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22 aprile 2016 5 22 /04 /aprile /2016 07:37
La Sciabola spezzata. Un episodio dell'epopea garibaldina riesumato da Vito Catalano, scrittore di razza

(Maurizio Crispi) Ho letto di recente, davvero con vivo piacere, il romanzo (storico, se vale la pena ascriverlo ad un genere) di Vito Catalano, La Sciabola spezzata (Rubbettino, Collana PatiPatisse, 2013).

Merita di essere conosciuto meglio Vito Catalano, giovane scrittore emergente, ma di razza, poiché è nipote del grande Leonardo Sciascia.
Nelle sue scritture si riconosce l'influenza del nonno: e si può immaginare da parte sua un'assidua frequentazione delle pagine scritte dallo scrittore argentino. I suoi sono romanzi brevi, basati su fatti storici, e costruiti con competenza letteraria e bravura.

Il generale Francesco NulloLa Sciabola spezzata ci riporta indietro nella storia ad un episodio poco conosciuto, di quando cioè un manipolo di Camicie Rosse dalla spedizione dei Mille in Sicilia al seguito di Garibaldi, si recarono in Polonia per combattere - sotto il comando del generale Francesco Nullo, poi assurto all'empireo dei patrioti della Polonia - a fianco degli irredentisti polacchi che tentavano di sottrarre la propria nazione al gioco delle potenze straniere che ne occupavano il territorio, lacerandone l'unità.
Una spedizione, simile in generosità e idealismo alle molteplici imprese di Garibaldi che, pronto sempre a schierarsi a favore della libertà e dell'indipendenza di altre nazioni dal giogo degli oppressori, venne per questo chiamato "eroe dei due mondi".
La spedizione dei garibaldini in Polonia finì in un bagno di sangue, con la morte in battaglia o con l'esecuzione di molti di coloro che ne fecero parte.
Il protagonista, giovane garibaldino, dalla Sicilia arriva in Polonia e qui si innamora di una giovane polacca, vivendo poi tutti i momenti della sfortunata spedizione, sino alla fine tragica ed ineluttabile.
Non manca un elemento di sorpresa nel finale: perché per tutto il tempo della lettura, non si può fare a meno di pensare che si stiano leggendo le memorie di un sopravvissuto. E, invece, ...
Davvero, si legge tutto d'un fiato...

(dal risguardo di copertina) Nell'Ottocento, dopo la caduta di Napoleone, la Polonia era divisa fra Russia, Austria e Prussia.
Nel 1863, i polacchi si ribellarono ai russi. Alcuni patrioti italiani, guidati dall'Ufficiale garibaldino Francesco Nullo, partirono per aiutare gli insorti. Nel romanzo, il giovane siciliano che si è unito agli uomini di Nullo racconta le sue avventure: i combattimenti, la conclusione tragica della spedizione, gli amori, le fughe attraverso i boschi, gli scontri con i cosacchi, e poi la Polonia, il suo paesaggio e la sua gente (il patriota, il nobile intellettuale, il contadino, il traditore) Agli avvenimenti narrati costantemente si intrecciano immagini e i ricordi della Sicilia. Una storia drammatica e di avventura.

 

La sciabola spezzata (Vito Catalano), il retro della copertina

La sciabola spezzata (Vito Catalano), il retro della copertina

Vito CatalanoSull'autore.Vito Catalano è nato a Palermo nel 1979 e vive fra la Polonia e la Sicilia; è nipote di Leonardo Sciascia. L’orma del lupo è il suo primo libro.

La sepoltura di Francesco Nullo in Polonia

La sepoltura di Francesco Nullo in Polonia

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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