Il vento furioso della notte
ha abbattuto un albero di falso pepe
dal tronco vecchio e rugoso,
di sicuro uno dei decani del giardino
Al mattino, se ne stava a terra tutto acquattato
accanto ad una panchina di pietra bianca
quasi volesse strisciarvi sopra,
il tronco aperto a vivo
nel punto di rottura
Uomini con tute gialle s'aggirano attorno
al gigante caduto
con strumenti minacciosi di lucido metallo
e s'apprestano con inutile piglio
a smembrarlo
Il loro sguardo è prosaico: vedono solo una cosa rotta
Poco lontano un gatto morto
ha giaciuto sul prato verde smeraldo
per molti giorni,
senza che nessuno lo rimuovesse
Poi, dal momento dello schianto del Falso Pepe,
il povero defunto,
triistemente abbandonato
alla solitudine della morte e agli Elementi
non s'è piu visto
Forse lo Spirito dell'Albero
lo ha preso per una zampina e lo ha portato con sé,
da qualche parte,
forse nel luogo dove gli alberi vivono di una vita eterna,
e gatti e cani che muoiono
non vengono abbandonati
come oggetti inanimati
senza più importanza
Foto di Maurizio Crispi