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11 ottobre 2011 2 11 /10 /ottobre /2011 15:20
 

vento.jpgIl vento porta doni

A volte parole che, strappate dalla pagina di un libro, volano via

A volte i versetti scritti su bandiere di preghiera sventolanti

A volte si tratta di oggetti che attraversano lo spazio e il tempo per raggiungerci

A volte ti può sbattere sulla testa un tegola o un ramo spezzato dalla sua furia ed è così che potresti ritrovarti al capolinea.

Il vento, oggi, mi ha regalato una bella fioriera di plastica della misura adatta per inserirla in un porta-fioriere di ferro battuto pensile che ho nel balcone.

La fioriera, dunque, l'ho raccattata da terra e l'ho portata a casa: in ottime condizioni. Pur di plastica, ancora destinata a durare un po' di tempo, e poco danneggiata dal volo che deve aver fatto da qulache balcone nei giorni scorsi che sono stati eccezionalmente ventosi...

Ho dunque pensato: "Il vento porta doni"...

Ma anche, subito dopo, ho ricordato la famosa frase virgiliana, messa in bocca a Lacoonte di Troia: "Timeo Danaos et dona ferentis"...

A caval donato non si guarda in bocca, eppure i Troiani non guardarono nella bocca o nella pancia del cavallo di legno che avevano ricevuto in dono dagli Achei al momento della loro dipartita. Furono invece certi - a torto - della benevolenza degli dei: e da questo loro errore di valutazione scaturì la loro fine.

Se solo avessero ascoltato le parole sagge di Lacoonte e avessero per un attimo riflettuto sulla sua brutta fine, assieme a figli (fine che interpretarono - in modo contrario - come espressione della giusta punizione per aver egli insinuato che il dono ricevuto potesse racchiudere un pericolo ed essere dunque infido...)!

Nel dono è sempre contenuta - come ben spiegano gli antropologi in numerosi saggi, a partire da quello - celebre - di Mauss - una ambivalenza di fondo.

Il dono viene fatto con ambivalenza (scaturisce da una commistione di amore/odio) e viene ricevuto con ambivalenza perchè se, da un lato suscita riconoscenza, dall'altro - proprio per via dell'obbligo - che genera nell'animo del ricevente suscita un pari (e forse più forte) movimento di aggressività nei confronti del donatore: un sentimento che, secondo le regole civili che disciplinano il dono - può essere sedato soltanto elargendo al donatore un dono di pari valore, in altri termini sdebitandosi (disobbligandosi), ma questo porta all'ovvio risultato della interazione simmetrica sino alle manifestazioni più estreme, studiate dagli antropologi, tra cui l'usanza del potlach tra alcuni popoli del Nord America.

 

laocoonte_g.jpg

 
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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