La temperatura è mite, per i parametri londinesi...
Il riflesso accecante d'un raggio di sole rimbalza dai uno pannelli di vetri del "20 Fenchurch Street", uno dei grattacieli della skyline di Aldgate, nel cuore della City of London, che in un movimento ascensionale verso l'alto si espande dinamicamente a fungo.
La strada sotto di noi è quieta tranquilla, pochi passanti, praticamente nessuno.
Rare le auto.
Nessuno dei soliti furgoni per la consegna a domicilio , né di quei enormi bestioni refrigerati che consegnao le derrate ai supermercati della zona.
Tutto è relativamente sonnacchioso.Runner rilassati che si dirigono verso il Thames Path.
Perifno le sierene dei firemen e della polizia sembrano essersi messe a riposo.
E' sabato!
Strano! Ero convinto che oggi fosse venerdì.
Da qualche parte nel passaggio da mercoledì ad oggi, mi sono perso un giorno.
Ho fatto un salto di un giorno.
Niente avrebbe potuto distogliermi dalla convinzione fermissima che avevo al mio risveglio che oggi fossimo ancora a venerdì.Pensavo tra me e me: "Oggi, Maureen tornerà al lavoro ed io avrò ancora un giorno da trascorrere con babacino".
Mi accingevo, insomma, ad uno dei giorni della routine infrasettimanale, quella lavorativa (per me).
E invece no!
E' sabato!
Ma nello stesso tempo sono dispiaciuto per questa momentanea perdita di awareness.
Ma, nello stesso tempo, oso pensare che un giorno mancante nella propria consapevolezza è anche un giorno non vissuto, quindi - possibilmente - ancora da vivere.
E allora non va visto come una perdita questo "salto di un giorno", ma come un possibile guadagno!
Quella stessa attenzione - lucida e fluttuante al tempo stesso - che mi porta a osservare con mente libera e sgombra da pregiudizi e da categorie ogni dettaglio di ciò che mi circonda ed a incamerarlo nella memoria.
E a trovare cose, dai piccoli oggetti materiali smarriti, all'osservazione di piccoli detttagli memorabili, alla repentina registrazione di immagini memorabili (per me) con la mia macchinetta fotografica compatta.
Il tempo è scandito dai piccoli eventi quotidiani, dalle letture che procedono a piccoli o grandi passi, a seconda.
Dai libri che finisco di incamerare nella mia mente e che posso riporre (o archiviare), dopo averne scritto una piccola recensione.
Dal diuturno lavoro richiestomi per tenere aggiornato il Magazine online di cose sportive e il mio blog diaristico, ai quali entrambi voglio dedicare eguali attenzione ed energie.
Dalla preparazione dei pasti e dal loro consumarli assieme.
Dal desiderio di scrivere ogni giorno qualcosa di nuovo e di creativo che fa da contraltare al desiderio e allo sforzo altrettanto creativo di preparare ogni giorno un buon pasto o allestire una pietanza diversa e mai tentata prima.
Tutto questo fa parte della vita quotidiana.
Anche questa, sia pure in una forma diversa da chi materialmente procede lungo un cammino devozionale, è una vita da pellegrino.
Sul cammino, sai anche che quando sarai arrivato alla meta finale del tuo pellegrinaggio, ce ne ne sarà un altro da intraprendere.
E poi un altro ancora.
E ancora un altro.
La Vita è Cammino.
Un passo dopo l'altro.
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