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22 aprile 2016 5 22 /04 /aprile /2016 19:42
Earth Day 2016. Consume less, live more!

Earth Day - Giornata Mondiale della Terra - 2016Oggi 22 aprile 2016 si celebra l''Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra.
Dovunque in Italia e nel mondo sono stati organizzati eventi aggregativi all'insegna della tutela e del rispetto dell'ambiente.
Fatto storico, al Summit sul clima che ha avuto luogo all'ONU, i rappresentanti (capi di Stato o loro delegati) di 175 nazioni ONU hanno firmato la Carta che si impegna a tenere la crescitadell'inquinamento da CO2 sotto il 2% annuo, incluso anche Kerry in rappresentanza di Obama, per cercare di ridurre il tasso di crescita della "febbre" del Pianeta. Ora o mai più: se non si interviene adesso, significativamente, dopo sarà troppo tardi.
Nulla di più calzante che riesumare in questa circostanza una mia foto di alcuni anni fa, a un graffito che recita "Consume less, live more"
Vivere senza "consumare", ma prendendo soltanto il poco che ci è necessario: questa sì che sarebbe una bella sfida...
A tutti, dovrenno far leggere e studiare Walden. La vita nei boschi di Henry David Thoreau... che dovrebbe diventare negli anni futuri, soprattutto per i più giovani, una bibbia dell'ambientalismo e del rispetto della Natura.
Dobbiamo entrare in un diverso ordine di idee, cercando di cambiare paradigma, prima che sia troppo tardi.

 

"Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici […]". (cap. II, 1988, pp. 152 sg.)

Henry David Thoreau, Walden, ovvero la Vita nei Boschi

Il discorso integrale di Leonardo Di Caprio,
al Summit sul Clima, all'Onu, nell'Earth Day(22 maggio 2016)

Thank you, Mr. Secretary-General, your excellencies, ladies and gentleman, and distinguished guests. I’m honored to be here today, I stand before you not as an expert but as a concerned citizen, one of the 400,000 people who marched in the streets of New York on Sunday, and the billions of others around the world who want to solve our climate crisis.

As an actor I pretend for a living. I play fictitious characters often solving fictitious problems.
I believe humankind has looked at Climate Change in that same way: as if it were a fiction, happening to someone else’s planet, as if pretending that Climate Change wasn’t real would somehow make it go away.

But I think we know better than that. Every week, we’re seeing new and undeniable Climate Events, evidence that accelerated Climate Change is here now.

We know that droughts are intensifying, our oceans are warming and acidifying, with methane plumes rising up from beneath the ocean floor. We are seeing extreme weather events, increased temperatures, and the West Antarctic and Greenland ice-sheets melting at unprecedented rates, decades ahead of scientific projections.

None of this is rhetoric, and none of it is hysteria. It is fact. The scientific community knows it, Industry and Governments know it, even the United States military knows it. The Chief of the U.S. Navy’s Pacific Command, Admiral Samuel Locklear, recently said that Climate Change is our single greatest security threat.

My Friends, this body - perhaps more than any other gathering in human history - now faces that difficult task. You can make history...or be vilified by it.

To be clear, this is not about just telling people to change their light bulbs or to buy a hybrid car. This disaster has grown BEYOND the choices that individuals make. This is now about our industries, and governments around the world taking decisive, large-scale action.

I am not a scientist, but I don't need to be. Because the world’s scientific community has spoken, and they have given us our prognosis, if we do not act together, we will surely perish. Now is our moment for action.

We need to put a pricetag on carbon emissions, andeliminate government subsidies for coal, gas, and oil companies. We need to end the free ride that industrial polluters have been given in the name of a free-market economy, they don't deserve our tax dollars, they deserve our scrutiny. For the economy itself will die if our eco-systems collapse.

The good news is that renewable energy is not only achievable but good economic policy. New research shows that by 2050 clean, renewable energy could supply 100% of the world’s energy needs using EXISTING TECHNOLOGIES, and it would create millions of jobs.

This is not a partisan debate; it is a human one. Clean air and water, and a livable climate are inalienable human rights. And solving this crisis is not a question of politics.It is our moral obligation - if, admittedly, a daunting one.

We only get one planet. Humankind must become accountable on a massive scale for the wanton destruction of our collective home. Protecting our future on this planet depends on the conscious evolution of our species.

This is the most urgent of times, and the most urgent of messages.

Honored delegates, leaders of the world, I pretend for a living.

