Dovendo spedire un pacco dall'ufficio postale, Maureen ha comprato una busta con l'imbottitura interna a bolle d'aria.
Ma questa busta è risultata troppo stretta per il nostro scopo, o meglio di misura giusta-giusta...
E le bolle d'aria all'interno facevano resistenza all'oggetto spigoloso che avrebbe dovuto contenere e che, con tutte le nostre forze, cercavamo di infilarci dentro,mettendoci d'ingegno per superare le difficoltà che si paravanoo innanzi ad ogni millimetro.
E la busta strizzata e stiracchiata gridava dal dolore: "Ohi, ohi! Costì tu mi fai male!".
L'oggetto in questione, causa delle sofferenze della busta poverellae tapina era delle dimensioni di una scatola atta a contenere un normale paio di scarpe.
Stavamo per rinunciare, dopo una lotta durata diversi minut e che mi ha procurato i goccioloni di sudore alla fronte
Mentre ero accecato da rivoli di sudore che scorrevano nei miei iocchi, abbiamo proceduto dunque all'operazione inversa.
Estrarre la scatola, bloccata a metà strada, non è stato cosa facile.
L'impulso per una persona appena un po' più irascibile di me sarebbe stato quello di spaccare tutto, con violenza.
Come a dire: "Ora ti faccio vedere io"...
Ma prova che ti riprova, puffete!, tutt'a un tratto assieme alla scatola è venuto fuori il rivestimento interno a bolle d'aria, quasi fosse stata una vecchia pelle da eliminare per un corpo fattosi nel frattempo più grande.
"Forse adesso ce la facciamo!" - ho detto a Maureen, fermandola proprio mentre stava andando a comprare una busta più grande.
Maureen è rimasta così con un piede a mezz'aria ed è immediatamente tornata indietro a fare la prova con la busta, fattasi all'improviso smilza e a misura perfetta.
Mentre era intenta a fare la spedizione - sportello immediatamente accessibile, coda nulla - cosa faccio io?
Io cosa faccio?
Ho in mano quella pelle interna bollosa e sacchiforme, perfettamente intatta che sembra quasi parlarmi: con un eloquente ebolloso silenzio: "Mettimi sulla testa, mettimi sulla testa, sono perfetta per un autoscatto!".
E il mio desiderio forte ed intenso che sorge improvviso mentre me la rigiro tra le mani è quello di inflarmelo sulla testa per farmi uns elfie.
Lo farei lì per lì, sul posto, all'interno dell'austero post office, ma poi mi trattengo, pensando: "E se, con questo coso in testa, mi prendono per un rapinatore?".
Situazione improbabile, poichè qui a Londra - e in UK in genere - tutti pagano alle Poste con carta di credito o con l'equivalente del nostro Bancomat e, quindi, nelle casse non c'è mai denaro liquido.
Pensiero in ogni caso imbarazzante che si è tramutato in un consistente timore di essere beccato sul fatto in un poco onorevole atteggiamento e di essere preso, nella migliore delle ipotesi, per un fuggiasco dal Cottolengo.
Comunque, in un lampo di sanità mentale, mi sono trattenuto, ma appena usciti fuori - lì, sull'affollato marciapiedi di Whitechapel Road,in mezzo alle moltituidini, posso dare liberamente sfogo al mio desiderio più profondo di quel momento.
E il sacco bolloso ha urlato dal piacere calzando a pennello la mia testa di fresco rasata.
Ed eccomi/ci immortalato/i a futura memoria.