Mentre camminavo verso il tramonto
e il vento fresco ed umido mi intirizziva,
ho aspirato con gioia
il profumo sontuoso dei glicini
E' il segno inequivocabile dell'entrata della Primavera,
Ancora più della fioritura dei mandorli
Eppure, come sempre, quel sentore
così penetrante e dolce
m'intristisce assai,
rendendomi malinconico
Forse, è perchè come tutti i profumi naturali ricchi, densi e dolci
contiene in sé il germe della morte e del degrado,
avvicinandosi pericolosamente all'odore della decomposizione
Questa fioritura è dunque qualcosa che prelude all'arrivo dell'Autunno
e all'inelluttabile decadenza che fa seguito
ala sua entrata
Intanto, nel cielo vespertino, scorgo
ancora alte le prime rondini.
Intrecciano voli incerti ed esitanti
E come se facessero la conta:
Siamo tutte arrivate?
Ci saranno dei dispersi e dei caduti
dopo il lungo viaggio?
Devono essere arrivate da poco
dal lontano Sud in cui si rifugiano d'Inverno
Improvvisano voli,
ma non sono i voli gioiosi e matti dell'Estate
Anche quelli tuttavia - pur così spensierati -
preludono ad una dipartita
Di lì a poco, infatti, dopo quel carosello di voli forsennati,
prenderanno di nuovo le vie del cielo
per raggiungere i luoghi dello svernamento
E poi, nell'anno nuovo, faranno ritorno
in un ciclo che si ripete da sempre,
quasi eterno
Adesso, i rondoni sembrano smarriti
svolazzano,
stanchi dopo tanto viaggiare
e ancora incerti sul da farsi,
combattuti tra il desiderio di continuare ad andare
e l'impulso atavico a ristare nei luoghi della loro nascita
Il giorno di primavera
volge al tramonto ed imbrunisce,
lasciando dentro di me
una scuro alone di malinconia,
quello della vita che si è rigenerata,
ma il cui declino è già iniziato
Anche se ho la certezza che la Luce ritornerà al prossimo ciclo,
il dolore di vedere l'embrione della morte in ciò che nasce
rimane per me sempre grande
E' stato un giorno perfetto
Ho visto la perfezione e la bellezza
nella pacata compostezza d'un sasso di fiume
nel volo dei gabbiani nel cielo azzurro
e in quello incerto ed esitante delle prime rondini,
stremate dal lungo viaggio
E non si può che essere pensosi
davanti al mistero
di veder legate assieme la Vita e Ultime Cose
6 aprile 2012, Palermo