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9 aprile 2016 6 09 /04 /aprile /2016 09:08
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi

Il 2 aprile 2016, in occasione della manifestazione svoltasi a Piazza Castelnuovo di Palermo nel contesto della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo (voluta dall’ONU), Fiorella Acanfora, fondatrice della organizzazione di solidarietà familare “Futuro semplice onlus”, ha reso un tributo a Salvatore Crispi, “il gigante dei diritti dei disabili”, scomparso con dolore e costernazione di tutti lo scorso 21 giugno 2015. Un tributo toccante e profondo che viene riportato qui di seguito nella sua integrità.
Grazie, Fiorella, per il bellissimo tributo alla memoria e soprattutto per la statuizione e l'augurio che Salvatore continui a vivere in noi.

 

Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi
Un tributo di Fiorella Acanfora per il Gigante dei Diritti dei Disabili, Salvatore Crispi

(Fiorella Acanfora) Mi è stato chiesto di parlare di Salvatore Crispi, l’amico Salvatore.

E se il mio pensiero va a lui, ricordo non solo un uomo sempre disponibile, competente, ma soprattutto una persona in grado di condurre fino in fondo tutte le battaglie per salvaguardare i diritti di tutti, spesso negati. Competente non perché portasse sul suo fisico i segni di una grave disabilità, ma perché intrinseca a lui era la voglia di conoscere e l’aggiornamento continuo. Non c’era legge che io indicassi che lui non conoscesse già, né circolare né direttiva. Ha sollecitato la Regione perché si dotasse di buone leggi sulla Disabilità, fin dagli anni ’80.
Ha collaborato al Piano Triennale per la Disabilità nella Regione Sicilia, da lui continuamente sollecitato fino alla sua pubblicazione nel 2006.

Ed era uno dei pochi che, fra le persone a rischio di emarginazione e con disabilità, includeva anche le persone con disabilità intellettive e i Familiari che ho sempre definito “portatori sani di disabilità”.

Era uno dei pochi che lottava per i diritti delle Persone Disabili, senza distinzioni e senza settorializzazioni, con signorilità e senza timore alcuno. Un “signore battagliero”, un vero guerriero, senza macchia e senza peccato, che riusciva ad esprimere i suoi concetti e le sue certezze con garbo ma con fermezza, scandendo quelle parole, che venivano fuori con difficoltà, a volte persino con durezza, se la situazione lo richiedeva. Perché Salvatore “viveva”, anzi “divorava la vita a grandi morsi”. Ed è stato presente, pallido ma sorridente, per le manifestazioni organizzate dalla Rete dei CSE. Perché i diritti non hanno tempo, perché lui il tempo lo trovava, sempre. E quando abbiamo scritto sul volantino “Oggi non si può più perdere tempo, noi non ne abbiamo!”, non sapevamo che il tempo sarebbe venuto a mancare proprio a lui…

2 aprile 2016. Giornata Mondiale della consapevolezza dell'autismo. Durante il tributo reso da Fiorella AcanforaCome amica, ricordo ancora, dopo più di vent’anni, il sorriso che mi ha accolto nel suo studio, la fucina dove si forgiavano tutte le azioni che Salvatore, con il Coordinamento H, avrebbe portato avanti. Dove le mamme di ragazzi speciali, come me, si presentavano per chiedere aiuto, consigli e suggerimenti. Dove le mamme come me hanno trovato la forza di unirsi con altre mamme per portare avanti le loro battaglie. Come Futuro Semplice e Parlautismo, associazioni di familiari.

Le sue parole mi hanno spronato sempre di più ad andare avanti nel cammino intrapreso, “nonostante tutto e tutti”.

Sono certa che non sarebbe mancato alla presentazione di “Figli con le Ali”, il lungo racconto di una vita con una figlia speciale e rara ma non invisibile, speciale come lo sono tutti i familiari presenti, qui e non solo. Mi sarebbe stato accanto e mi avrebbe spronato, come sempre.

Sarebbe stato qui, in questo Teatro, con il suo sorriso sornione, pensando a quali azioni condurre affinché fossero sempre tutelati e rispettati i diritti di tutti.

E sarebbe stato fiero di quello che stiamo continuando a fare, le organizzazioni siciliane, le persone disabili e i familiari, per fare sì che il Coordinamento H continuasse a vivere attraverso le nostre gambe, le nostre azioni e il suo cuore. Quel cuore che quasi dieci mesi fa ha improvvisamente smesso di battere nel suo corpo, continuando però in quello di tutti noi.

Nel sentirmi fiera di aver collaborato con lui, di averlo conosciuto e di avere condiviso momenti importanti della vita, penso che l’eredità di Salvatore vive in ognuno di noi e non sta andando perduta attraverso un nuovo Coordinamento H. E continuerà con il Tavolo Sociale, ma soprattutto con la collaborazione fra tutte le Amministrazioni, perché le persone con disabilità “non appartengono” ad un Assessorato più che ad un altro: i loro diritti appartengono a tutti i cittadini e a tutte le Amministrazioni e solo dalla collaborazione degli Enti Pubblici con il Privato Sociale potranno nascere interventi mirati e adeguati alle esigenze di tutti.

Andiamo quindi, avanti e collaboriamo “…come tessere giganti di un domino che non avrà mai fine” (De Andrè, Recitativo Corale).

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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