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Andava in giro
nottetempo
con in mano un punteruolo aguzzo
con il quale testava
i piedi dei dormienti
ed anche di coloro
che svegli erano
Godeva profondamente lui,
fremiti di piacere
quel Babinskji
(per gli amici solo Binskji)
sperimentava,
seguendo il suo sogno e cercando il segno
Un piacere quasi orgasmico
riceveva
quando i piedi testati
sì accartocciavano in difesa
oppure quando a ventaglio si estendavano
Il folle Binskji
arrivò persino a sperimentare
su se stesso,
esponendo il proprio piede nudo
a quell’attrezzo,
freddo e pungente
La forza di Binskji
fu quella di creare un movimento,
raccogliendo attorno a sé
un folto gruppo di discepoli
che perpetuarono
nel tempo e nello spazio
quella dolce tortura,
anche quando lui decise
di ritirarsi a miglior vita,
poiché era un po’ stanchino
e, a forza di tastare i piedi altrui,
le sue mani sapevano troppo di stantio
Ed io mi onor d’essere
tra i suoi impenitenti seguaci
e il sempreverde segno di Babinskji
sempre vo' cercando
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