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26 dicembre 2016 1 26 /12 /dicembre /2016 06:08
Tony&Susan (Animali Notturni). Un thriller non thriller che è una profonda riflessione sulla letteratura

(Maurizio Crispi) Tony&Susan (Nocturnal Animals, nella traduzione di Laura Noulian,  Adelphi, Collana Fabula,, 2011) scritto da Austin Wright, è un pregevole esempio di meta-letteratura e di scrittura allegorica, con un'approfondita messa a nuda sul rapporto che si ingenera tra lo scrittore e il suo lettore, partendo dalla premessa che lo Scrittore scrive per mettere inscena dei suoi fantasmi personali e che, sopratutto, in funzione di ciò, scrive rivolto ad un "Lettore" in particolare, quello che si potrebbe definire l"ur-lettore" , il lettore originario per il quale la storia si dipana. C'è sempre un lettore originarioper il quale un romanzo ha ragione di essere: talvolta,l'ur-lettore è lo stesso scrittore.
E Sudsan Morrow è l'uTony&Susanr-lettore di Edward Sheffield, suo ex marito, Tony protagonista del romanzo "Animali notturni" che Edward le invia per una prima lettura e per un parere (ma non è questo il fine ultimo, non lo è mai) è il doppelganger di Edward.
Susan legge e, superato il primo scetticismo, si appassiona alla lettura: stranamente, poichè non aveva mai scommesso sul futuro letterario dell'ex marito, anzi questa sfiducia - assieme ad altre cose - era stata proprio una delle cause del fallimento delloromatrimonio. Susan vuole leggere e andare avanti e intanto interrogativi si affollano nella sua testa, come anche reminiscenze sulla storia matrimoniale passata che sembravano caduto nell'oblio.
Quindi, in parallelo alla lettura del romanzo, Susan si trova a rivivere la sua relazione con l'ex marito e si affacciano nel suo scenario mentario dubbi, interrogativi ed esami retrospettivi sulla relazione con l'attuale marito.
Si passa, instancabilmente, da una pagina all'altra di questo doppio registro, sicchè i livelli si confondono, quello della realtà e quello finzionale: ma quello finzionale non sarà poi una possibile - alternativa - realtà?
Stimolata dalla lettura del romanzo Susan vorrebbe incontrarsi con Edward, che si trova a passare dalla città in cui vive (come le ha annunciato, contestualmente all'invio del dattiloscritto), ma egli le si nega e l'incontro che sarebbe liberatorio non può avvenire, lasciando Susan frustrata e in uno stato d'inquietudine, con la consapevolezza che la sua vita non potrà più essere la stessa.
Tony &Susan è un raro esempio di scrittura in cui viene mostrato quale può essere il senso della letteratura, al di làdi una sua funzione di puro intrattenimento: la vera Letteraturaè quella che suscita nel lettore degli interrogativi, anche se questi non potrannoavere risposta e porteranno solo ad altri interrogativi.
Comprendo l'irritazione/delusione di alcuni lettori che si sono ritenuti traditi rispetto alle loro aspettative di essere davanti ad un thriller di genere: e,infatti, questo romanzo non va incasselato come trriller, anche se - apparentemente, ve n'è il frame. Ma soprattutto una meditazione sulla letteratura e sulla sua ultima funzione.
Da questo romanzo è stato tratto il film di Tom Ford, Animali notturni che, per quanto ben fatto, tradisce ilromanzo, in quantolscia da parte la complessità dei piani che interagiscono tra loro e soprattutto modifica il finale, facendolo apparire come un incontro mancato tra la lettrice e il suo scrittore, mentrele cose non sono banalizzabili in questi termini.
Ma si sa che la narrazione per immagini ha delle sue logiche differenti e non può condensare tutta la complesità di un testo letterario, ma mostrarne soltanto alcune possibili angolature.

(Dal risguardo di copertina) Confessa, lettore. Se un conoscente ti recapita un manoscritto ingiungendoti di leggerlo entro qualche giorno, quando vorrà incontrarti per un responso, cosa provi? Nervosismo? Fastidio? Imbarazzo? Bene, più o meno quello che prova Susan, anche perché il mittente non è una persona qualsiasi, ma il suo ex marito, e il romanzo che le ha spedito è quello che ha fantasticato di scrivere, senza riuscirci, per tutta la durata del loro matrimonio. Quindi mentre tu, lettore, puoi accampare un qualsiasi pretesto che ti impedisce di fare quanto più desidereresti al mondo, cioè leggere quel benedetto manoscritto, Susan deve sedersi, e cominciare da pagina uno. Dove si racconta di una famiglia che torna a casa nella notte, in aperta campagna. Di un sorpasso e di un controsorpasso con una macchina sconosciuta. Di uno scambio di insulti dai finestrini. Di un agguato, qualche chilometro dopo. Di una moglie e una figlia portate via da tre balordi. Di un uomo rimasto solo, che vaga alla loro ricerca in una notte che, come un incubo perfetto, sembra sempre ricominciare daccapo. Allora, lettore? Se alla fine hai ceduto anche tu, se ormai stai leggendo da sopra le spalle di Susan, devi fermarti, come lei. Fare una pausa. Cercare conforto nei suoi pensieri, nel suo sforzo di capire da dove tutto questo abbia avuto inizio. Prima o poi però, insieme a lei, dovrai ricominciare a leggere. Di alcuni fatti muti, semplici, atroci. E di una lenta, feroce, allucinata vendetta. Vedrai quello che vede lei, intuirai quello che lei intuisce, e soprattutto proverai quello che lei prova: una variante del terrore che fin qui non aveva conosciuto. E neanche tu.
"Un capolavoro" - Saul Bellow

Austin WrightSull'autore. Austin McGiffert Wright (Yonkers, 6 settembre 1922 – Cincinnati, 23 aprile 2003) è stato un romanziere, saggista e critico letterario americano, professore emerito di Inglese all'Università di Cincinnati.
Crebbe a Hastings-on-Hudson, un suburbio di New York, figlio del geografo John Kirtland Wright e di Katharine McGiffert. Suo zio era Austin Tappan Wright, autore del romanzo utopico Islandia.
Si laureò alla Università Harvard nel 1943 e servì nell'esercito americano durante gli anni dal 1943 al 1946.
Nel 1948 conseguì un master's degree all'Università di Chicago, e un Ph.D. nel 1959.
Sposò Sara Hull nel 1950, con cui ebbe tre figli, Joanna Wright (morta nel 2000), Katharine Wright di Berkeley (California), e Margaret Wright, e due nipoti, Madeline Giscombe ed Elizabeth Perkins.
Autore di sette romanzi di cui soltanto Toy&Susan ha ricevuto una traduzione italiana.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

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