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8 dicembre 2012 6 08 /12 /dicembre /2012 11:26
Presentazione del volume di Ninni Ravazza a Palermo - Foto di Maurizio Crispi“Il mare era bellissimo. Di uomini, barche, pesci e altre cose" è l’ultimo libro, in ordine di tempo, del siciliano Ninni Ravazza, che prosegue nella collaborazione con l’editore Magenes di Milano, con il quale ha già pubblicato “Corallari”, “Diario di tonnara”, “Il sale e il sangue”, “Il mare e lo specchio”, “Sirene di Sicilia” (finalista al premio Sanremo Mare 2011). 
Quest'ultima opera è un nostalgico amarcord che l’Autore compie negli anni delle avventure sopra e sotto il mare; è una appassionata dichiarazione d’amore per il mare e le sue creature.
Narrando di navigazioni e battute di pesca, Ninni Ravazza racconta una fetta della storia “marinara” di Trapani, fatta di storie minime che tutte insieme contribuiscono a creare la memoria di una città.
Ninni Ravazza ha scelto di vivere il mare sopra e sotto, come luogo della vita e dell'anima. In questo libro condivide la sua esperienza con tutti quelli che amano l'acqua salata e i suoi protagonisti, da Ulisse a Corto Maltese, alle sirene, ai pescatori. Si parla qui di tradizioni e di mestieri (il pescatore, il tonnaroto, il corallaro) che restano nel mito e che sono quasi estinti, di luoghi impregnati totalmente di storia e leggenda. In questo libro viaggiamo dalle isole Eolie a Scopello, da San Vito a Monte Cofano, a Trapani, alle isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo) allo Stagnone di Marsala (Mozia), ai banchi di Scherchi confinanti con la Tunisia, fino a Lampedusa. 
Ma c'è un altro grande mito, però, che attraversa tutto il libro, ed è la giovinezza.

Presetnazione del volume di Ninni Ravazza alla Libreria del Mare di Palermo. Foto di Maurizio CrispiLa presentazione del volume, alla presenza dell'Autore e con le parole di Girolamo Lo Verso (peraltro autore della prefazione) é avvenuta il 7 dicembre 2012, dalle ore 18.00, presso la  Libreria del Mare a Palermo. 
Oltre a Girolamo Lo Verso che, da appassionato dal mare e a sua volta autore di un libro (Dentro il mare, il Mare dentro, pure per i tipi di Magenes) ha illustrato il ll'ultima opera di Ravazza con una sua ampia introduzione, era stato invitato Riccardo Molteni, grande sportivo e apneista di valore e praticante della pesca in apnea. 
Anche Riccardo Molteni ha parlato del libro di Ravazza, cercando di cogliere gli aspetti in comune e quelli in divergenza delle rispettive esperienze di mare, visto che invece Ravazza, nella sua lunga consuetudine con il mare, si è sempre immerso con le bombole, praticando in un passato ormai lontano, quando ciò era ancora possibile, la pesca, la ricerca di coralli, di tesori e manufatti antichi sommersi. Dalle parole di Molteni, viene tuttavia fuori che, a parte le divergenze e le disparità (ben altra cosa, pur a parità di strumenti, è pescare in apnea o con gli autoresoiratori, anche se adesso - avverte Molteni - le differenze si sono assottigliate visto che l'apneista allenato oggi può scendere in battuta di pesca a profondità prima impensabili ), ciò che accomuna esperienze così dissimili è la meraviglia e la sopresa che il mare ogni volta riserva: e che talvolta fa sì che non è tanto riportare una "preda" ciò che conta ma il poter ritornare a casa, sulla terraferma, con un bagaglio interiore arricchito dalle cose meravigliose e fuori dall'ordinario viste: uno "straordinario" e un "meraviglioso" che si possono trovare anche qui nei mari della nostra Sicilia, senza bisogno di andare alla ricerca di lontani luoghi "esotici". Come ad esempio, la meraviglia di vedere sfilare in un fondale poco profondo, proprio davanti a casa sua (Molteni vive all'Arenella) un tonno solitario di 300 chili, oppure di vere una Foca Monaca che, curiosa, si avvolge in giri concentrici attorno al lui. Gli uomini che si immergono in apnea - ha detto Molteni, citando uno dei decani della Scuola italiana di Apnea - costituiscono la "tribù delle rocce", fatta di "uomini scuri, con il cuore chiaro".
Presentazione del volume di Ninni Ravazza a Palermo - il dibattito - Foto di Maurizio CrispiLa presentazione del volume è stata arricchita da un interessante intervento del prof. Antonino Buttita, decano dell'Ateneo palermitano che ha ricordato come Fosco Maraini (uno dei fondatori della scuola di Antropologia in Italia), di ritorno da un periodo trascorso in campo di concentramento in Giappone, proprio davanti alle coste siciliane nei pressi di Bagheria dove viveva con Topazia Alliata e i figli, fu forse il primo sub "storico" italiano, prima che l'immersione in apnea prendesse piede nel nostro paese e si trasformasse in vera e propria Scuola leader a livello mondiale.
L'episodio che Buttitta ha narrato è inedito e non sta scritto da nessuna parte: e, in questo senso, ha davvero impreziosito la serata.
Ha fatto seguito l'intervento di Silvano Riggio, professore di Biologia Marina all'Università di Palermo, che - focalizzando l'attenzione solo su di un aspetto delle storie di persone e di uomini di mare di cui racconta Ravazza nel suo libro - ha sollevato un'interessante questione sull'Etica della Pesca, sostenendo che alcuni dei pesci comunemente cacciati (in genere quelli più in alto nella scala alimentare) sono intelligenti, capaci di apprendimento, esprimono idiosincrasie e preferenze, posseggono una loro individualità etc e che, pertanto, non dovrebbero essere né cacciati né mangiati...
Una argomentazione ispirata, sentita, forse provocatoria che, come ha osservato il professore Buttita socnfina nel campo della Teologia...
Il Mare era bellissimo Ninni Ravazza CoverGli interventi colti e profondi di Riggio hanno sollevato un ulteriore e stimolante dibattito, anche se l'accordo finale è stato sulla meraviglia che il mare induce in coloro che lo frequentano e sul fatto che il mare, anche cacciando e traendovi delle risorse alimentari (in piccola scala, come era un tempo nel rapporto tra il singolo uomo e i pesci del mare), va in primo luogo rispettato, compreso, salvaguardato...


Ninni Ravazza, subacqueo, ha pescato il corallo e per 20 anni è stato il sommozzatore della tonnara di Bonagia. Ha scritto libri e saggi sul mare ("Corallari", "Il fiore dagli abissi. Il corallo", "Diario di tonnara", "Il sale e il sangue", "Il mare e lo specchio", "Tempu ri Capuna", "Epos, Eros e Thanatos. Il mondo immutabile della tonnara", "Sirene di Sicilia" ... e altri).
Foto di Maurizio Crispi

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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