/image%2F1498857%2F20250131%2Fob_393439_3d605afa-0d71-42b4-9a15-07ce315b6e52.jpg)
Ero al lavoro
Mi muovevo attraverso grandi stanze spoglie, fredde.
grandi atri ed enormi disimpegni
Percorrevo corridoi interminabili
in prospettive spezzate da barriere a gabbia
Anche le stanze
erano chiuse da porte di ferro
ed eran fornite d finestre
chiuse da inferiate di acciaio massiccio
per i cui riquadri s'intravedono
scampoli di cielo azzurro e guizzi di gabbiani
Nei miei vagabondaggi
apparentemente senza fine
stringo in mano una bottiglia di'un pregiato vino rosso d'annata,
forse prodotto artigianalmente,
poiché non reca alcun contrassegno
se non un cartiglio di pergamena vecchia,
incollato nella sua parte panciuta
e recante una semplice dicitura in corsivo,
vergata con penna stilografica a pennino grosso,
con il luogo e l’anno di produzione
Entro, infine, in una stanza,
forse è quella dove dovrò fare un colloquio
La stanza è spoglia
come tutte le altre
All’infuori di tre sedie e una scrivania
non v'è altra mobilia
Sul ripiano del tavolo - verso il margine -
troneggia un grosso mucchio di feci fumanti
Quanto a quantità e dimensioni
sembra lo sterco di un cavallo
e per certo non vi ravviso qualità umane,
piuttosto una cifra diabolica
Sono alquanto indispettito nello scorgere
questo inatteso mucchio di merda
Entro nella stanza guardandomi attorno
e scrutando negli angoli più riposti,
ma non c’è alcun luogo, né anfratto,
dove il selvaggio spargitore di feci
possa essersi nascosto
Poso allora la bottiglia sul tavolo
a poca distanza da quel fastidioso reperto,
stando bene accorto a che la preziosa bottiglia
non si sporchi
ed esco a cercare aiuto,
a chiedere, ad indagare
Ma non c’è nessuno con cui confrontarmi
Disilluso e frustrato, ritorno quindi sui miei passi
Il mucchio di feci è ancora lì
a far bella mostra di sé,
adesso un po' meno fumante di prima
Ma qualcuno, in una rapida sortita,
ha appiccicato
alcuni di quei cilindri fecali sul cartiglio della bottiglia
Mi chiedo come e quando
ciò possa essere accaduto
Uscendo mi ero premurato di sbarrare la porta
chiudendo con delle mandate la sua serratura
per mezzo d’una lunga e pesante chiave
di almeno 30 cm e fatta di puro ottone levigato
Come per la deposizione iniziale della cacca,
questa seconda irruzione
sarà stata messo in atto
da un fantasma sabotatore
o da un prestidigitatore ed escapista,
insomma un personaggio alla Houdini
che tanto vorrei incontrare,
ma che è scomparso, dileguandosi
senza lasciar traccia di sè
e non c’è nient’altro da fare
Vorrei rimediare al danno,
vorrei rimuovere quelle feci
Prendo in mano la bottiglia
e stringendola per il collo
mi rendo conto che non ho con me
nessuno instrumento
per poter rimuovere quell'obbrobrio e la sozzura,
se non le mie nude mani
E qui il sogno va dissolvenza
scrivi un commento …