Nella foto, proveniente da Notiziario 360, si può vedere un bell'esempio di spreco di denaro pubblico e di ostentazione del privilegio: l'onorevole D'Alema che, sotto scorta, porta a passeggio il proprio cane.
Spero in un mondo migliore, in cui chi fa politica accetti di vivere come una persona normale, affrontando con coraggio anche gli oneri (e i rischi) connessi ad una carica politica.
Forse, se questi politici (o, sarebbe meglio dire, politicanti che trasformano il loro fare politica in odioso privilegio), potrebbero essere migliori se dovessero affrontare la vita soli, senza tutte quelle truci scorte e scolte che, a me, fanno tanto pensare ai "Bravi" di Don Rodrigo di manzoniana memoria.
Legittima domanda, in riferimento alla foto che fa da spunto a queste breve riflessione: Chissà la merda chi la raccoglie? Domanda più che legittima, visto che - secondo le ordinanze sindacali dei diversi Comuni d'Italia ad un normale cittadino a passeggio con il suo cane è richiesto di rimuovere gli escrementi del suo amico a quattro zampe.
Risposta: quello, dato il contesto, non è un problema che riguardi il personaggio in effige nella foto, così come qualsiasi altro politico che, sotto scorta, porti a passeggio il suo cane: i politici non vivono vite normali, ma fanno di tutto per potere imprimere ad ogni atto della propria vita - anche privato - il privilegio del proprio rango.
Forse, nel caso specifico, la merda sarà lasciata sul posto, a beneficio delle suole dei passanti, dei normali cittadini. Oppure saranno gli agenti di scorta a rimuoverla: ma forse no, perchè altrimenti scatterebbero delle rivendicazioni sindacali.
Invece, vorremmo vedere dei politici che abbiano il coraggio di essere "normali". Come accade in paesi europei di ben altra tradizione democratica, in cui i politici vanno al lavoro in bici e si fermano, strada facendo, a dialogare molto alla mano con i cittadini e stringono le mani senza che ci sia la vigilanza delle guardie del corpo.
Ed essere normali significa in primo luogo abbattere qualsiasi forma di privilegio e trasformarsi nei primi servitori di tutti e, quindi, pronti e disponibili a fare qualsiasi cosa facciano - nelle loro di vite di merda - i normali cittadini.
Soltanto così, forse, coloro che ci governano potrebbero meritare il nostro rispetto.