(Maurizio Crispi) Gli anni Sessanta del XX secolo negli Stati Uniti furono degli anni cruciali come ben ci si può ricordare.
Furono gli anni della contestazione giovanile, dei Figli dei fiori (gli Hippie) che si inserirono sulla linea tracciata dalla Beat Generation.
Ma furono anche gli anni in cui prese vita una lotta armata semi-clandestina contro l'establishment (vedi, tanto per fare un esempio, gli Weathermen oppure il Black Panther Party).
Furono gli anni in cui si prese a lottare per una libertà di parola e di espressione fattuale e non semplicemente dichiarata in enunciati vuoti e privi di contenuto. In questo contesto, si sviluppò ad esempio il Free Speech Movement.
Furono gli anni di Lenny Bruce e della suoi spettacoli provocatori e anti-moralistici, al termine dei quali veniva sovente arrestato per avere pronunciato nel contesto delle sue battute parole che era proibito dire in luoghi pubblici e la cui enunciazione, in alcuni degli States, si configurava come reato penale perseguibile.
Furono gli anni della cosiddetta "liberazione sessuale" dei puritanissimi Stati Uniti d'America.
In quel periodo, sotto la spinta di questo movimento di affrancamento da ogni moralismo, prese l'avvio un peculiare capitolo della storia del Porno cinematografico che venne allo scoperto, uscendo dalla clandestinità squallida in cui era relegato
I film porno made in USA di quel periodo ebbero la caratteristica di passare al grande schermo e di avere una diffusione capillare: e alcuni finirono per diventare film "culto" e l'emblema stesso della contestazione e dell'affrancamento da ogni restrizione convenzionale e moralistica.
Quei film la gente li guardava volentieri perchè mettevano alla gogna il moralismo rigido che, sino a quel momento, aveva ammantato la sessualità.
Il Verbo del Porno d'autore, d'altra parte, è quello della liberazione dalla repressione, dalle inibizioni, dalle regole ottuse che vogliono ordine e disciplina e dell'evoluzione verso una società anarco-sessuale in cui tutti fanno sesso quando vogliono e come gli pare.
Ricordiamo, per inciso, che le opere del Divin Marchese vennero messe all'indice e De Sade incarcerato, non tanto per le sue evidenti blasfemie e irriverenze o per le sue sconcezze, ma piuttosto per il carattere rivoluzionario della sua opera che minava alla base la solidità delle gerarchie sociali.
L'altra caratteristica della filmografia porno di quel periodo fu che quei film, a differenza del porno-gonzo che prese il sopravvento nei tardi anni Novanta, erano dei film con una storia, con personaggi che interagivano in una trama dotata d'una sua credibilità (molti attori hollywoodyani alle prime armi si cimentarono in qualche pellicola porno, come per converso altri che non avevano successo nella cinematografia mainstream migrarono verso il porno, dove trovarono la loro realizzazione, ma anche il loro piacevole divertimento) e che, in alcuni casi, arrivavano a trasmettere dei messaggi di qualche genere.
Tra questi ebbero particolare rilevanza " Gola Profonda" ("Deep Throat" in lingua originale, che enuncia chiaramente il verbo della Liberazione Sessuale) e "Dietro la Porta Verde", ovvero "Behind the Green Door" che, invece, della Liberazione sessuale mostra i pericoli.
Entrambi i film andrebbero visti, senza pregiudizi e senza prevenzioni.
Gola Profonda è stato oggetto di approfonditi studi cinefili, tra i quali citiamo per il suo interesse e per le sue sfaccettature (compresa un'accurata analisi formale del suo testo) "Gola Profonda. La pornografia prima e dopo Linda Lovelace" di Piero Calò e Giuseppe Grosso Ciponte, edito da Lindau (2002).
Dietro la Porta Verde fu uno dei primi porno ad essere stato ampiamente distribuito nei cinema, è ormai ritenuto un classico dell'hardcore vintage, E si trattò anche del primo film porno regolarmente distribuito negli Stati Uniti. Inoltre, fu il primo lungometraggio diretto dai fratelli Mitchell, celebre coppia di registi e produttori hard, e il film di debutto di Marilyn Chambers, con il suo volto da americana pulita ed innocente.
