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17 agosto 2012 5 17 /08 /agosto /2012 11:18

numero-sconosciuto.jpgNumero sconosciuto di Giulia Besa (Einaudi, 2012) é un romanzo che appare sin dalle prime battute molto interessante e ben costruito...
All'inizio, sembra un "normale" thriller che poi si apre improvvisamente su scenari metafisici, un po' - secondo me - anche se il collegamento è ardito - alla maniera di Arthur Machen, se si considerano in particolare alcune delle sue storie "ominose", tipo "Il grande dio Pan" o anche un po' - se vogliamo - alla maniera di Neil Gaiman che pure sviluppa il tema secondo cui "gli dei (invisibili ai più) sono tra noi" in "American Gods", ad esempio (Mondadori, 2003) e che sono - in un periodo storico e culturale in cui nessuno più pensa a loro (per via del crescente materialismo) - alla ricerca di adepti e di persone che, in qualche modo, possano chinarsi in preghiera ed invocazione davanti a loro e, dunque, rafforzare così la loro esistenza e il loro potere o addirittura rendere possibile la loro esistenza...

Peccato che poi la narrazione diventi - a mio avviso - un po' farraginosa e perde di linearità, man mano che l'intreccio subisce una sorta di upgrade visionario e di accenti metafisici (come nella questione del rapporto tra Forma e Materia), lasciandosi però alle spalle nelle battute finali lo slancio iniziale.
E' meglio la sospensione in cui il lettore si trova nella parte iniziale del plot che non la maggiore chiarezza del disvelamento.
Ha commentato Giulia Besa: Il collegamento ardito mi è servito per introdurre l'elemento fantastico, ed essendo un'amante della mitologia classica nel legame che Epicuro le attribuiva con le passioni, ho approfittato delle sue teorie e di quelle ben più elaborate di Aristotele. I tuoi ragionamenti non sono sbagliati e ho letto alcune cose che hai citato per documentarmi sul genere.
Dalla quarta di copertina. Sara ha vent'anni. È una ragazza come tante. Ma da qualche tempo un numero sconosciuto le manda strani sms. Dà ordini precisi. Non lascia scelta. Ha deciso che Sara deve combattere contro la Violenza, la Guerra, la Morte. Ha deciso che Sara dovrà uccidere gli Dèi. 
Gli Dèi incarnano le passioni piú feroci dell'indole umana. Emanano frequenze che intossicano. Esercitano un fascino irresistibile su chi li avvicina, ne accendono i desideri piú turpi. 
Se un Dio sceglie la tua Materia, tu stesso diventerai un Dio.
Sei pronto a farti corrompere? 
La trama (dal risguardo di copertina). Sara ha vent'anni, vive a Roma e lavora come barista. Nel tempo libero caccia nei boschi per sfogare la sua rabbia e fa regolari visite in ospedale a Marco, l'uomo che un anno fa, in un incidente stradale, ha ucciso i suoi genitori, e da allora è in coma.
Un giorno inizia a ricevere sms da un numero sconosciuto, che le impartisce ordini.
La paura di mettere in pericolo la sorella costringe Sara a seguire le direttive del Numero sconosciuto. E la costringe a lottare contro gli Dèi. Forme delle passioni umane piú spietate, gli Dèi agiscono nel mondo a loro piacimento e corrompono ogni Materia di cui prendano possesso.
Sara si trova a fronteggiare, in un serrato corpo a corpo, Artemide, fascinosa arciera dai denti di squalo, Persefone, bambina che divora e si strugge, Marte, dal bacio sanguigno e sensuale...
Ma di chi è il numero sconosciuto che ricatta Sara e le ordina di dare la caccia a una divinità dopo l'altra? Che cosa ha a che fare con Marco? Cos'è successo davvero il giorno dell'incidente, e perché Sara non riesce a ricordarlo?
L'esordio della giovanissima Giulia Besa è un urban fantasy dalle atmosfere dark che ipnotizza come un thriller psicologico.
L'autrice. Giulia Besa è nata a Roma nel 1990. Si è diplomata al liceo classico «Pilo Albertelli» e frequenta la Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università «La Sapienza» di Roma.
Numero sconosciuto (Einaudi, 2011) è il suo primo romanzo.
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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