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17 settembre 2014 3 17 /09 /settembre /2014 09:09

Con Mr Mercedes Stephen King ci regala questa volta un thriller con venature noir, ad alta tensione(Maurizio Crispi) E' proprio vero che Stephen King non copia mai se stesso, nel senso che - a differenza dei scrittori di best seller più rinomati, non produce mai romanzi-fotocopia, quando trovata la formula di successo, alcuni autori non fanno che replicarla. Stephen King, invece, tenta strade sempre nuove e, in ciò, si ravvisa la sua intimanatura di grande scrittore (in alcune delle sue postfazioni indirizzate al "fedele" lettore - che qui manca, non a caso, senza alcuna falsa modestia, egli si considera un Dickens del XX e XXI secolo9.

Con Mr Mercedes (di prossima uscita con Sperling&Kupfer a partire dal 30 settembre 2014), Stephen King ci regala questa volta un thriller adalta tensione adrenalinica, con le caratteristiche del poliziesco.
E, intanto, a dimostrazione della sua inesaurabile vena di affabulatore, nei paesi di lingua inglese è già anninciata per fine novembre 201, l'uscita di "Revival", un romanzo dell'occulto e del paranormale.

Il volume è dedicato a James M. Cain, considerato uno dei maestri del noir americano - e non solo - carico tuttavia di cesellature psicologiche nello studio dei personaggi.

Sì, Mr Mercedes è un poliziesco, ma nello stesso tempo è un thriller e un noir e come sovente accade negli intrecci kinghiani è una storia di antagonismi e di forze che si contrappongono, lasciando alla fine della battaglia morti e feriti su entrambi i fronti.

Qui i due caratteri che si contrappongono sono quelli di Bill Hodges, poliziotto in pensione e in crisi esistenziale, piuttosto alla deriva a causa del suo pensionamento e tentato dalla contemplazione del suicidioe Brady Hartfield - Mr Mercedes - personaggio scialbo nella sua vita quotidiana - un po' alla maniera del protagonista di Psycho - ma dall'anima nera.

Sappiamo sin dalle prime battute che Brady Hartfield è Mr Mercedes, l'autore di un'efferato delitto di massa compiuto dal guidatore di una Mercedes Sedan grigia (rubata) che è stata lanciata a tutta velocità su di una folla schierata di fronte ad un ufficio comunale sin dalle prime ore dell'alba, in attesa di una speranza di impiego.

Hodges poco prima del pensionamento, aveva lavorato appunto al caso di Mr Mercedes e questo per lui era stato un caso non risolto, aggravato dal senso di colpa a causa del sicidio della proprietaria dell'auto rubata, messa in croce dai media.

Brady, con una lettera anonima, contatta Hodges, rivelandosi come l'esecutore dell'omicidio plurimo di un anno prima e in modo palese lo sfida o a suicidarsi per la sua inadeguateza di poliziotto fallito o a mettersi in contatto con lui attraverso un sito web che si chiama "Under Debbie's Blue Umbrella".

Ed è da qui che si entra nel vivo della storia. Noi lettori sappiamo, lo scrittore sa, ma Hodges non sa nulla della vera identità di Mr Mercedes.

Tutta la storia, nella quale si succeddono vari colpi di scena e momenti adrenalici è incentrata sull'indagine di Hodges per scoprire chi sia Mr Mercedes ed eventualmente fermarlo, visto che ci sono delle evidenze che, dopo un anno di latenza, egli possa entrare di nuovo in azione.

Da un certo un momento in avanti Hodeges non sarà più solo nella sua ricerca, ma accanto a lui (moderno "pistolero" metropolitano) si costituirà - secondo un'altra tematica che è cara a Stephen King, una piccola compagnia costituita dal giovane e brillante afro-americano Jerome e dalla quarantenne Holly, entrambi - ma con abilità diverse - bravissimi ed intuitivi nell'uso del computer e delle nuove tecnologie informatiche.

Il romanzo si svolge in una città imprecisata che non viene mai menzionata per nome, anche si fa riferimento ad un lago: potrebbe trattarsi di qualche cittadina del Midwest, nella zona dei grandi laghi. Una città qualsiasi, non esistente, oppure un distilato di molte altre città, alla maniera della città immaginaria dell'87° Distretto di Ed Mc Bain.

Con Mr Mercedes Stephen King ci regala questa volta un thriller con venature noir, ad alta tensioneInsolitamente, questo non è uno dei romanzi più corposi di Stephen King, ma del resto anche la non eccessiva lunghezza è nello stile dei thriller con risvolti noir.

Come al solito, lo studio dei personaggi, tutti lavorati al cesello è eccellente, arguti i dialoghi. Ma oltre ai personaggi reali, ciò che agisce e decide è il Caso - o potremmo anche chiamarlo il Fato - che interviene determinando improvvisi ed imprevedibili punti di svolta, cosicché nulla di ciò che accade è mai scontato.
Si legge tutto d'un fiato e la suspense è tenuta viva sino all'ultimo capitolo.
Poi, vi è una piccola appendice che rappresenta una piccola "epicrisi" dei personaggi - tutti - a distanza di più di un anno dalla conclusione dei fatti, ed anche in questo caso non manca una sorpresina finale che apre la strada ad un possibile seguito, visto che secondo l'annuncio dato dallo stesso King, Mr Mercedes è il primo volume di una trilogia.