Il soggetto della storia è un adattamento di un racconto breve opera di un Anonimo, che circolava da parecchi anni nell'ambiente in copie ciclostilate o realizzate con carta carbone.
Il titolo del film in lingua originale, Behind the Green Door, è un riferimento al brano musicale del 1956 The Green Door, composto da Bob Davie e Marvin Moore, che aveva visto un discreto successo all'epoca.
Tutto il film ruota attorno ad una misteriosa "porta verde" dalla quale ogni tanto esce un essere abbigliato come un clown che chiaramente invita a superare quella soglia.
Tutti parlano di questa porta verde e di ciò che può accadere dall'altro lato.
Marylin Chambers (nel ruolo di Gloria) è attratta dal clown e varca la soglia.
Al di là l'attendono ineffabili e trasgressivi piaceri cui le si abbandona consenziente e attiva.
La realtà è costituita dai personaggi che parlano della Porta verde, mentre quello che accade davanti ad essa e subito oltre possiede la qualità della tessitura onirica.
Qualè è il messaggio che il film vuole trasmettere?
Innanzitutto, c'è il tema della liberazione dalle restrizioni moralistiche ed educative e l'invito a vivere la sessualità, in modo libero, arcaico, promiscuo, dando libero corso ai propri desideri inconsapevoli.
Dall'altro c'è un avviso implicito nel "rischio" implicito in una liberazione di questo tipo, come a dire che potrebbe esserci il rischio di essere per sempre imprigionati "dietro" la porta verde.
Sì può andare a vedere ciò che c'è al di là di essa con giudizio e parsimonia, meglio ancora se ciò accade in sogno.
Da un lato, vi si trasmette il messaggio che solo attraverso un'immersione profonda e senza inibizioni, si potrà avere una sessualità appagante (come sembra dire il film nella sua conclusione).
Ma, nello stesso tempo, passa l'alto messaggio che, cioè, darsi a una sessualità disinibita, trasgressiva, fuori dagli schemi la preoccupazione dominante d'una vita è rischioso, perchè questo tipo di pratiche potrebbe trasformarsi in interesse monotematico e, infine, in addiction.
C'è una premonizione nell'evoluzione che si è avuta in tempi più recenti nel porno cinematografico (con la scomparsa delle trame e di qualsiasi tentativo di recitazione e in un approccio esclusivamente "gonzo" al tema della rappresentazione del sesso esplicito) e del porno in rete, con attori (ormai semplici figuranti) che sono letteralmente imprigionati nella rete con centinaia di spezzoni video che li rappresentano nelle loro performance per l'eternità: una condanna alla quale non potranno più sfuggire. E a questa moltitudine fa da corrispettivo la folla di frequentatori della rete, costantemente alla ricerca di video hard scaricabili gratuitamente.
La "Porta Verde" dei fratelli Mitchell è un po' tutto questo e dunque, per questo motivo il loro film rimane come una pietra miliare nella storia del Porno cinematografico e del costume.
Plot. Chambers plays the role of Gloria. The story begins in a cafe, where a cook asks two truck drivers to tell the story of the green door. Gloria is then shown being kidnapped and taken to a sex theater, where she is placed on a stage and forced to perform various sexual acts with multiple partners in front of a masked audience The Mitchell brothers appear in the film as her kidnappers. First she is fondled by several women wearing robes.
Her first heterosexual scene in the film is with Johnny Keyes, accompanied by a jazz soundtrack. This possibly makes Behind the Green Door the first US feature-length hardcore film to include an interracial sex scene.
Following this Gloria has sex with four other men at once. The watching audience become aroused and begin having sex with each other.
In a psychedelic key sequence, an ejaculation on Gloria's face is shown with semen flying through the air for seven minutes.
The film features several multicolored, optically printed, slow-motion close-ups of money shots.
Next the truck driver-narrator runs onto the stage and carries Gloria off through the green door.
The film ends with Gloria and him making love alone.