In anno fa esatto, questo sognai, ma non trascrissi, qui nel blog
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V’è un dispositivo strano,
una roba mai vista prima,
in funzione
È posato sul tavolo
d’una stanza da pranzo,
allestito con una graziosa tovaglia
su cui stanno poggiate
in un familiare disordine,
molte cose, le più disparate,
tipo libri, portapenne e altri oggetti
di uso comune in una cucina,
come stoviglie posate e utensili vari
La macchina emette deboli ronzii
vibrando a bassa frequenza
e trasmettendo la vibrazione
al tavolo e a tutti gli oggetti sopra
C’è con me la mamma:
lei non comprende questo dispositivo,
non ne conosce la funzione
(ma del resto nemmeno io,
ma io l’accetto per quello che sia)
e ne è disturbata
Vorrebbe fermarlo
A più riprese, interferisce
toccandolo alla ricerca
d’un interruttore o una leva
per mettere fine
alla vibrazione e al ronzio
fastidioso e incessante
Ma così facendo,
disturba la macchina,
dalla quale si leva una voce meccanica
“Ora andrò in modalità difensiva”,
questo l’annuncio minaccioso
Da una fessura, ora comincia
a colare fuori una sostanza nastriforme, verdastra, vomitevole,
che comincia ad accumularsi sul tavolo
come una specie di malefico blob
Io entro nel panico, immediatamente
Capisco che si tratta d’una sostanza contaminante e pericolosa,
senza che nessuno me l’abbia detto
(forse, una conoscenza innata)
So che qualsiasi cosa vivente
dovesse venire in contatto
con la materia verdognola
sarebbe inglobata e trasformata
in quella stessa materia
Entro nel panico
chiedo alla mamma
di aiutarmi a sgombrare la tovaglia
da tutti gli oggetti e gli ammennicoli
che vi stanno posati,
ma la mamma non comprende
e rimane inerte,
malgrado le mie ripetute sollecitazioni
Allora, freneticamente,
mi do da fare
per spingere via
tutti gli oggetti e i libri,
faacendoli cadere
con frastuono e spicinii vari a terra
in modo tale da liberare
del tutto la tovaglia,
lasciandovi soltanto la macchina ronzante
e l’accumulo del malefico blob,
via via crescente
Fatto questo, aduno i capi della tovaglia
per raccogliere assieme
sia la macchina in funzione
sia la materia che ha sputato
e che continua sputare dalle sue viscere. Afferro il fagotto,
cercando di chiuderlo
di sigillarlo, anzi,
e mi avvio per le scale
per andare da qualche parte
ad eliminare il pericolo
in un posto sicuro dove nessun vivente
possa venire a contatto
con la malefica sostanza verde
(Dissolvenza)
Papi, sto facendo un esperimento!
Lasciami filtrare l’acqua
Della parlata in inglese
non è venuto scritto nulla!
Cosa vuoi, Gabriel?
Dillo di nuovo!
Dillo di nuovo più forte!
Perché registra la mia voce, ma non la tua?
Prova a parlare!
Ciao, raga!
Ma vai a cagare!
Ce l’hai già l’acqua
nel bicchiere!
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