Oggi ho visto per la prima volta un cane a ruote andare a passeggio con la sua padrona.
Era un simpatico bassottino e aveva le zampe posteriori imbracate in uno speciale supporto, fornito di rotelle.
Il bassottino camminava spedito e arzillo.
Ho scoperto pochi giorni dopo che il bassottino ha cinque anni e che il suo problema consistente in una paresi e in una perdita di sensibilità dipende da un'ernia discale.
La sua padrona Rita (che tra l'altro si occupa disabili( mi ha detto che il suo nome è Prugna, che poi per gli amici diventa "Secca".
Questo tipo di ausilio che può essere utilizzato anche per le zampe anteriori viene costruito appositamente, cane per cane, poichè deve potersi adattare perfettamente alle caratteristiche del cane e alle dimensioni (peso e altezza da terra)
Quella delle ruote da applicare mediante apposita imbracatura al treno anteriore o posteriore del cane è una soluzione splendida per risolvere i problemi motori o articolari dei nostri amici a quattro zampe e per dar loro la possiblità di continuare a fare le loro passeggiate (o il loro lavoro) in autonomia, senza doversi trascinare penosamente.
In passato queste soluzioni "tecniche" non erano così facilmente disponibili e uno, solo se dotato di ingegno sufficente, se le doveva inventare.
Ma oggi è certamente più facile consentire ai nostri amici di vivere in felicità, anche quando le difficoltà neuromotorie che si manifestano in loro decreterebbero anzitempo - in natura - la loro fine.
A pensarci bene i "cani a ruote" sono degli animali disabili (ovvero portatori di handicap della propria motilità) o devono imparare, grazie ai marchingegni che gli uomini forniscono loro, ad essere dei "diversabili", come oggi si dice più correttamente.
Quando parliamo di barriere architettoniche, riflettiamo su questo punto: l'abbattimento di tutti gli ostacoli è per tutti, anche per i nostri amici animali.
Come diceva mio fratello Salvatore Crispi tutti i cittadini (non solo chi è disabile dalla nascita) possono trarre vantaggio dal fatto di vivere in un contesto "normale", senza barriere architettoniche in cui disabili con difficoltà motorie, anziani con ridotta capacità deambulatoria, future mamme (o mamme con passeggino) e cani con difficoltà neuromotorie, non vedenti e non udenti, ma proprio tutti, possano muoversi a proprio agio senza ostacoli e senza rischi.
La foto di Prugna è di Rita Butrico.
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