Sono pronto
Emergo dalla notte
e dalla sua ora più cupa
quella in cui volan le streghe
dopo aver letto di Dracula
di Nosferatu
di Carmilla
di Lestat
e dei molti altri vampiri letterari
che emergono dalla loro sepoltura
per vivere la propria vita
lontano dalla luce del giorno
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Ho dormito
Mi sono svegliato
E ho vegliato a lungo
senza potere, riprendere sonno
Poi sono di nuovo scivolato tra le braccia di un benevolo Morfeo e allora ho sognato di essere un esperto nuotatore nell’aria
Ero in una stanza molto grande e mi esibivo ai pochi presenti in tutta la mia capacità di muovermi nell’aria come un pesce
Salivo verso il soffitto
I miei movimenti di braccia e gambe, armonici e coordinati, erano come quelli di uno che stia nuotando a rana sott’acqua
Scendevo verso il pavimento
Mi muovevo poi parallelamente al suolo,  schivando con abilità e grazia tutti gli ostacoli
E poi di nuovo, risalivo in diagonale come se volessi ascendere verso la superficie a prendere aria e indugiavo a compiere evoluzioni parallelo al soffitto
Ero senza gravità, senza peso, e malgrado ciò sentivo il lavoro dei muscoli e la fatica
E, nello stesso tempo, sentivo che non dovevo lottare in alcun modo per stare in questo stato di perenne fluttuazione
Tutto ciò non avveniva all’aperto, ma nel chiuso di una stanza che, però, era molto ampia e ammobiliata come fosse la grande sala di un ristorante
Erano presenti solo pochi umani a osservare le mie evoluzioni
Sperimentavo una sensazione di grande inebriante felicità, malgrado ci fossero dei confini precisi rispetto alla possibilità che io con il mio nuoto aereo potessi espandermi nel resto dell’universo
Come i pesci che vivono in un acquario io mi libravo ai confini del mio universo ristretto e forse cercavo di andare oltre
Un’aspirazione più che legittima, ma nello stesso tempo quel volo continuo in uno spazio chiuso mi bastava e non mi dava uggio alcuno
Dissolvenza
Stavo pensando a qualcosa
Volevo scrivere un qualcosa
Indugiavo pensoso sulla soglia
Ma sono stato colto da sonno immediato
e nell’oblio inane fui sprofondato
Sonno pesante, senza sogni
Immersione profonda
in un mare nero e immobile
E poi riemersi
a distanza di ore
senza avere avuto
la benedizione del ricordo onirico
o di un frammento di prezioso corallo
Pronto
Sempre pronto a cogliere immagini,
a vivere vite alternative
nel chiuso di una stanza,
nel chiuso della mente,
morire,
vivere,
risorgere
e poi ancora morire
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