L'allarme di un appartamento suona ossessivo
E' come un trapano che penetra nel cervello
smette per un istante e poi ricomincia sempre eguale
qualcuno batte un tappeto.
il sole splende, annunciando il caldo che verrà
La pioggia è soltanto un lontano ricordo
I rondoni ancora non sono arrivati,
ma, in compenso, i cieli sopra Palermo
sono percorsi da miriadi di gabbiani
alla ricerca di cibo
ieri ho visto assembramenti
soprattutto giovani adolescenti
con la mascherina messa per finta
calata sotto il mento
oppure infilata al polso come un braccialetto
senza il rispetto della giusta distanza
per garantirsi dal possibile contagio
a respirarsi addosso l'un l'altro
ma anche famigliole e bambini sciamare festosi nei parchi cittadini
a celebrare la fine del confinamento,
ma senza alcun senso di responsabilità
la fine della reclusione forzata
Ma quale celebrazione
Il disastro incombe
Io cammino preoccupato
cercando di mantenere le distanze,
scantonando se qualcuno punta alla mia direzione
e minaccia di passarmi troppo vicino
I tempi di Covid non sono ancora passati
Covid c’è, c’è
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