Tra il 22 e il 23 settembre 2012, la comunità dei Mauriziani di Palermo, in prevalenza di religione induista, ha portato a compimento i festeggiamenti per il dio Ganesh: in questi due giorni ha avuto luogo la parte culminante della festa, ma la sua preparazione era già cominciata più di 15 giorni prima, con l'attivarsi di incontri di preghiera e di un periodo di limitazioni dietetiche.
La festa si chiama Ganesh Chaturthi ed una delle più importanti del mondo induista.
Ganesh Chaturthi, o Vinayaka Chaturthi, significano semplicemente il giorno della festa del dio Ganesh, il dio dalla testa di elefante.
Cade il quarto giorno dopo la luna nuova del mese di Bhadrapada, corrispondente al periodo che va dal 23-24 agosto al 22-23 settembre, lo stesso durante il quale, nell'astrologia occidentale, il sole transita nel segno della Vergine.
La festa in sé è preceduta da un lungo periodo (a volte più di un mese) di forti limitazioni alimentari, soprattutto per quanto riguarda certi cibi e da incontri di preghiera.
I Mauriziani di Palermo, hanno allestito un loro tempio per gli incontri collettivi di preghiera, ma in questo caso, anche ogni caso è divenuta tempio, se era presenta l'effigie di ganesh allestita in modo rituale.
La festa di Palermo, come anche in ogni città europea dove risiedono Mauriziani e induisti del subcontinente indiano è stata celebrata anzichè di giovedì (la sua ricorrenza naturale per quest'anno) ma tra il sabato e la domenica per evitare che i festeggiamenti interferissero con le diverse attività lavorative.
(da Wikipedia) Presso la religione induista, Ganesha o Ganesh (Sanscrito गणेश IAST Gaṇeśa) è una delle rappresentazioni di dio più conosciute e venerate. Figlio primogenito di Shiva e Parvati, viene raffigurato con una testa di elefante provvista di una sola zanna, ventre pronunciato e quattro braccia, mentre cavalca o viene servito da un topo, suo veicolo. Spesso è rappresentato seduto, con una gamba sollevata da terra e ripiegata sull'altra, nella posizione dell'alitasana. Tipicamente, il suo nome è preceduto dal titolo di rispetto induista, Shri.
Il culto di Ganesha è molto diffuso, anche al di fuori dell'India; i devoti di Ganesha si chiamano Ganapatya.
Ganesh nel pantheon della religiosità induista ha una funzione particolare, poichè è il figlio di Shiva che venne incaricato di creare il mondo, danzando. Per questo motivo, Ganesh, il dio-elefante - oltre a possedere una serei di funzioni simboliche (la saggezza, la capacità di rimuovere ogni ostacolo, l'abbattimento dei dualismi... etc) è anche il dio degli inizi, quello a cui si rivolgono preghiere e a cui si indirizzano offerte ogni qualvolta si debba iniziare qualcosa di importante, affrontare un cambiamento o semplicemente auspicarlo.
A Palermo, tra il sabato e la domenica (22-23 settembre 2012) nei locali di una scuola privata, appositamente presi in affitto, è stato "aperto" il tempio, qualificato dal fatto che su di un altare allestito con piante e fiori è stata collocata con l'effige di Ganesh da pregare e a cui fare offerte (incenso, latte, frutta, fiori).
In un flusso continuo, ognuno arrivando, si fermava in raccoglimento davanti all'effigie del dio, e poi collocava davanti ad essa le sue offerte: poi si mangiava, mentre a turno altri, le donne, con musicanti e cantori, intonavano canti e danzavano davanti alla statua.
Per poi sedersi su un tappetto e proseguire con preghiere corali che sarebbero andate avanti per tutta la notte.
Le scarpe venivano tutte lasciate fuori dall'ingresso.
Ogni tanto qualcuno andava via per recarsi a visitare un altro tempio allestito in un'altra zona della città (in tutto i templi erano quattro, ma "templi" minori sono stati pure allestiti in diverse abitazioni private).
L'indomani, tutti i Mauriziani si sono riuniti per una suggestiva processione rituale, per condurre Ganesh sino all'acqua dell'Arenella e per lasciarlo affondare lì, sul litorale.
Foto di Maurizio Crispi (realizzata con I-phone)
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