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30 dicembre 2014 2 30 /12 /dicembre /2014 06:15

Di là del Faro. Paesaggi e Pittori Siciliani dell'Ottocento. Un grande omaggio alla Sicilia e al suo fascino

 

Si visita con immenso piacere la mostra sui paesaggisti siciliani dell'Ottocento "Di là del Faro. Paesaggi e Pittori Siciliani dell'Ottocento", allestita a Villa Zito (Palermo) e visitabile sino al prossimo 6 gennaio (la sua inaugurazione è avvenuta il 19 ottobre 2014).

E' un'occasione davvero impareggiabile, visto che la mostra articolata in 100 opere (tra le quali alcune di grandi dimensioni) racchiude l'intero percorso del paesaggismo siciliano, in un periodo in cui la Sicilia, pur prossima al transito della modernità, si offriva ai visitatori come una terra misteriosa e piena di sfaccettature e di cromatismi, in un certo modo arcaica e magica.

Il percorso della mostra è di grande interesse, corredato com'è di pannelli esplicativi e intensamente didascalici, che danno degli elementi essenziali per potere cogliere il senso delle suddivisioni tematicche che i curatori hanno voluto imporrre all'ordine delle opere esposte, ma é anche arricchito - sala dopo sala - da citazioni di scrittori siciliani "illustri", tra i quali fanno la parte del leone, Giovanni Verga e Luigi Pirandello, oltre ad altri che, nei loro studi saggistici, si sono dedicati al tema della "sicilialinità".

Particolarmente azzeccate le citazioni di Giovanni Verga, dal momento che le vedute esposte si sposano perfettamente con il verismo verghiano e impongono all'osservatore una visione "verista" della natura, sia essa di montagne, di vedute marine, di architetture antiche o moderne: vedute all'interno delle quali l'osservatore si sente proiettato con forza, quasi con violenza a volte, come se ciascun quadro fosse una sorta di porta temporale o comunque una soglia di teletrasporto che conduce il visitatore nel cuore di paesaggi che, da Siciliano, potrà riconoscere facilmente, rendendosi conto nello stesso tempo come erano veramente un tempo, prima degli assalti della cementiificazione e della disqualificazione del territorio.

Di là del Faro. Paesaggi e Pittori Siciliani dell'Ottocento. Un grande omaggio alla Sicilia e al suo fascinoEd é un grande omaggio ai pittori siciliani paesaggisti, ma anche un grande omaggio alla Sicilia, alla sua bellezza e al suo fascino misterioso (che in alcune sue parti, appena addentrandosi verso l'interno poco popolato) ancora si mantiene intatto, così come ai tempi del Grand Tour
Il percorso si completa e trova una sua integrazione finale nell'ultima sala attraversata dal percorso, in cui si potranno visionare alcuni dagherrotipi dei primi cultori della Fotografia, nell'Ottocento ancora nello stato di nuova ars nascens tra cui un esemplare della serie di foto taorminesi di Von Gloeden.
Apprezzabile anche la levatura "europea" dell'esposizione con tutti i pannelli esplicative e apparato didascalico bilingui. 
E' disponibile un catalogo della mostra ricco di testi approfonditi e contenente le riproduzioni di tutte le opere esposte, con un ottimo rapporto qualità/prezzo: anche se come unica pecca si deve dire che il catalogo non ha rispettato l'intento  enunicato con il bilinguismo dei testi didascalici. 

 

Nulla si può aggiungere al comunicato stampa diffuso a suo tempo alla vigilia dell'inaugurazione della mostra dall'Associazione Culturale Civita Sicilia che gestisce gli spazi espositivi della Fondazione Mormino (Villa Zito) e delle sue colezioni archeologiche ora interamente esposte a palazzo Brancjforti, oltre che la Galleria d'Arte Moderna di palermo.
La mostra, curata da Sergio Troisi e a Paolo Nifosi, è stata promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, in collaborazione con la Fondazione Sicilia.

 

 

Vedi anche su questa pagina: Di là del Faro. Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento. Dal 9 ottobre al 9 gennaio 2015, a Palermo, nello scenario di Villa Zito: una rassegna in 100 opere

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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