Un'ombra si proietta sul tavolo e Gabriel tenta di afferrarla, scrostandola via con le unghie dalla superficie del tavolo...
Vede l'ombra, evidentemente, come qualcosa di concreto, dotata di una sua materialità, un oggetto come tanti altri che può manipolare o maneggiare.
E' incredibile come sia diversa la percezione di un bimbo che si affaccia al mondo e come sia sperimentale il suo approccio alla realtà...
Bisogna toccare per capire, raschiare con le unghie, palpare, mettere in bocca ed assaggiare: un mondo di esplorazioni sensorial, attraverso cui si costruiscono i percetti, un mondo che noi da adulti perdiamo, perdendo con esso la nostra freschezza, perchè tutto - automaticamente - viene dato per assodato, per scontato, e non merita ulteriori esplorazioni...
E con la fine delle esplorazioni, viene meno la meraviglia...