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4 aprile 2013 4 04 /04 /aprile /2013 20:03

E rieccomi a Piazza Magione

Piazza Magione, palermo (dal web)


Dall'ultima volta che ci sono passato sono trascorsi alcuni mesi
E non è certamente venuto da queste parti un mago Merlino con la sua bacchetta magica a ripulire tutto con un incantesimo
La monnezza e il degrado che mi avevano colpito allora ci sono ancora immutati, forse accresciuti, purtroppo
I conci di tufo che delimitano le fondamenta degli antichi edifici sono stati in parte divelti
Le assi di alcune delle panchine di legno sono state asportate
Insomma c'è di che per stare allegri!
Ma allevia la visione dell'incuria e della monnezza sparsa qua e là (in procinto di trasformarsi in reperto archeologico o di completare un processo di mineralizzazione), il verde risplendente dei prati e gli alberi nei quali si indovina una tensione pronta ad esplodere, soprattutto in quelli che, in autunno, hanno perso le foglie.
Allevia la sgradevole sensazione di degrado anche il fatto di vedere tanti che "usano" il posto in modo buono: una ragazza distesa a prendere il sole e accanto il suo cane
Un'altra che porta a spasso un cagnone

Cagnolini, cani, cagnoni: un complemento indispensabile del mondo, presenze assidue e costanti
Un ragazzo del posto, intento a far coccole ad un cuccioletto di cane, mentre se sta seduto all'ombra dell'alto edificio ornato di grandi graffiti e dalla facciata butterata che un tempo ospitava le suore di Madre Teresa di Calcutta
Una coppietta si fa le moine su una delle poche panchine rimaste intatte
E c'è anche un gabbiano isolato, in mezzo a tanti piccioni che pascolano tra l'erba e le commessure dei grandi lastroni di pietra, alla ricerca di bocconcini gustosi
L'arrivo improvviso d'una scolaresca che si ferma attorno alla statua di Padre Pio, schiamazzando e facendo giochi di corse e rincorse e poi indugiando a fare la sua brava merenda
Frida, curiosona, si protende verso gli scolari e alcune delle bimbe si avvicinano a coccolarla un po' e prima mi chiedono il permesso (ma non realmente per educazione, solo perché timorose di un'improbabile aggressività da parte della canuzza).
Io sorbisco un caffè al solito bar di sempre, Il Cokito, mentre fumo una sigaretta, pensoso.
Penso a dei fili magici che si protendono attraversano l'aria e che stabiliscono dei collegamenti con chi sta molto lontano, consentendo il movimento incessante di energie, di forze e di calore
E poi, me ne sto un po' ad aggiornare la mia agenda, un po' sonnacchioso e via via riscaldato dal sole i cui raggi picchiano sempre di più
Poi, leggo per un po' e la batteria del telefono sta per scaricarsi e non ho quasi più credito residuo.
E quindi, mi sento un po' paralizzato, isolato, "insulare"
Ma chi vive sulle isole deve per forza essere abituato a questo!
E poi, quando vado via, ci sono altre coppie che prendono il sole, distese su quegli scampoli di prato verde-smeraldo e che chiacchierano in un tempo fermo, senza troppi accadimenti e senza frenesia.

Ed io sono sempre pronto ad alzarmi, per andare altrove
La verità, l'essenza delle cose, si trova sempre nell'intervallo che ti separa dal posto dove sei all'altrove dove stai andando o dove vorresti arrivare.


Foto di Maurizio Crispi

Di nuovo a Piazza Magione di Palermo, ma ora è primavera
Di nuovo a Piazza Magione di Palermo, ma ora è primavera
Di nuovo a Piazza Magione di Palermo, ma ora è primavera
Di nuovo a Piazza Magione di Palermo, ma ora è primavera
Di nuovo a Piazza Magione di Palermo, ma ora è primavera
Di nuovo a Piazza Magione di Palermo, ma ora è primavera
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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