente - i passaggi disastrosi e dolorosi della propria vita, in cui la perdita della moglie e l'inizio deldegrado della metropoli si sono trovati ad essere in qualche modo coincidenti.
E' vero! Come annuncia il risguardo di copertina, il romanzo è un vero e proprio hard boiled, nel modo in cui sono costruiti i dialoghi, semplici essenziali, scambi verbali a raffica tra un interlocutore e l'altro, intercalati da pensieri e di riflessioni, tipici dei protagonisti delle storie di Raymond Chandler, capostipite del genere.
Ma - nello stesso tempo - il romanzo deve molto alle atmosfere cyberpunk, uno dei filoni più evoluti della SF cotemporanea e in costante trasformazione, poichè il "futuribile" è contenuto sempre più negli sviluppi e nelle aberrazioni della Rete.
A tutti gli effetti, a mio modo di di vedere - si può considerare un romanzo cyberpunk in stile hard boiled, grazie alle numerose incursioni nella "limnosfera" il luogo virtuale in cui ciascuno si può rifugiare, facendoselo plasmare secondo i propri personali desideri (o perversioni).
L'ingegnosità dell'intreccio sta anche in questa sapiente distribuzione dell'azione che rimbalza dallo scenario virtuale a quello reale o viceversa, con degli impensabili punti di contatto.
Ma non mancano nemmeno degli elementi di riflessione sociologica su questi scenari che potrebbero essere quelli di una grande metropoli in declino e non più "abitabili", mentre le realtà virtuali con le loro seduzioni divengono un'alternativa gradevole, desiderata (o, in una naturale evoluzione, bramata con la stessa forza delle addiction), sino a creare un popolo di "limnomani", cioè di individui che hanno rinunciato a vivere nella realtà, preferendo ad essa il chiuso della propria realtà virtuale come accade con gli  Hikikomori, quei giovani adolescenti giapponesi che rifiutano per anni di uscire dalla propria stanza e di abbandonare il collegamento ad internet come unica porta verso il mondo (virtuale).
E' annunciato nelle soglie al testo che sono stati acquistati i diritti per la trasposizione cinematografica del romanzo, con Denzel Washington tra gl interpreti.
Ebbene, sono davvero molto curioso di vedere che cosa ne verrà fuori.
Indubbiamente il romanzo mi è piaciuto, e molto.

 

(Dal risguardo di copertina) New York. I taxi girano ancora, ma senza meta. Le persone vivono ancora le loro vite, ma sanno che è tutto finito. Perché dopo i fatti di Times Square, la città è diventata un’altra cosa. Qualcosa di vuoto, e di invivibile. In quel vuoto, qualcuno resiste. Come Spademan. Si fa chiamare così, ma non è il suo vero nome. Di professione faceva lo spazzino, ma adesso spazza via un tipo diverso di immondizia. Adesso, uccide. Senza fare domande e senza dare risposte. Per soldi, niente di personale. D’altra parte, è quella l’unica cosa che conta ancora: perché se sei ricco puoi lasciare l’inferno di Manhattan e rifugiarti nella limnosfera, un paradiso in terra del tutto virtuale. Eppure, quando gli viene chiesto di uccidere la figlia di un ricco predicatore, Spademan si troverà per la prima volta di fronte a un dilemma che non aveva messo in conto. E scoprirà che forse, nel mondo imbarbarito dov’è costretto a vivere, ci sono altre cose che contano ancora. Un romanzo visionario, tagliente, che ti si conficca nel cervello come un proiettile. E lascia il segno.

In buona fede (Shovel Ready). Un romanzo hard boiled futuristico e cyberpunk, opera narrativa prima di Adam Sternbergh(Presentazione dell'edizione in lingua originale) The futuristic hardboiled noir that Lauren Beukes calls "sharp as a paper-cut" about a garbage man turned kill-for-hire.
Spademan used to be a garbage man. That was before the dirty bomb hit Times Square, before his wife was killed, and before the city became a blown-out shell of its former self.
Now he's a hitman.
In a near-future New York City split between those who are wealthy enough to "tap in" to a sophisticated virtual reality, and those who are left to fend for themselves in the ravaged streets, Spademan chose the streets. When his latest client hires him to kill the daughter of a powerful evangelist, he must navigate between these two worlds--the wasteland reality and the slick fantasy--to finish his job, clear his conscience, and make sure he's not the one who winds up in the ground.

Leggi il primo capitolo

Notizie biobibliografiche sull'autore. Giornalista, ha lavorato a lungo per il New York Times, e ha scritto anche per GQ e per il londinese The Times. Attualmente è responsabile delle pagine culturali del New York Times Magazine. Vive a Brooklyn. In buona fede è il suo primo romanzo, in corso di traduzione anche nel resto del mondo, e presto diventerà un film con Denzel Washington.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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