But you do not. The people made their voices heard on Sunday around the world and the momentum will not stop. And now it’s YOUR turn, the time to answer the greatest challenge of our existence on this planet... is now.

I beg you to face it with courage. And honesty. Thank you.

---

Grazie, Signor Segretario Generale.

Eccellenze vostre, signore e signori, e ospiti illustri. Sono onorato di essere qui oggi, mi rivolgo a voi non da esperto, ma come un cittadino portatore di interesse, una delle 400.000 persone che hanno marciato per le strade di New York domenica, e miliardi di altri in tutto il mondo che vogliono risolvere la crisi climatica.

Come attore "fingo" per vivere. Gioco ad essere personaggi fittizi. Spesso a risolvere problemi fittizi.
Credo che l'umanità abbia trattato i cambiamenti climatici nello stesso modo: come se fosse una finzione, succede a qualche altro pianeta, come se fingendo che cambiamenti climatici non fossero veri, in qualche modo se ne vadano.

Sappiamo che non e' così. Ogni settimana, vediamo nuovi e innegabili eventi nel clima: la prova che i cambiamenti climatici accelerano, è qui, ora.

Sappiamo che le siccità si stanno intensificando, che i nostri oceani si stanno riscaldando e acidificandosi, con colonne di metano che salgono da sotto il fondo dell'oceano. Stiamo assistendo ad eventi estremi meteorologici, temperature elevate, le calotte dell'Antartide e della Groenlandia si sciolgono a ritmi senza precedenti, con decenni di anticipo rispetto alle previsioni scientifiche.

Niente di tutto questo è retorica, niente e' isteria. Sono fatti. La comunità scientifica lo sa, l'industria e i governi lo sanno, anche il corpo miliare degli Stati Uniti lo sa. Il capo del Comando della Marina del Pacifico degli Stati Uniti, l'ammiraglio Samuel Locklear, ha recentemente affermato che i cambiamenti climatici sono la nostra unica, principale minaccia per la sicurezza.

Cari amici, questo gruppo - forse più di ogni altro incontro nella storia umana - deve ora affrontare un compito difficile. Si può fare la storia qui ... o sara' la storia a villificarvi.

Occorre ssere chiari: qui non si tratta solo di dire alla gente di cambiare le lampadine o comprare una macchina ibrida. Questo disastro è cresciuto oltre le scelte che ciascun individuo possa fare. Si tratta delle nostre industrie e dei governi di tutto il mondo che devono prendere azioni decisive, su larga scala.

Io non sono uno scienziato, ma non ho bisogno di esserlo. Perche' la comunità scientifica mondiale ha parlato, e ci hanno dato la prognosi: se non agiamo insieme, periremo. Adesso è il nostro momento di agire.

Abbiamo bisogno di mettere un costo sulle emissioni di carbone, ed eliminare i sussidi governativi per il carbone, il gas, e le compagnie petrolifere. Dobbiamo porre fine alla corsa libera di inquinatori e industriali che hanno potuto fare di tutto in nome di una libera economia di mercato. Non meritano i nostri soldi delle tasse, meritano la nostra vigilanza. Perche' l'economia stessa morira' se muore il nostro eco-sistema.

La buona notizia sta nel fatto che l'energia rinnovabile non solo e' una politica economica realizzabile ma buona. Le nuova ricerche mostrano che nel 2050 l'energia pulita e rinnovabile potrebbe fornire il 100% del fabbisogno energetico del mondo, con tecnologie esistenti, creando milioni di posti di lavoro.

Questo non è un dibattito di parte, è un dibattito umano. L'aria pulita, l'acqua, un clima vivibile sono diritti umani inalienabili. E risolvere questa crisi non è una questione di politica. E ' il nostro obbligo morale - anche se, certamente, difficile.

Abbiamo solo un pianeta. L'umanità deve diventare responsabile su larga scala per la distruzione della nostra casa collettiva. Proteggere il nostro futuro su questo pianeta dipende dall'evoluzione cosciente della nostra specie.

Questo è il più urgente dei tempi, e il più urgente dei messaggi.

Onorevoli delegati, i leader del mondo, io fingo per vivere.

Ma voi no. I cittadini hanno fatto sentire la loro voce domenica scorsa in tutto il mondo e l'impeto non si fermerà. E ora è il vostro turno, il tempo per rispondere alla grande sfida della nostra esistenza su questo pianeta è adesso.

Vi prego di affrontare il problema con coraggio ed onestà.

Grazie.

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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