Numero sconosciuto di Giulia Besa (Einaudi, 2012) é un romanzo che appare sin dalle prime battute molto interessante e ben costruito...
All'inizio, sembra un "normale" thriller che poi si apre improvvisamente su scenari metafisici, un po' - secondo me - anche se il collegamento è ardito - alla maniera di Arthur Machen, se si considerano in particolare alcune delle sue storie "ominose", tipo "Il grande dio Pan" o anche un po' - se vogliamo - alla maniera di Neil Gaiman che pure sviluppa il tema secondo cui "gli dei (invisibili ai più) sono tra noi" in "American Gods", ad esempio (Mondadori, 2003) e che sono - in un periodo storico e culturale in cui nessuno più pensa a loro (per via del crescente materialismo) - alla ricerca di adepti e di persone che, in qualche modo, possano chinarsi in preghiera ed invocazione davanti a loro e, dunque, rafforzare così la loro esistenza e il loro potere o addirittura rendere possibile la loro esistenza...
E' meglio la sospensione in cui il lettore si trova nella parte iniziale del plot che non la maggiore chiarezza del disvelamento.
Ha commentato Giulia Besa: Il collegamento ardito mi è servito per introdurre l'elemento fantastico, ed essendo un'amante della mitologia classica nel legame che Epicuro le attribuiva con le passioni, ho approfittato delle sue teorie e di quelle ben più elaborate di Aristotele. I tuoi ragionamenti non sono sbagliati e ho letto alcune cose che hai citato per documentarmi sul genere.
Dalla quarta di copertina. Sara ha vent'anni. È una ragazza come tante. Ma da qualche tempo un numero sconosciuto le manda strani sms. Dà ordini precisi. Non lascia scelta. Ha deciso che Sara deve combattere contro la Violenza, la Guerra, la Morte. Ha deciso che Sara dovrà uccidere gli Dèi.
Gli Dèi incarnano le passioni piú feroci dell'indole umana. Emanano frequenze che intossicano. Esercitano un fascino irresistibile su chi li avvicina, ne accendono i desideri piú turpi.
Se un Dio sceglie la tua Materia, tu stesso diventerai un Dio.
Sei pronto a farti corrompere?
La trama (dal risguardo di copertina). Sara ha vent'anni, vive a Roma e lavora come barista. Nel tempo libero caccia nei boschi per sfogare la sua rabbia e fa regolari visite in ospedale a Marco, l'uomo che un anno fa, in un incidente stradale, ha ucciso i suoi genitori, e da allora è in coma.
Un giorno inizia a ricevere sms da un numero sconosciuto, che le impartisce ordini.
La paura di mettere in pericolo la sorella costringe Sara a seguire le direttive del Numero sconosciuto. E la costringe a lottare contro gli Dèi. Forme delle passioni umane piú spietate, gli Dèi agiscono nel mondo a loro piacimento e corrompono ogni Materia di cui prendano possesso.
Sara si trova a fronteggiare, in un serrato corpo a corpo, Artemide, fascinosa arciera dai denti di squalo, Persefone, bambina che divora e si strugge, Marte, dal bacio sanguigno e sensuale...
Ma di chi è il numero sconosciuto che ricatta Sara e le ordina di dare la caccia a una divinità dopo l'altra? Che cosa ha a che fare con Marco? Cos'è successo davvero il giorno dell'incidente, e perché Sara non riesce a ricordarlo?
L'esordio della giovanissima Giulia Besa è un urban fantasy dalle atmosfere dark che ipnotizza come un thriller psicologico.
L'autrice. Giulia Besa è nata a Roma nel 1990. Si è diplomata al liceo classico «Pilo Albertelli» e frequenta la Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università «La Sapienza» di Roma.
Numero sconosciuto (Einaudi, 2011) è il suo primo romanzo.