Ho letto anticipitamente Mr Mercedes in lingua originale, ma nell'edizione inglese (l'edizione in hard cover uscita a giugno per i tipi di Hodder&Stoughton) che si avvale, per la sovracoperta, di un'illustrazione molto più suggestiva di quella che appare nell'edizione americana e che è stata scelta per l'edizione italiana: anzichè vedere un ombrello singolo aperto a proteggere da quella che si immagina essere una pioggia di sangue, nell'edizione inglese si vede una distesa assiepata di ombrelli aperti neri sotto una pioggia argentata che cade da un cielo di cupe nub grigio-nere e, in questo mare di ombrelli neri ne spicca uno d'un brillante blu elettrico, con un chiaro riferimento al sito web che sarà una delle chiavi di volta nella caccia a Brady Hartfield, Under Debbie's Blue Umbrella.


(Dal risguardo di copertina dell'edizione italiana) Un thriller ad alta tensione, con due antagonisti straordinari: il sanguinario Brady Hartfield– Mr. Mercedes – che ignora il significato della parola coscienza, e l’ironico Bill Hodges, superlativo erede del Marlowe di Chandler, dolente e assetato di giustizia.

All’alba di un giorno qualsiasi, davanti alla Fiera del Lavoro di una cittadina americana colpita dalla crisi economica, centinaia di giovani, donne, uomini sono in attesa nella speranza di trovare un impiego. Invece, emergendo all’improvviso dalla nebbia, piomba su di loro una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo William Hodges, un poliziotto da poco in pensione, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo sfida a trovarlo prima che compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il killer, il vecchio Hodges può contare solo sull’intelligenza e l’esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un’incalzante caccia all’uomo, una partita a scacchi tra bene e male, costruita da uno Stephen King maestro della suspense.


(Da Wikipedia) Mr. Mercedes is a novel by Stephen King. He calls it his first hard-boiled detective book. It was published on June 3, 2014. On June 10, 2014 the author described Mr. Mercedes on Twitter as the first volume of a projected trilogy, to be followed in the first half of 2015 by Finders Keepers, the first draft of which was finished around the time Mr. Mercedes was published.

Background information. During his Chancellor's Speaker Series talk at University of Massachusetts Lowell on December 7, 2012, King indicated that he was writing a crime novel about a retired policeman being taunted by a murderer. With a working title Mr. Mercedes and inspired by a true event about a woman driving her car into a McDonald's restaurant, it was originally meant to be a short story just a few pages long. In an interview with Parade, published May 26, 2013, King confirmed that the novel was "more or less" completed. Describing the novel for an interview with USA Today, published on September 18, 2013, King said that while it was started prior to the Boston Marathon bombings, Mr. Mercedes involves a terrorist plot which is "too creepily close for comfort". An excerpt was published in the May 16, 2014 issue of Entertainment Weekly.

Con Mr Mercedes Stephen King ci regala questa volta un thriller con venature noir, ad alta tensioneSynopsis. A cop named Bill Hodges must come out of retirement to stop a crazed man named Brady Hartsfield, who drove a stolen Mercedes-Benz into a job fair in a Midwestern city that left eight people dead and fifteen wounded. Prior to the event, Brady lived with his alcoholic mother in the house where he was born. He is overcome with the idea behind the wheel of a stolen Mercedes, leading him to carry out the crime. If Bill and his allies don't act fast, Brady's next attack could kill thousands.

Reception. Mr. Mercedes had good reviews, with many critics responding positively to the book being different from King's "standard horror stories"  and being a "compelling crime novel" or "a riveting suspense thriller" It received a 4.07/5 score on Goodreads, dropping to 3.89 as of 9 July with 10,452 ratings and a 4/5 on Barnes & Noble.

Michael Marshall Smith of The Guardian noted the novel "is firmly positioned in suspense-thriller territory and the non-supernatural world – somewhere King evidently feels increasingly at home. … At its heart, Mr Mercedes is a traditional cat-and-mouse story about a psychopathic killer and the renegade cop who makes it his mission to bring him down." Considering three levels of evaluation – quality per se, expectations of King's "readers who return for his distinctively unstoppable storytelling engine, his particular and hugely dependable voice", and rules of "whichever genre" King increasingly departs to, he sums up: "Good book? Hell, yes. Good Stephen King book? Absolutely." Brian Truitt of USA Today gave the novel 3 and 1/2 stars: "With an accidental gumshoe and a freaky serial killer, … Mr. Mercedes takes the old detective genre in an excellent, modern direction". He commended "a fascinating look at what makes a serial killer in a post-9/11 context", adding that King also "really succeeds with Hodges' companions". Sheryll Connelly of The New York Daily News stated the novel is "telling a story that could almost be characterized as sweet except of course for the sociopath on a bloody rampage. King will be King, and he’s never less than scary. Who in their right mind would want him to be?" and noted that this is one of his books where instead of it being "horrific, King expresses outright tenderness and it’s evident here."

 

Tasha Robinson of The AV Club was more reserved, writing that the novel opens with its best moment and "sags significantly in the middle, but it barrels toward a memorable conclusion … his tense, propulsive, ultra-fast-paced climax here seems like it was written with the movie in mind". Her main complaint was "a collection of laughably creaky old tropes at the center … a halfhearted stop at Señor Lazy’s Bargain Cliché Bin … predictable King-isms … a cutout character following a well-worn path". But she praised the novel for being "unusual in its dedication to surprising readers" and found it "a major step up from his previous book, Doctor Sleep".

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

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