Giorni vuoti
la casa vuota
una sepoltura improvvisata
in mezzo ai cipressi messi a dimora anni prima
per onorare un altro amico a quattro zampe
pietre su pietre
terra alla terra
una piccola lapide
la ciotola con i biscottini preferiti
e una pallina per i giochi
Frida è rimasta lì in campagna
Negli ultimi tempi,
quando andavamo,
poi voleva rimanere
Se ne stava immobile vicino alla casa
a guardarmi
Ero costretto a trascinarla in auto
Era come se quello fosse stato da sempre stato il suo posto designato
e ora e là
cotenta, io voglio immaginare,
perché sta riposando in pace
mai io andrò sempre a trovarla
come non smetterò mai di chiamarla
Frida! Frida!
Andiamo, è tempo di andare!
Ma per una volta, in verità, è stata lei a dirmi,
senza parole,
E’ tempo di andare!
per ricordarmi che il tempo dei commiati
arriva sempre, inesorabile,
per tutti
quando solo ombre saremo


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