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27 aprile 2017 4 27 /04 /aprile /2017 07:42

Paul Theroux, Nel cuore di Chicago, RizzoliNel cuore di Chicago (titolo originale: Chicago Loop, nella traduzione di di Gianni Pilone-Colombo), pubblicato da Rizzoli (nella collana che fu sicuramente di belle scelte, Mistral), nel 1991, è un interessante romanzo dell'eclettico Paul Theroux, sua opera non degli esordi e contenuta in numero di pagine, a differenza di numerose delle sue successive produzioni sia nell'ambito della narrativa (fiction) sia della nonfiction e, per di più, con un'ambientazione né "esotica", né di viaggio.
Come è noto, Theroux, personaggio dalla vita mobile e certamente non sedentaria, ha scritto anche degli straordinari diari di viaggio, frutto di sue esperienze avventurose, con una certa sintonia letteraria con il grandissimo ed ineguagliato viaggiatore-scrittore Bruce Chatwin, assieme al quale ha firmato un piccolo volume sulla Patagonia (pubblicato da Adelphi).
Le prime righe del risguardo di copertina sono piuttosto ingannevoli, in quanto portano il lettore che nel romanzo si sia alle prese con un serial killer.
Le cose stanno un po' diversamente, ma non mi prononcerò su di esse per timore di rovinare a qualcuno il piacere della lettura, anche se mi pare alquanto improbabile che qualcuno lo possa leggere, poiché è introvabile negli ordinari circuiti librari (ma ce n'è qualche copia disponibile sul mercato dell'usato nel web).
Si tratta piuttosto di un romanzo di colpa ed espiazione, con una tematica vagamente dostoijevskiana, condita da un'interessante incursione nel campo della doppia personalità, dell'identità di genere e del transgender, oltre che nella tematica degli "appuntamenti al buio" che, a quei tempi (prima dell'avvento della rete), venivano portati avanti per mezzo di inserzioni sulla carta stampata. Un po' uno psico-thriller, se vogliamo, in cui gli elementi noir e pertinenti ad una sessualità distorta fanno più che altro da contorno ad una vicenda essenzialmente psicologica: con una forte segno sull'effetto impriogionante di scelte ed ossessioni che si tramutano in prigione soffocante dalla quale si può uscire soltanto con scelte dirompenti. Non a caso il titolo dell'edizione originale inglese contiene il termine "loop" che se da un lato ha una valenza geografica poichè il "Chicagfo Loop" è il centro storico della zona finanziaria e degli affari di Chicago, dall'altro lato il "loop" è una sorta di anello ricorsivo in cui un individuo si ritrova catturato, costretto a ripetere sempre le stesse cose. 
Si legge con piacere, anche se la prosa di Theroux (ma questa è soltanto la mia opinione personale) non sempre é agevole ed accattivante.
Si tratta di un romanzo che è stato "trovato" a casa in un momento di riorganizzazione dei miei libri, giacente in uno scaffale dove lo avevo riposto al momento dell'acquisto, potrei dire "secoli addietro". Ma anche per lui è giunto il tempo di essere aperto e letto...

 

(dal risguardo di copertina) Un'afosa estate a Chicago, una catena di raccapriccianti assassinii, compiuti da un criminale spietato che sceglie le proprie vittime tra le donne giovani e nubili. E che riesce a a sfuggire abilmente alla polizia. Intanto, in un quartiere ricco della metropoli, Parker Jagoda, un affermato uomo d'affari, batte le strade oppresse dalla calura appagando un suo vizio segreto. Neppure la bellissima moglie, Barbara, sa sa quale tremenda ossessione si annidi dietro le piccole perversioni, da lei conosciute e assecondate, dell'uomo. Un'ossessione ai limiti della follia che esplode in un crescendo di colpi di scena fino a tramutarsi in devastante senso di colpa, preludio di un agghiacciante destino.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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