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19 aprile 2013 5 19 /04 /aprile /2013 19:10

I libri, la lettura e la vita Forse non ci sono giorni della nostra adolescenza vissuti con altrettanta pienezza di quelli che abbiamo creduto di trascorrere senza averli vissuti, quelli passati in compagnia del libro prediletto (Marcel Proust). 

(Maurizio Crispi) Aggiungerei a questa bella riflessione proustiana che chi ama i libri e cha passato molto tempo della sua vita nutrendosene come cibo per la mente, per il cuore e per l'anima, vive costantemente su un crinale, sul quale cammina, se vogliamo immaginare la vita come un percorso lungo una via o un sentiero che si va dipanando da un punto di origine verso una possibile fine.

Il cammino lungo il crinale, implica il continuo confronto con la Realtà, con le sue richieste, con le sue sfide, con i suoi impegni, con gli incontri fortuiti ed occasionali, mentre da un lato e dall'altro c'è la china rappresentata dai ciò che abbiamo appreso dai libri che abbiamo letto e dalle fantasticherie che essi hanno attivato dentro di noi e dalle potenti fantasie che essi sono capaci di attivare.

E, in ogni momento della nostra vita, è possibile che mentre camminiamo in avanti, si possa verificare un lieve (o grande) scivolone a destra o a sinistra dello stretto sentiero su cui procediamo che ci conduce a vivere questa o quella storia che non abbiamo mai vissuto prima e di cui abbiamo solo letto.

E' questa la vera ed intrinseca potenza della lettura, quella di introdurci a mondi e a potenzialità di vita e di conoscenza che altrimenti non potremmo mai sperimentare in una sola vita.

E da questi inattesi scivoloni riemergiamo sempre e riprendiamo il nostro cammino ma con un enorme arricchimento interiore perchè si è verificata una felice sintesi tra gli accadimenti della nostra vita e quelli fictional che ci ha offerto la lettura...

Se questo non accade, leggere è stato un'attività sterile, perché non è stata intimamente assorbita nella nostra vita, masticata, digerita e metabolizzata.

E questo è anche il motivo per cui alcune persone non riescono veramente ad amare la lettura e si attengono soltanto alla lettura di libri "tecnici", come qualche volta mi hanno confidato alcuni miei colleghi di lavoro.

Spesso potresti sentire costoro dire (in molte forme diverse, è ovvio): "Io, leggere i romanzi? Non ho tempo per farlo... Le uniche cose che leggo sono quelle che mi servono al mio aggiornamento professionale e mi sembra che leggere d'altro sia solo tempo perso".
Altri semplicemente non leggono _ anche se magari ciò non riescono nemmeno a confessarlo a se stessi con un chiaro pensiero - perchè sono intimamente disturbati dall'ampliamento e dal moltiplicarsi dei possibili orizzonti che la frequentazione dei libri è in grado di offrire. 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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