L'ipnotista (un film di Lasse Hallstrom, 2013) è un film crepuscolare in una Stoccolma pre-natalizia, cupa e buia.
La riduzione cinematografica, benchè "lunga", due ore e dieci minuti di proiezione, è in verità "corta" e non riesce a dare ragione alla complessità del romanzo best-seller di Lars Kepler (in realtà una coppia di scrittori, Alexander e Alexandra Ahndoril, nella vita marito e moglie) in cui gran parte dell'indagine e della risoluzione con cui si confronta l'ispettore di polizia, il caparbio Joona Linna e lo psicologo-ipnotista Erik Maria Bark, si perde in gran parte a favore delle sequenze di azione.
Nel romanzo, infatti, Erik Maria Bark alla ricerca della verità deve scandagliare il suo passato di ipnotista, coinvolto in un'attività di applicazione clinica sperimentale dell'ipnosi ad un gruppo di pazienti con un grave passato traumatico alle spalle (vittime di violenze), sino al fallimento di quel lavoro a causa di uno scandalo "pilotato".
Nel romanzo l'indagine che, ad un certo punto, si fa sul filo del rasoio, perchè bisogna salvare la vita di Benjamin, figlio dello stesso Erik, rapito misteriosamente e bisognoso di continue cure [per una grave forma di emofilia, si precisa nel romanzo, metre nel film il dettaglio viene omesso] dipenderà in gran parte dai ricordi di Erik relativi a quel passato che egli stesso ha rimosso, perché estremamente doloroso, anche con l'aiuto determinante di un abuso di farmaci ipnoinducenti sfociato in una vera e propria dipendenza e dalla identificazione della persona che, con una mente perversa, ha ideato un mostruoso complotto per trarne la sua vendetta e, a suo modo, un folle "risarcimento" del presunto danno subito.
E, mentre si snoda la vicenda dell'investigazione e si consuma l'angoscia dei due genitori privati del loro piccolo, si sviluppa su di un altro piano (che accresce la complessità della vicenda) la scaramuccia tra Erik e la moglie, insicura e convinta che il marito continui a tradirla.
E, quindi, nel romanzo, i passi avanti dell'indagine, sono intercalati a lunghe parentesi - a mo' di flashback - nelle quali Bark si immerge nel suo passato, alla ricerca delle cause del suo fallimento.
Proprio quella che è, a mio avviso, la parte più intrigante del romanzo, nel film si perde del tutto e della quale lo spettatore accorto e conoscitore del romanzo può riconoscere solo attraverso lievi tracce.
Il film, come il romanzo, servono a rinforzare ulteriormente un'immagine allucinata e crepuscolare, affollata di delitti immaginari e truci e scaturita dall'immaginario del sempre più nutrito gruppo dei "giallisti" svedesi.
(www.mymovies.it) [...] Si sente già dalle scelte di ripresa l'influsso di quel filone letterario che ha in Stieg Larsson e in Henning Mankell gli autori di punta e che il cinema e la televisione hanno cominciato ad avvicinare allontanandosi in qualche misura dagli stereotipi narrativi che spesso il cinema made in Usa tende a replicare.
L'ipnosi non diventa qui occasione per sfruttare una situazione liminare al paranormale ma per intrecciare i fili di una trama che si colloca nell'ambito della razionalità e si sviluppa su una dimensione parallela. Da un lato l'indagine del funzionario dell'Unità Anticrimine (finlandese e qui le sottigliezze che sottendono le dinamiche tra Finlandia e Svezia possono sfuggire a un pubblico mediterraneo) e dall'altro, in continua alternanza, la situazione al limite della rottura del rapporto tra Erik Maria e sua moglie Simone che viene poi messa a confronto con un evento che rischia di infrangere definitivamente l'ormai fragilissimo rapporto. [...] (Gianfranco Zappoli).
Scheda film
Un film di Lasse Hallström.
Interpreti principali: Tobias Zilliacus, Mikael Persbrandt, Lena Olin, Helena af Sandeberg, Jonatan Bökman, Oscar Pettersson, Eva Melander, Anna Azcárate, Johan Hallström, Göran Thorell, Jan Waldekranz, Emma Mehonic, Tomas Magnusson, Nadja Josephson
Titolo originale Hypnotisören.
Genere: thriller
Durata: 122 minuti
Svezia 2013. - Bim
Uscita giovedì 11 aprile 2013
Trailer ufficiale