E' stato così che a Leadenhall Market, noto già nel 14° secolo come mercato della carne della City, poi devastato dal Grande Incendio di Londra e ricostruito per essere infine rinnovato in età vittoriana e oggi sede di ristoranti e pub, affollatissimi durante la settimana lavorativa e semideserto nel week-end, visitato solo da una popolazione itinerante di turisti curiosi, abbiamo fatto la scoperta degli "hanging book". In una delle traversine laterali del mercato coperto e con il selciato di pietre basaltiche siamo stati attratti da un soffitto interposto a quello reale molti metri più su.
Un soffitto interamente composto da volumi dei generi più disparati sospesi al vero soffitto per mezzo di fili che, ahimè, li trafiggono da parte a parte.
Questo mi ha fatto male al cuore: pensare - e vederlo nella realtà - ad un libro trafitto - e in questo caso erano molte centinaia - mi è sembrato uno scempio.
Ma nello stesso tempo ho riflettuto che quella di trafiggerli era sta una soluzione ingegnosa e "pulita" per tenerli sospesi, ma non ingessati.
I libri risultavano disposti per tutta la lunghezza del vicolo ombroso e volgendo la testa in alto se ne potevano leggere i titoli abbastanza facilmente, malgrado il loro essere in controluce (al di là di essi, la luce di alcune faretti e, oltre ancora, quella solare che filtrava dai vetri del tetto ferivano l'occhio) e la penombra sottostante (un po' da acquario) del vicolo i cui negozi erano tuti chiusi e senza essere disturbati dal loro lieve dondolio e dalle continue oscillazioni, indotte dalle lievi correnti d'aria che attraversavano il chiuso della alley.
Galleggiavano tutti sullo stesso piano, a formare una sorta di contro-soffitto flottante.
I libri, pur bassi, risultavano irraggiungibili - e lo erano anche per uno molto altro - e quindi rimanevano nella loro aerea ed ineffabile condizione che, forse, nelle intenzioni dell'artista che li ha installati, vuole simboleggiare l'irraggiungibilità della cultura che si forma con i libri e da essi é veicolata, ma anche della sua immanenza che si materializza come una nuvola o una sorta di cupola gravitante sulla nostre teste, permeando i nostri pensieri - che lo vogliamo o no.
Oppure, essendo interposti tra il buio del vicolo e la luce che piove dall'altro, potrebbero alludere in qualche modo alla caverna delle idee platonica: i libri sarebbero allora un "falso soffitto" -ovvero un falso oggetto che si interpone tra noi e la diretta percezione della Luce.
I lettori, coloro che hanno una assidua frequentazione dei libri, si muovono spesso su di un sottile crinale che deriva dall'incontro tra gli accadimenti della realtà eciò che loro hanno assorbito con le loro letture.
Nella penombra del vicolo si verificava la curiosa scena di tanti che erano attratti dalla singolarità della visione e indugiavano a lungo sotto questo mare di libri , cercando di fissarlo nell'unico modo possibile e cioè utilzzando in modo pensoso la propria macchina fotografica.
I volumi che compongono questo straordinario controsoffito o "false ceiling" sono più di 1600 e l'installazione è stata eseguita dall'artista britannico Richard Wentworth ed é stata battezzata, appunu, "False Ceiling".
Richard Wentworth CBE (born 1947) is a British artist, curator and teacher. He was Professor of Sculpture at The Royal College of Art, London from 2009-11
Wentworth was born in Samoa — then a province of New Zealand— in 1947.
He studied art at Hornsey College of Art in North London from 1965, and then at the Royal College of Art where he was a contemporary of Bill Woodrow and Tony Cragg.
False Ceiling' by Richard Wentworth. British sculpture Richard Wentworth's iconic installation of over 1600 books suspended in the air is now hanging in one of the alley ways in Leadenhall Market.
Location: Gracechurch Street, London EC3V 1LR