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21 gennaio 2017 6 21 /01 /gennaio /2017 08:12

Notturno palermitani (AA. VV., Il Palindromo, 2016)Nel piccolo volume Notturni palermitani (Il Palindromo, collana Kalispera, 2016) Palermo e la sua notte vengono raccontate da cinque scrittori palermitani.
Mi sono piaciuti particolarmente il contributo in stile amarcord di Gianmauro Costa - "Compleanno" - e, per la sua visionarietà, quello di Giacomo Cacciatore, con il titolo "Poe è stato a Ballarò", per non parlare di quello fortemente autobiogafrico di Piergiorgio Di Cara "E' bella la città di notte (sembra normale) ..." e quello di Massimo Provenza il quale esprime fortemente il concetto di "odiare" fortemente la notte. In una posizione leggermente diversa e non allineata con gli altri testi si pone il racconto pure visionario e di atmosfera fortemente onirica di Vanessa Ambrosecchio, forse meno fruibile e di lettura alquanto ostica.

I cinque scrittori invitati a dare il loro contributo a questo piccolo progetto letterario, confrontandosi con il compito richiesto dalla casa editrice, si sono cimentati con le proprie memorie personali, con le proprie idiosincrasie e con le loro preferenze e, così facendo, hanno raccontato la Palermo notturna vista da cinque diversi vertici di osservazione.

Ciascun racconto è impreziosito dalle illustrazioni di un singolo artista.

Ne è venuto fuori un piccolo, interessante, "concept book", arricchito alla fine da brevi schede biobibliografiche sugli scrittori rappresentati e da brevi schede biografiche e di curriculum artistico dei disegnatori.

(dal risguardo di copertina) Palermo di notte. Lontana dagli stereotipi sole-luce-scirocco, offerti come benvenuto al visitatore occasionale, mostra un lato oscuro; nelle sue vene nascoste – le arterie della notte – scorre un’energia intermittente, una pulsione di vita e di morte.

Una città popolata da ectoplasmi e lavoratori onesti, da sbandati, reietti visionari e cuori infranti. Per dirla con Antonio Tabucchi, «la notte è calda, la notte è lunga, la notte è magnifica per ascoltare storie».

Vanessa Ambrosecchio, Giacomo Cacciatore, Gian Mauro Costa, Piergiorgio Di Cara e Massimo Provenza, da notturni o da narratori notturni, raccontano le loro visioni del buio a Palermo, una città in cui la notte è anche condizione dell’anima, talmente nera da avvolgere tutto.

Palermo e la notte sono state raccontate a parole da Vanessa Ambrosecchio, Giacomo Cacciatore, Gian Mauro Costa, Piergiorgio Di Cara e Massimo Provenza.

Palermo e la notte sono state raccontate per immagini da Romina Bassu, Simone Geraci, Giacomo Pilato, Riccardo Stasi e Simone Stuto.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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