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20 aprile 2012 5 20 /04 /aprile /2012 12:38

Mi sono addormentato di un sonno profondo, quasi catatonico: a tratti, avevo la sensazione di essere non dormiente, ma prigioniero dentro un corpo di pietra, impossibilitato dal compiere qualsiasi azione e dal proferire verbo.

Ma, ad un certo punto, sono scivolato in un sogno vero che aveva le qualità della realtà vissuta.

Ero nella vecchia casa di Viale Regina Margherita e mi ero ritirato in bagno a urinare.

E mentre pisciavo indolentemente, immerso nei miei pensieri - così come si fa usualmente nel cuore della notte -, sono stato preso da una sensazione strana, come se l'edificio intero si fosse trasformato in nave le cui vele, una volta sciolti gli ormeggi, prendono il vento e che entra in uno stato di solerte vibrazione, come se il lanche egno delle opere morte divenisse vivo e pieno di energia vitale.

La sensazione di straniamento derivante dalla percezione di questa lunga vibrazione mi ha messo ansia.

Sono uscito a precipizio, affacciandomi sul disimpegno del vecchio appartamento: e qui trovavo mio fratello e la mamma.

Le pareti erano divenute irriconoscibili, percorse com'erano da mille crepe preannuncianti un loro rapido sgretolamento e la catastrofe imminente.

Capivo che non era l'edificio a veleggiare e a vibrare, quasi impaziente di sciogliere gli ormeggi che l'incatenavano, ma un l'inizio di un terremoto violento che poneva la necessità di decisioni rapide ed incisive.

Il grande quesito: mettersi in salvo oppure ristare?

Un dilemma atroce... e sapevo che, in tal caso, avrei dovuto caricarmi sulle spalle mio fratello e mia madre, unica garanzia per realizzare uno spostamento in tempi ragionevoli e la nostra messa in sicurezza. Come fece Enea con il padre Anchise, insomma.

E, dunque, già mi prefiguravo in fuga, in una rappresentazione dolente della fine di Troia e di Enea che porta in salvo il padre l'anziano Anchise caricandoselo sulle spalle.

Avevo la sensazione che la casa si fosse animata e che si stesse traslando in avanti: e ciò mi dava un ulteriore senso di vertigine.

E, a questo punto, mi sono risvegliato trafelato.

Subito, ho consultato l'orologio (erano le 19.41), ripromettendomi di chiedere a mio fratello se a quell'orario fosse accaduto qualcosa di particolare.

Cerco sempre delle corrispondenze tra ciò che sogno ed eventi della realtà.

Credo profondamente al fatto che i sogni possano contenere elementi premonitori e metterti sull'avviso di cose che stanno accadendo in un altrove e che, di lì a poco, accadranno...

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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