Con i nostri cani, si svolgono di frequente dei dialoghi muti ed intensi.
Bastano uno sguardo o un certo movimento delle orecchie, o lo scondinzolio frenetico e gioioso, oppure la semplice postura, at attivarlo.
Come quello che segue, ad esempio, nel quale sono aggiunte - ovviamente - delle cose che non tanto sono frutto di fantasia galoppante, ma rappresentano piuttosto la misura di quanto sia umanizzato il nostro rapporto con loro: non bestie, ma persone di famiglia a tutti gli effetti.
Frida: "Allora ti decidi a portarmi a spasso? Ho bisogno di uscire... Non posso più aspettare..."
Io: "Ma sta diluviando, bella mia! Non puoi tenerterla ancora per un po'? Guarda ti ho persino aperto la finestra che dà sul balcone, così se proprio hai bisogno la fai là!"
Frida: "Non se ne parla nemmeno, se era per questo sarei andata in bagno, come mi hai insegnato a fare tempo addietro. No, io voglio uscire e voglio passeggiare!"
Io: "Anche sotto la pioggia?"
Frida: "Certamente! Caso mai mi metto l'impermeabile e il cappellino che mi hai regalato..."
Io: "Vabbé, allora andiamo..."