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3 febbraio 2013 7 03 /02 /febbraio /2013 09:00

sigaretta-elettronica(Maurizio Crispi) Come è noto, sa prendendo piede la Sigaretta elettronica.
Molti hanno fiutato l'affare e hanno aperto dall'oggi al domani dei negozi dedicati.
Intanto, è in corso una guerra tra Monopoli di Stato e Ministero della Salute, con un'accesa disputa su chi deve acquisire delle royalties su questo dispositivo e, eventualmente, il controllo della sua commercializzazione.
Insomma, ai danni, dei cittadini - intesi come consumatori - è in corso una spietata battaglia.
Intanto, la sigaretta elettronica va a ruba.
In tanti si precipitano ad acquistarla, spinti dall'esempio dei primi precursori, dal carisma di testimonial d'eccezione e dai primi spot pubblicitari dedicati (ed anche piuttosto aggressivi nel loro impatto).

Come è noto, la sigaretta elettronica consiste di un dispositivo (non disposable) che brucia un liquido aromatizzato (nella versione con nicotina o senza) che è la cosiddetta ricarica, in quanto va aggiunto periodicamente al dispositivo.
Il dispositivo, una volta attivato, emette fumo (in realtà vapore) che ha caratteristiche organolettiche (calore, aroma) simili a quello del funo della sigaretta.
Sotto questo profilo, quindi, il dispositivo in sé può essere un ottimo succedaneo della sigaretta, privo di tutti i prodotti dannosi derivanti dalla combustione del tabacco e della carta, compresi gli additivi aggiunti per la lavorazione del tabacco, altamente tossici.
Nello stesso tempo, non è un dispositivo che elimina la dipendenza tabagica: anzi, se è possibile ipotizzarlo la può incrementare, sia per la frequenza praticamente illimitata delle inalazioni di fumo (sin tanto che c'è liquido da bruciare nel dispositivo) sia per il mantenimento della gestualità, anzi nel radicare il consumatore nel compiacemento dell'ostentazione del gesto che si avvale del nuovo gadget "à la page".
E' chiaro che il rischio dell'incremento della dipendenza è tanto più elevato, se si usa per la ricarica il liquido contenente nicotina.
E' confortante tuttavai sapere che è stato stabilito il divieto della vendita di simili dispositivi ai minori di 16 anni, proprio perchè è stato accertato il rischio della dipendenza tabagica.

sigarette elettroniche shopIn più,  tuttavia, c'è da dire che la sigaretta elettronica sta rapidamente diventando un gadget di lussso, da utilizzare come oggetto di moda e come status symbol.
Il dispositivo interno è infatti "carrozzato" e ha un suo rivestimento: ed è qui che si giocano tutte la differenza e l'originalità di un tipo di sigaretta elettronica rispetto ad un altro.
Quindi, come ogni funatore sceglie la sua marca preferita di sigarette, così il fumatore di sigaretta elettroncia potrà scegliere tra un infinità di modelli, che variano per dimensioni, per foggia, per dimensioni per peso: ci saranno quelle da lavoro, quelle per lo sport, quelle da "sera" per le serate eleganti e così via... sino a quelle esclusive e griffate, facendo leva sull'esigenza di alcuni di distinguersi...


Benvenuti dunque nel mondo delle sigarette elettroniche!

Ma c'è da chiedersi: perchè complicarsi la vita con le sigarette elettroniche?
Non è sufficiente lasciare le cose come stanno e che ognuno faccia come crede?


Diaciamocelo pure, con l'immissione della sigaretta eletrtronica nel commercio stiamo assistendo allo strutturarsi di un neo-bisogno.
E, quindi, staremo a vedere come si sviluppano gli eventi.
Ma c'è da preoccuparsi: tutto ciò che è manovrato come nepo-bisogno spesso by-passa le attitudini di pensiero e riflessive del nostro cervello.


 

 


 

 

Negozio per la vendita di sigarette elettroniche a Palermo - Foto di Maurizio Crispi

 

 

 


 

 

 

Divieto di vendita ai minori di 16 anni - Palermo - Foto di Maurizio Crispi

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commenti

S
Penso che le sigarette elettroniche anche se rispetto al boom iniziale stiano subendo una recessione delle vendite ormai sono diventate una vera e propria moda e che nei prossimi anni le sigarette tradizionali scompariranno del tutto. Voi cosa ne pensate?
Rispondi
F
Rimando al commento che ho già scritto qualche giorno fa, immediatamente precedente al suo.
S
Le si garette elettroniche vanno sempre più a ruba e proliferano i negozi anche online che le commercializzano. Si tratta sicuramente di un'ottima alternativa alle sigarette tradizionali molto più dannose. Concordo con il divieto dell'utilizzo da parte dei minori. Congratulazioni per il vostro bellissimo blog!
Rispondi
F
Grazie dell'apprezzamento. Noto tuttavia che dopo il grande boom iniziale delle sigarette elettroniche e il fiorire di negozi specializzati, si èverificata una recessione, nel senso che molti negozi dedicati esclusivamente a questo tipo di gadget si sonoreso conto che - dalpunto di vista commerciale - non potevano reggere un livello cosìalti di specializzazione.<br /> Si è anche verificato il fatto che molti locali in cui vige - a norma di legge - il divieto di fumo non conentono del pari l'utilizzo della sigaretta elettronica.<br /> Sotto il profilo psicologico ho l'impressione che la sigaretta elettronica potrebbe essere utilizzata come un oggetto sostitutivo per l'"oralità" tipica del fumatore e che, a volte, venga utilizzata (per quello che si può osservare per strada) come una sorta di ciucciotto (cioè in altri termini come un oggetto transizionale) che genera una dipendenza ancora più difficile da sradicare.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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