Nel tranquillo Comune veronese di Lazise sul lago di Garda, alcuni adolescenti hanno manomesso la programmazione di un maxischermo posto davanti al municipio per dare informazioni turistiche, trasformandolo in proiettore di filmati hard.
Il cartellone informatico consente l’accesso al portale di “Verona Più Online”, attraverso una tastiera touch screen: ai ragazzi in possesso di alcune competenze un po’ più avanzate di tecnologia informatica, è stato sufficiente superare i firewall, collegarsi ad Internet ed aprire il sito web Youporn, impostando una serie di videoclip ad alto tasso erotico.
I filmati hard sono andati in onda per tutta la notte, durante la quale una folla di curiosi e di nottambuli ha raggiunto la zona per “godersi lo spettacolo”
“È stato un evento storico: non abbiamo mai visto tanta gente così in piena notte in piazza a Lazise”, ha spiegato il titolare di una birreria che si affaccia sul piazzale.
A riempire l’area, camerieri, pizzaioli, turisti e gruppi di adolescenti. “Tutti si fermavano a guardare, soprattutto uomini però, le donne ridacchiavano ma poi si allontanavano – aggiunge il testimone - tutti i gestori della piazza hanno lasciato il lavoro e si sono raggruppati a guardare l’inatteso spettacolo”.
L’Amministrazione comunale, informata dell’accaduto, il giorno dopo, ha provveduto a bloccare gli accessi, riportando la situazione alla “normalità”.
Una “normalità” che, considerando l’ampia frequentazione di siti come Youporn (o Redporn) dalle postazione informatiche private di computer, ha significato in verità solo la ripresa delle “consultazione” individuale e “segreta” nel chiuso delle proprie stanze, alla ricerca delle proprie scene preferite.
Il bello della “beffa”, attuata dagli adolescenti di Lazise è stato proprio il fatto di evidenziare che, di fronte alla possibilità di fruire di uno spettacolo porno (in questo caso in video) nessuno si è tirato indietro, uscendo dall’ipocrisia secondo cui “nessuno guarda il porno gratuito in rete”, mentre invece in molti lo fanno.
Per qualche ora si è abbatuto il velo dell’ipocrisia e tutti hanno usufruito in un clima collettivo dello spettacolo porno: insomma, uno spettacolo “normalizzato”, come essere tutti assieme a guardare una partita di calcio.